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Messaggi - Eutidemo

#1
Edipo... e di peggio! / Re:Il veleno misterioso
21 Agosto 2022, 06:31:53
Ciao Yako. :)
Dovresti leggere con più attenzione le mie repliche.
Ed infatti:
a)
Quanto al fatto che tu ti scandalizzi del fatto che il "vino rosso vada bevuto fresco", avendo io fatto un "corso base" da "sommelier", ti avevo spiegato che "i vini rossi con con un'acidità elevata e un basso contenuto di tannino, possono, ed anzi, almeno secondo me, "devono" essere bevuti freschi".
Se non mi credi, controlla su INTERNET

In ogni caso molte persone (me compreso) il vino rosso lo bevono sempre fresco, perchè è una questione di gusti personali, e non solo di "luoghi comuni"; e Taylor e Godunov avevano i miei stessi gusti.
b)
Io non avevo affatto scritto che non si era formata condensa, ma avevo chiaramente precisato che "Quanto alla condensa, Taylor l'ha tolta molto semplicemente, strofinando la bottiglia con un panno, appena intriso di candeggina."
c)
Io non avevo affatto scritto che il bicchiere era di vetro o di cristallo, bensì; "Quanto al bicchiere, quello in dotazione alla cella di Godunov, era una perfetta imitazione in inoffensiva plastica di un calice di cristallo; come talvolta si usa anche in alcune nostre carceri."
d)
Quanto al fatto che tu ti scandalizzi del fatto che io ho ho scritto che la "Bottiglia si impugna sempre dal collo o dalla parte mediana", io ho sempre fatto così, ed ho sempre visto quasi tutti fare così!

E' vero che, al "corso base" da "sommelier", mi insegnarono che la bottiglia andrebbe presa impugnandola sul fondo; ma questo lo fanno solo i "sommelier" professionisti nei ristoranti di classe, e non accade quasi mai versandosi il vino a tavola tra amici (o spie).
E nè Godunov nè Taylor avevano fatto un corso da "sommelier"!
e)
Quanto alla tua osservazione circa il: "Suddetto liquido ghiacciato che NON si scioglie almeno parzialmente dopo aver aggiunto ben 8 decilitri di vino a temperatura ambiente e aver anche fatto quattro chiacchiere in compagnia", ti faccio rilevare che:
- come ho scritto era Taylor era subito "corso nella cella di Godunov";
- i due non avevano "fatto quattro chiacchiere in compagnia" prima che Taylor bevesse il vino (come hai erroneamente scritto tu), bensì, dopo un rapido scambio di battute preliminari, Taylor aveva subito bevuto il suo mezzo bicchiere.
Pertanto i due decilitri velenosi non si erano ancora "liquidizzati" e mescolati al resto del vino; e, seppure lo avevano fatto in minima parte (2 o 3 millilitri), non lo avevano però certo fatto in misura sufficiente a rendere velenosi gli altri 8 decilitri.
***
Se tu ritieni la cosa IMPLAUSIBILE, e anzi, addirittura IMPOSSIBILE, sei liberissimo di credere quello che vuoi; non cercherò di convincerti oltre.
Ma qualunque altra cosa tu scriva, non replicherò più; perchè, sinceramente, mi sono un po' stufato!
In fondo il mio era solo un indovinello, mica una tesi di laurea in cui andare a cercare il pelo nell'uovo!
***
Un saluto! :)
***


#2
Ciao Yako. :)
In primo luogo, io non sono il "tesoro tuo", perchè non ci siamo mai messi le mani al ****!
In secondo luogo, io ho settanta anni, e leggo sempre uno o due libri in contemporanea -a settimana-, da quando ero ragazzo; per cui, attualmente, possiedo circa ottomila libri (di cui 34 scritti da me).
Queste sono solo alcune delle mie biblioteche, perchè le altre le ho nella mia casa di villeggiatura (in cui, purtroppo, adesso non mi trovo), e, quelle giuridiche, nello Studio; tieni presente che il libri sono tutti in doppia fila, e che non sono riuscito a fotografare le biblioteche per intero.




