Indovinello 16
L’ultimo trattato dello studioso
Quando del rettorato fu investito
Il saggio sulle zebre non era ancor finito.
Niente d’organico, ma a spizzichi e bocconi
parlava dell’amor, non dei bestioni.
è un personaggio, un letterato.
sol. in pvt
ciao,
tesla
p.s.- cura l'orticaria di rebus70, ma forse gli provocherà qualcosa d'altro.
è un letterato, non è italiano.
l'indovinello è un po' splatter, tipo quello della vacca agusta.
nei primi due versi c'è la (triste) storia della morte del nostro; le zebre sono le strisce pedonali... il saggio è lui... rettorato suggerisce l'università...
Quando del rettorato fu investito
Il saggio sulle zebre non era ancor finito.
qui invece suggerisco la sua opera più celebre...
cosa saranno gli spizzichi e i bocconi? qualcosa che è a pezzi?
l'argomento è l'amore, cmq...
Niente d’organico, ma a spizzichi e bocconi
parlava dell’amor, non dei bestioni.
adesso risolvete.
ciao
M'arendo 2!!!
:lol:
finalmente!
thinker ha indovinato!
eccolo qui, roland barthes, autore di Frammenti di un discorso amoroso.
(https://oedipower.aenigmatica.eu/proxy.php?request=http%3A%2F%2Fwww.roland-barthes.com%2Fqesseuil%2Fimg%2Fimg_home%2Fphot_3.gif&hash=e0e0a6e3f1c3c1904b3f18411a7b44c873dbfa3d)
Mamma, come sono ignorante... :o
Mai sentito. :( :( :(
nemmeno per via della canzone di guccini? :wink:
Tesly, lo leggo solo ora e non credo lo avrei mai risolto.
Lo trovo bellissimo, sicuramente tra i migliori della tua produzione.
CLAP; CLAP; CLAP; CLAP; CLAP; CLAP; CLAP; CLAP; CLAP; CLAP; CLAP;
...e complimenti anche a Thinker, naturalmente. :wink:
nemmeno io...non lo conosco se non di nome..era un po' difficile però tesla...me lo spieghi (investito, zebre...ma che l'hanno stirato con la macchina)
e guccini che c'entra???
please illuminami...
ciao!
per Guccini, ecco la canzone dove viene citato Roland Barthes
Via Paolo Fabbri 43 - Francesco Guccini
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Fra "krapfen" e "boiate" le ore strane son volate
grasso l'autobus m'insegue lungo il viale
e l'alba è un pugno in faccia verso cui tendo le braccia
scoppia il mondo fuori porta San Vitale
e in via Petroni si svegliano, preparano libri e caffè
e io danzo con Snoopy e con Linus un tango argentino
col casché.
(Se fossi più gatto, se fossi un po' più vagabondo,
vedrei in questo sole, vedrei dentro l'alba e nel mondo,
ma c'è da sporcarsi il vestito
e c'è da sgualcire il gilè,
che mamma mi trovi pulito qui all'alba in via Paolo Fabbri 43).
I genii musicali preannunciati dai giornali hanno officiato e i sacri versi hanno cantati,
le elettriche impazziscono, sogni e malattie guariscono, son poeti, santi, taumaturghi e vati
con gioia e tremore li seguo
dal fondo della mia città
poi chiusa la soglia do sfogo alla mia turpe voglia
ascolto Bach.
(Se solo affrontassi la mia vita come la morte
avrei clown, giannizzeri, nani a stupir la tua corte,
ma voci imperiose mi chiamano
e devo tornare perché
ho un posto da vecchio giullare qui in via Paolo Fabbri 43).
Gli arguti intellettuali trancian pezzi e manuali, poi stremati fanno cure di cinismo
son pallidi nei visi e hanno deboli sorrisi solo se si parla di strutturalismo
in fondo mi sono simpatici,
da quando ho incontrato Descartes,
ma pensa se le canzonette me le recensisse
Roland Barthes.
(Se fossi accademico, fossi maestro o dottore
ti insignirei in toga di 15 lauree ad honorem
ma a scuola ero scarso in latino
e il pop non è fatto per me
ti diplomerò in canti e in vino qui in via Paolo Fabbri 43).
Jorge Luis Borges mi ha promesso l'altra notte di parlar personalmente col "persiano"
ma il cielo dei poeti è un po' affollato in questi tempi, forse avrò un posto da usciere o da scrivano.
dovrò lucidare i suoi specchi,
trascriver quartine a Kayyam,
ma un lauro, (da genio minore) per me, sul suo onore
non mancherà.
(Se avessi coraggio, se aprissi del tutto le porte
farei fuochi greci e girandole per la tua fronte
ma sai cos'io pensi del tempo
e lui cosa pensa di me
sii saggia come io son contento qui in via Paolo Fabbri 43).
La piccola infelice si è incontrata con Alice ad un summit per il canto popolare.
Marinella non c'era, fa la vita in balera, ed ha altro per la testa a cui pensare
ma i miei ubriachi non cambiano,
soltanto ora bevon di più
e "il frate" non certo la smette per fare lo speaker in TV.
(Se fossi poeta, se fossi più bravo e più bello
avrei nastri e gale francesi per il tuo cappello
ma anche i miei eroi sono poveri
si chiedono troppi perché
già sbronzi al mattino mi svegliano urlando in via Fabbri 43).
Gli eroi su Kawasaki coi maglioni colorati van scialando sulle strade bionde e fretta
personalmente austero vesto in blu perché odio il nero e ho paura anche di andare in bicicletta
scartato alla leva del jet-set
non piango, ma compro le Clark
se devo emigrare in America come mio nonno
prendo il tram.
(Se tutto mi uscisse, se aprissi del tutto i cancelli
farei con parole ghirlande da ornarti i capelli!
Ma madri e morali mi chiudono
ritorno a giocare da me,
do un party, con gatti e poeti, qui all'alba in via Paolo Fabbri 43).
Questa la conoscevo, che Roland Barthes sia morto in un incidente l'ho imparato da Tesla e da google :wink: