Il poeta e il pastore
(https://oedipower.aenigmatica.eu/proxy.php?request=http%3A%2F%2Fi67.tinypic.com%2F4u8ea0.jpg&hash=f182b0708ab218f4aab16a1d358c893d57c0c548)
Un poeta vide un bel prato
pieno di pecore colorate
e il pastore Wallace all'ombra appartato
che stava mangiando formaggio e patate.
"Pare di assistere a un arcobaleno
spero che restino così eternamente".
"Fra un quarto d'ora,forse anche meno
le toserò tutte,non mi importa niente".
Il poeta avvicinò quel pastore incurante
e chiese solo un piccolo piacere:
"La prego pastore,sia accomodante
ancor di questa vista mi faccia godere.
Non le tosi una dopo l'altra,abbia buon cuore
magari prima un po' le scure poi un po'le chiare
vedere questa splendida varietà di colore
è una tra le cose più uniche che rare".
Il pastore Wallace ascoltò quel sentito appello?
Fece un lungo fischio, si tolse il cappello
e cominciò a tosar le pecore così come capitavano
senza pensare alla beltà che rappresentavano
e manco a farlo apposta tosò prima le più accese
lasciando le piu' cupe tutte insieme
tanto che il poeta alla fine si arrese
e se ne andò,persa ogni speme.
Ma prima di congedarsi due parole spese
per quel pastor:"Ma và a quel paese !!"
Morale della favola:Se anche al poeta un poco duole
il pastor con le sue pecore fa il cavolo che vuole
;D Bravissima Sirenetta5 !!! ;D