***
Tutto questo non per fare lo "sborone", ma soltanto per farti capire che di libri con le caratteristiche adeguate al mio indovinello, potrei tirartene dietro a dozzine!
***
Se tu hai trovato un libro siffatto dopo solo 73 tentativi (BILLY SUMMERS), io, probabilmente, dopo circa 8.000 tentativi, forse potrei trovartene qualche centinaio di più; non ti pare?
Ma certo non ho intenzione di stare a perdere tempo per convincere un "bastian contrario" come te!
***
Sono invece d'accordo con te che il prigioniero-genio è stato discretamente fortunato; ma non vedo cosa ci sia di tanto strano in questo!
***
Nè ci trovo niente di strano nell'essere certi al 100 % di dare un solo foglio a ogni compagno SENZA LA BENCHÉ MINIMA POSSIBILITÀ DI ERRORE; basta avere un po' di attenzione nello staccare le pagine ad una ad una, e di non darne due allo stesso compagno.
***
Posso garantirtelo di persona, perchè è una cosa che io ho fatto "realmente" tanti anni fa (con un libro giallo di cui non ricordo il nome), in una occasione particolare in cui eravamo in molti ad arrivare progressivamente, in anticipo, per aspettare l'apertura della porta di un ambulatorio ospedaliero; in genere c'era sempre uno che scriveva a penna dei numeretti su dei pezzi di carta (a volte illeggibili), per poi distribuirli mano a mano a chi arrivava, per stabilire la precedenza di ciascuno, ma, in quel caso, usammo il mio metodo.
E ti assicuro che la cosa fu più semplice, rapida, e senza errori; a parte il fatto che distrussi il mio libro; però ero ormai arrivato quasi alla fine, per cui le pagine conclusive le ho potute leggere lo stesso. :D
***
Se tu ritieni la cosa IMPLAUSIBILE, e anzi, addirittura IMPOSSIBILE, sei liberissimo di credere quello che vuoi; non cercherò di convincerti oltre.
Ma qualunque altra cosa tu scriva, non replicherò più; perchè, sinceramente, mi sono un po' stufato!
In fondo il mio era solo un indovinello, mica una tesi di laurea in cui andare a cercare il pelo nell'uovo!
***
Un saluto! :)
***
#3
Edipo... e di peggio! / Re:Il veleno misterioso
20 Agosto 2022, 14:38:28
Ciao Iako. :)
Hai dimenticato che, dopo aver tolto la bottiglia dal "freezer", Taylor l'ha riempita per 8 decimi di vino a temperatura ambiente; per cui, impugnandola  per il collo o per la parte mediana, e non alla base, non risultava affatto "gelida".
E le bottiglie, sia per versare il vino nel bicchiere, sia per bere direttamente, si impugnano per il collo o per la parte mediana, e non alla base; e Godunov era, sì, interessato ai "culi" femminili, ma non certo a quelli della bottiglia, per cui non aveva alcun motivo di tastarne la base ghiacciata.
La prossima volta che consumi un pasto, ti invito a fare caso a quante volte prendi la bottiglia "per il ***", invece che "per il collo" (o la parte mediana).
Ti accorgerai che ho ragione!
***
Quanto alla "condensa", Taylor l'ha tolta molto semplicemente, strofinando la bottiglia con un panno, appena intriso di candeggina.
***
In ogni caso, i vini rossi con con un'acidità elevata e un basso contenuto di tannino, possono, ed anzi, almeno secondo me, "devono" essere bevuti freschi:  questo è il caso del Rosso dell'Etna, del Pinot Nero del Negroamaro, e, soprattutto, dello Château Lafite (quanto al Barbera la questione è controversa).
Per cui Godunov, afferrandola al centro o per il collo, non si è affatto stupito che la bottiglia fosse un po' fresca!
***
Quanto al bicchiere, quello in dotazione alla cella di Godunov, era una perfetta imitazione in inoffensiva plastica di un calice di cristallo; come talvolta si usa anche in alcune nostre carceri.

***
E godunov era trattato con i guanti bianchi, perchè, come avevo precisato, si era offerto di collaborare.
***
Avevo anche precisato che il veleno era stato "iniettato in dosi letali" nella bottiglia; quindi, trattandosi di "solfato di tallio" superconcentrato, la dose sarebbe risultata  letale non solo in mezzo bicchiere, ma anche in un semplice sorso (se il veleno non fosse rimasto per qualche tempo imprigionato sul fondo ghiacciato della bottiglia).
***
Un saluto! :)
***
#4
Ciao Iako :)
La tua è un'osservazione molto acuta ed intelligente.
Ed infatti, spesso, è proprio come dici tu; ma non sempre è così!
***
Ed infatti:
a)
Molti libri cominciano a numerare le pagine in "numeri arabi" sin dall'Indice, per cui, in tal caso, il problema non si pone.
1, 2, 3 ecc.



ecc.
b)
Molti libri hanno la prefazione in "numeri romani", per cui, subito dopo, il testo comincia subito in "numeri arabi".

c)
Molti libri inseriscono i capitoli nel testo della pagina corrente, per cui non salta nessun numero di pagina nel passaggio al capitolo successivo.

d)
In ogni caso, se la prima pagina numerata fosse la 3, è ovvio che la prima (quella col titolo) va considerata la 1, mentre la seconda (quellla con le indicazioni di copyright) la 2; per cui chi la riceve, cioè il primo a ricevere una pagina dal libro, se non è scemo, capisce subito che gli compete il numuro 1, anche se non appare sul foglio.


***
Un saluto! :)
***
#5
Edipo... e di peggio! / Re:Il veleno misterioso
20 Agosto 2022, 05:45:17
SOLUZIONE
Maxim Taylor era un doppiogiochista al servizio dell'FSB, che aveva utilizzato il seguente stratagemma per avvelenare Alexander Godunov.
1)
Con una siringa dall'ago sottilissimo aveva estratto attraverso il tappo di sughero e la copertura di stagnola quasi tutto il vino che si trovava nella bottiglia.
2)
Poi, con la stessa siringa aveva iniettato nei due decilitri di vino rimasto dentro,  l'insapore e velenosissimo "solfato di tallio", che si erano mescolati insieme.
3)
Quindi aveva tenuto la bottiglia in un "freezer",  fino a che i due decilitri avvelenati in essa contenuti sul fondo non si fossero completamente congelati.
4)
Dopo di che, estratta la bottiglia dal  "freezer", sempre con la stessa siringa, aveva iniettato di nuovo nella bottiglia gli otto decilitri di Château Lafite-Rothschild 2010 allo stato liquido e puro, senza dentro nessun veleno.
***
Per cui, nella stessa bottiglia, coesistevano, senza mescolarsi tra di loro:
- sul "fondo" due decilitri congelati di vino avvelenato con l'insapore "solfato di tallio";
- nella "parte superiore" otto decilitri di Château Lafite-Rothschild 2010 allo stato liquido e puro, senza nessun veleno.

***
Fatto ciò, era corso nella cella di Godunov per regalargli la bottiglia; e, poichè il vino avvelenato, sul fondo, era ancora ghiacciato, nel bicchiere Taylor si era versato del liquido assolutamente innocuo.
Pian piano, però, il vino ghiacciato ha cominciato a sciogliersi in quantità sempre maggiori, avvelenando quello "puro" che era nel resto della bottiglia; per cui, senza accorgersene, Godunov bevendolo si è avvelenato da solo.
***
#6
SOLUZIONE
Come si vede chiaramente nell'immagine, in basso a destra, c'è un prigioniero seduto sul letto con un libro appoggiato sul cuscino alle sue spalle.

(regolare il monitor con CTRL - per vedere tutta l'immagine)
Non appena il comandante del carcere avvisa con l'altoparlante che entro dieci minuti ognuno di loro deve scegliersi un numero dispari tra 1 e 199, il prigioniero salta giù dal letto, e, in meno di dieci minuti strappa e distribuisce i primi 100 fogli del libro a tutti i prigionieri (compreso se stesso).
Ogni foglio, ovviamente, ha due facciate (pagine), una dispari e una pari:
1 - 2
3 - 4
5 -6
ecc.
Per cui, senza necessità di dover comunicare tra di loro, tutti i prigionieri capiscono "al volo"  che dovranno comunicare al secondino il numero dispari della pagina che gli è stata "randomicamente" consegnata.
1
3
5
ecc.
Per cui nessuno comunicherà al secondino il numero dispari scelto da un altro; e, così, si salveranno tutti!
#7
Aspetto un altro po', e poi scrivo la mia soluzione ;)
#8
Edipo... e di peggio! / Re:Il veleno misterioso
19 Agosto 2022, 11:31:25
La dose sarebbe stata letale anche in mezzo bicchiere.
;)
#9
Ciao Iako. :)
La tua soluzione è molto acuta ed intelligente, però non mi sembra adeguata alle circostanze specifiche e concrete in cui si trovano i detenuti.
Ed infatti da quello che scrivi, mi sembra di capire che tu non abbia fatto il servizio di leva!
***
Ed infatti, se tu ti fossi mai trovato allineato in uno schieramento di 10 per 10 soldati, ti saresti reso conto, che:
- solo chi si trova nelle prime due file a destra e a sinistra ovvero nelle prime due righe e nelle ultime due, "forse", è in grado di calcolare la sua posizione numerica all'interno dell'intero battaglione (ma è comunque molto difficile);
- chi si trova nelle file e nelle righe centrali, non è assolutamente in grado di farlo, te lo garantisco per esperienza personale.

***
L'unico modo per "vedere" la posizione di tutti gli altri, sarebbe quella di mettersi a fare il "girotondo"; ma in una camerata di quelle dimensioni, un girotondo di cento persone sarebbe impossibile.

***
Peraltro, quale che sia la formazione che i detenuti scelgono (plotone o girotondo), essendo proibito comunicare tra di loro, a parte i primi della catena, è quasi impossibile che, ad esempio, il 53esimo che dà la mano al 52esimo possa conoscere con sicurezza la sequenza numerica in cui si è venuto a trovare; ed infatti la possibilità di errore sarebbe comunque elevatissima.
***
In ogni caso, senza poter comunicare in alcun modo tra di loro, immagina la confusione che si creerebbe in una camerata affollata come quella, a dover fare quello che dici tu in soli dieci minuti; come ho detto la possibilità di errore sarebbe elevatissima.
***
Secondo la mia soluzione, invece, si farebbe molto prima, e sarebbe assolutamente impossibile che due prigionieri dessero al secondino uno stesso numero; non ci sarebbe la benchè minima possibilità di errore.
***
Però complimenti lo stesso, perchè la tua soluzione è comunque molto acuta ed intelligente.
***
Un saluto! :)
***

#10
Edipo... e di peggio! / Il veleno misterioso
18 Agosto 2022, 10:31:23
Alexander Godunov, spia russa catturata, sentì che qualcuno stava aprendo la porta della sua cella: era l'agente della CIA Maxim Taylor, con una bottiglia di vino in mano.
- Ciao Sasha- lo salutò entrando -Come vedi, porto doni!-
- "Timeo Danaos et dona ferentes"!- gli rispose Godunov - Chi mi dice che quel vino non sia avvelenato?-
- Ma ti pare che ti vogliamo avvelenare prima che tu ci riveli quello che sai!- ribattè Taylor: -Non essere sciocco!-
- La CIA sicuramente no!- replicò la spia russa -Ma chi mi dice che tu non sia un "doppiogiochista" che lavora per l'FSB? Loro sì che mi vorrebbero morto prima che io parli!-
***
Taylor sorrise, e tolto di tasca un apribottiglie estrasse il tappo di sughero e ingollò una piccola sorsata dalla bottiglia.
- Soddisfatto?- chiese ridendo.
Per tutta risposta, Godunov gli mise davanti un bicchiere, e glielo riempì per metà di vino - Mi sentirò più tranquillo se ti vedrò berlo da questo bicchiere; una sorsata alla bottiglia si può anche simulare.-

***
Taylor lo accontentò, e si scolò pian piano il bicchiere fino all'ultima goccia.
- Ottimo!- esclamò -E' uno Château Lafite-Rothschild 2010, Sasha! Mi raccomando, va centellinato, non te lo bere tutto insieme come fai con la Vodka!-
- Non sono mica un barbaro, Max; so benissimo come si beve il vino di classe. Passerò tutta la notte a berlo, un po' alla volta; tanto non riesco a dormire!-
- In effetti andrebbe pasteggiato mentre si mangia- osservò Taylor- ma mi hanno detto che ti rifiuti di mangiare prima di essere interrogato!-
- Certo! Ed infatti, una volta che avrò parlato, l'FSB non avrà più interesse ad avvelenarmi; e controllare se un intero pasto non è avvelenato, non è così facile come farlo con una singola bottiglia.
Quindi, per ora, mi accontenterò di scolarmi quella.
Ti ringrazio!-
***
- Prego!- si schermì Taylor -Ma come fai a sapere che io non mi sia "mitridatizzato" contro il veleno che stava nel vino? Ovvero che poi io non corra a farmi una lavanda gastrica?-
- Perchè, a parte il fatto che la bottiglia era ancora tappata e sigillata con la carta stagnola, sia noi dell'FSB che voi della CIA siamo stati tutti "mitridatizzati" contro "quasi" qualsiasi possibile tipo di veleno; meno che contro il "solfato di tallio", il quale è l'unico tipo di veleno che ha il duplice pregio di essere completamente insapore, e per il quale non esiste nessuna possibile "mitridatizzazione", nè possibile successiva "lavanda gastrica".
Per cui, se tu ti sei bevuto quel bicchiere, i casi sono due:
- o il vino non è stato affatto avvelenato;
- oppure si tratta di un veleno contro il quale sia io che te siamo immuni.
Altrimenti, adesso, saresti già morto!-
- Hai ragione!- convenne Taylor.
Dopodichè, lo salutò e se ne andò.
***
La mattina dopo Alexander Godunov fu trovato morto, avvelenato con il "solfato di tallio"; con cui il residuo vino nella bottiglia (circa la metà) regalatagli da Taylor fu trovato  mescolato in dosi letali.
Ma nessuno era al corrente di chi gliela avesse data!
***
Come è possibile?
***
#11
Edipo... e di peggio! / Il numero della salvezza
18 Agosto 2022, 06:51:31
In una gigantesca camerata carceraria blindata sono riuniti  100 prigionieri.

(regolare il monitor con CTRL - per vedere tutta l'immagine)
Il comandante del carcere, che è un po' sadico, avvisa con l'altoparlante che entro dieci minuti ognuno di loro deve scegliersi un numero dispari tra 1 e 199, senza dirlo a nessun altro prigioniero; dopodichè, uno alla volta, dovranno uscire dalla camerata, e comunicarlo segretamente al secondino che è sulla porta.
Quest'ultimo si segnerà su un "block-notes", il nome del prigioniero ed il numero che ha scelto; dopodichè lo introdurrà in un'altra gigantesca camerata carceraria blindata.
Infine verranno spuntati tutti i nomi dei prigionieri che hanno scelto  lo stesso numero; i quali verranno immediatamente trucidati.
Gli altri, invece, che hanno scelto un numero non scelto da nessun altro, verranno lasciati liberi.

(regolare il monitor con CTRL - per vedere tutta l'immagine)
Nei dieci minuti in cui ciascun prigioniero dovrà decidere quale numero comunicare al secondino, i prigionieri:
- non potranno parlare tra di loro;
- non potranno comunicare a gesti tra di loro (ad esempio con il linguaggio dei muti, ovvero segnalando il proprio numero con le dita);
- non potranno comunicare in codice tra di loro (ad esempio con il linguaggio morse, battendo il dito o le palpebre il numero prescelto);
- non potranno scriversi niente l'un l'altro;
***
In buona sostanza non potranno scambiarsi informazioni in alcun modo, neanche comunicando  telepaticamente (in ogni caso, in 10 minuti, non farebbero in tempo).
Ed infatti, nessuno di loro, di fatto, è in grado di conoscere il numero di tutti gli altri 99.
Al momento di farli uscire uno ad uno (a spinta e senza chiamarli per nome), vengono spente le luci; per cui non possono neanche regolarsi sulla sequenza delle uscite dei loro compagni
***
Però si salvano tutti, perchè ognuno di loro comunica al secondino un numero dispari tra 1 e 199, che non corrisponde a quello di nessun altro prigioniero.
***
Come hanno fatto?
#12
In un concorso televisivo a premi, il conduttore presenta al pubblico due casseforti chiuse, dando la combinazione di apertura di entrambe al concorrente.
Poi gli dice: "In una delle due c'è un diamante enorme, dal valore inestimabile, mentre l'altra è completamente vuota; se riesci ad aprire quella dove si trova il diamante, il diamante è tuo!
Tieni presente che su ognuna delle due casseforti c'è un cartello con delle indicazioni su dove si trova il diamante; però tali indicazioni potrebbero essere vere, potrebbero essere false, e magari potrebbero essere anche contraddittorie!"


#13
FINALE DEL RACCONTO
- Dammi il tuo rilevatore di segnali- disse Sivieri ad Alfredo; e quello ubbidì tirandolo a fatica fuori di tasca con le mani ammanettate.
Non appena il capitano lo accese, e lo passò sulle mazzette, l'apparecchio si mise subito a "trillare", indicando con un puntatore elettronico la direzione da cui proveniva il segnale, e, cioè, una delle altre mazzette "incellofanate".
Dentro di essa, infatti, era nascosto un altro minuscolo "geolocalizzatore", che il capitano prese e mostrò ai quattro criminali...che lo guardarono allibiti.
https://cdn-thumbs.imagevenue.com/2e/f4/3b/ME13TUX6_t.jpg
***
- Questo è Polluce, il fratellino di Castore; che voi avete distrutto- spiegò Sivieri.
A quel punto Angelo sbottò: "Ma come diamine è possibile? Io, per sicurezza, poco dopo, avevo replicato il controllo sulla valigia anche con il mio rilevatore; che è più potente del suo. Ma non ha rilevato niente neanche quello!"
- Tranquilli, i vostri rilevatori funzionavano a perfezione, ma non potevano certo rilevare emissioni che non c'erano!-
***
Così dicendo, Sivieri trasse di tasca un altro minirivelatore, e lo esibì ai quattro a fianco di quello appena estratto dalla mazzetta.
E poi rivelò il mistero:
- Quello a destra è Castore,  il "tracker" primario, che invia costantemente il segnale che la nostra centrale riceve per monitorare la posizione geografica del denaro; quello a destra, invece, è  Polluce, che è sempre in un passivo "stand by", e quindi, non emettendo "segnali" di sorta, non può essere individuato da nessun "rilevatore di segnali".
Finchè riceve passivamente i "segnali" di Castore, rimane "dormiente"; confortato di sapere che suo fratello è vivo, vegeto ed "emittente"!.
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***
- Se, però, Polluce cessa di ricevere passivamente i "segnali" di Castore, dentro di lui viene innescato un "timer"; e, dopo il tempo programmato (non subito, per evitare di essere rilevato anche lui), inizia a sua volta ad emettere i segnali che la nostra centrale riceve per scoprire immediatamente la posizione geografica del denaro.
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***
- Ora che lo so, la prossima volta starò un po' più attento!- commentò con una smorfia Alfredo.
***
#14
Qual è il nome della donna ritratta nel quadro?
Chi conosce questo dipinto di un nostro famoso pittore rinascimentale, ovviamente già sa il nome della donna in esso raffigurata; altrimenti può indovinarlo guardando con la massima attenzione tutti i dettagli del quadro in questione.

#15
Il furgoncino portavalori rallentò, e poi parcheggiò nella corsia di emergenza a circa metà del traforo; il quale, essendo lungo circa dieci chilometri, dopo il traforo stradale del Frejus e il tunnel del Monte Bianco, costuituisce il più lungo traforo stradale realizzato interamente su territorio italiano.
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***
La BMW che lo seguiva ad una certa distanza, parcheggiò subito dietro il furgoncino, e ne scesero due uomini in tuta; appena li videro, i due agenti del furgoncino scesero anche loro, e, aperto il portellone blindato posteriore della loro vettura, ne trassero fuori una grossa "valigia portavalori".
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***
L'agente più anziano l'aperse con la chiave, e, tutti e quattro, si bearono alla vista di parecchi milioni di euro, suddivisi in ordinate "mazzette" "incellofanate" da cento, duecento e cinquecento euro.
***
Uno degli uomini in tuta, di nome Alfredo, trasse fuori di tasca un "Rilevatore di segnali", e lo accostò alla valigia: l'apparecchio si mise subito a "trillare", indicando con un puntatore elettronico la direzione da cui proveniva il segnale, e, cioè, una delle numerose mazzette "incellofanate".
Dentro di essa, infatti, era nascosto un minuscolo "geolocalizzatore"; Alfredo lo prese, lo gettò in terra, e lo schiacciò con il tacco della scarpa.
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***
-Adesso, alla centrale, non potranno più sapere dove porteremo la valigia!- esclamò soddisfatto Gino, uno dei due agenti.
L'altro agente, però, un po' dubbioso, ribattè : -Ma non si accorgeranno di aver perso il segnale? Si insospettiranno subito, no?-
-Certo, Matteo!- ghignò Gino -Così come si insospettiranno quando vedranno che tarda a tornare anche il segnale GPS del nostro furgoncino; però abbiamo ancora qualche minuto a disposizione prima che comincino a preoccuparsi.
Ed infatti, da quando siamo entrati sotto la montagna, è naturale che nessun segnale possa raggiungerli!-
E fece la mossa di chiudere la valiga per caricarla nel bagagliaio della BMW dei complici.
***
- Aspetta, imbecille!- lo arrestò Alfredo -Potrebbe essercene un altro,no?-
E continuò ad esplorare la valigia con il rilevatore a campo ristretto, senza però rilevare la presenza di nessun altro geolocalizzatore; nel frattempo l'altro uomo in tuta, Angelo, orientò un rivelatore a più lungo raggio e più ampio spettro, oltre che sulla valigia (per replicare il controllo con un rilevatore più potente), anche verso i due agenti.
- Bravi!- esclamò - Vedo che siete "puliti", e pure senza cellulare, come vi avevamo raccomandato; anche noi abbiamo fatto così. I cellulari, anche spenti, possono essere pericolosi!-
***
Ciò detto, trasbordata la valigia nel bagagliaio della BMW, partirono a tutta birra; rallentando un po' soltanto all'uscita del traforo.
- Bene!- fece Alfredo, che era al volante -Al massimo tra dieci minuti usciremo dal primo svincolo, e poi cambieremo vettura; lì abbiamo lasciato parcheggiato il nostro Rhino GX .-
- Ma che motivo c'è di cambiare macchina?- chiese Gino -Come possono sapere che abbiamo trabordato i soldi proprio su questa?-
- Lo scopriranno quando, vedendo che tardano troppo a "tornare" sia il segnale del furgoncino sia il segnale della valigia, correranno sul posto e troveranno il furgoncino vuoto.-
***
- E con questo?- chiese l'altro agente.
- E con questo, la prima cosa che faranno, sarà quella di  controllare  le "telecamere segna-targa/tempo percorrenza" all'entrata e all'uscita del traforo, che sono collegate ad un computer.-
- E allora?-
- E allora si accorgeranno subito, che, da quando il furgoncino è entrato nel traforo, per poi esservi abbandonato all'interno, tra tutte le automobili che sono entrate nel traforo dopo di lui, la nostra BMW è stata quella che ci ha messo più tempo ad uscire dall'altro lato!-
- Ho capito!- sorrise Gino dandosi una manata sulla fronte - Allora capiranno che il "ritardo" della BMW è dovuta al fatto che, sebbene per pochi minuti, ha dovuto sostare per consentirci il trasbordo!-
- Esatto Gino!- e Alfredo gli dette un buffetto sulla spalla.
***
Intanto, usciti dallo svincolo, trovarono subito dopo lo spazioso SUV Rhino GX parcheggiato nel punto programmato; per cui, scesi dalla BMW, vi salirono sopra trasbordando la valigia con il soldi.
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***
Alfredo si sedette nel grande vano posteriore accanto ad uno strano apparecchio.
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***
- Che cosa diamine è quell'affare?- chiese perplesso Gino.
- E' un radar portatile- spiegò Alfredo accendendolo - Ormai si saranno accorti del furto e ci staranno cercando, per cui è meglio controllare di non essere seguiti da elicotteri o droni-
- Vabbè!- borbottò l'altro agente -Ma loro non possono sapere che ormai abbiamo cambiato vettura; per cui come diamine farebbero a individuarci?-
- Non si sa mai!- replicò Alfredo facendo lentamente ruotare l'antenna parabolica per 360 gradi.
***
- E al satellite non hai pensato?- sghignazzò Gino -Se ci individuassero con quello, il tuo radar portatile non ci servirebbe a niente!-
- Ho già controllato che in questo orario nessun satellite controlla l'area che stiamo transitando- rispose Alfredo -Neanche quelli italiani del sistema COSMO-SkyMed-
- E che sei, un agente della CIA?-
- No, ma ne conosco uno!-
***
Usciti dalla statale, imboccarono una stretta stradina, completamente deserta, che si inoltrava per chilometri nell'aperta campagna; lì sarebbe stato davvero impossibile seguirli, senza essere subito scorti.
Infine giunsero alla collinetta dove si trovata l'isolato casolare circondato da alberi.
https://cdn-thumbs.imagevenue.com/58/0e/94/ME13TMZO_t.jpg
***
Mentre gli altri entravano nel casolare portando dentro la valigia con i soldi, Alfredo spense il radar nella vettura; quindi la nascose sotto una tettoia in mezzo agli alberi
Infine, dopo aver scrutato tutto intorno con un potente binocolo ed essersi assicurato che, per chilometri, non c'era niente di cui doversi preoccupare, entrò in casa anche lui.
***
- Ora ceniamo, ragazzi- esordì entrando - Dopo, con calma, ci divideremo i soldi!-
Sul pavimento, infatti, c'erano già quattro zaini di dimensioni adeguate, affinchè ciascuno potesse metterci dentro la parte che gli spettava.
- Non vedo l'ora!- si fregò le mani Gino -Sono tutti soldi della "Centrale Bingo"; per cui,  trattandosi di banconote che provengono direttamente dalle tasche dei giocatori, non c'è rischio che possano essere "segnate"!-
***
- Già!- concordò Alfredo, cominciando a tirar fuori dagli scaffali il necessario per cucinare -Non dovremo neanche fare la fatica di contarli uno per uno, perchè sono già divisi in comode "mazzette"-
- Sì, però sono tante pure quelle!- commentò scherzando l'altro agente -Dovrebbero essere circa trecento!-
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Dopo circa mezz'ora, dopo aver chiuso e sbarrato tutte le finestre con delle serrande blindate, si misero a tavola e cominciarono a banchettare allegramente per quasi due ore; alla fine, tirato fuori dal frigo lo "champagne", Alfredo si accingeva a stapparlo, quando si bloccò raggelato sentendo bussare discretamente alla porta.
Estratte le armi, le puntarono tutti verso la porta, quando videro che era stato fatto passare un foglio sotto di essa.
Gino andò a prenderlo, e lo lesse a voce alta a beneficio di tutti.
- Siete circondati, arrendetevi!-
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Per niente intimorito, Alfredo "scarrellò" la sua mitraglietta, pronto a resistere; però, non appena lo fece, venne nuovamente raggelato dalla voce proveniente da un'altoparlante.
- Abbiamo visto che, quello più altro tra di voi, ha appena scarrellato una Mitraglietta Heckler & Koch modello MP7-
- Come cavolo fanno a saperlo?- sbottò costernato Gino.
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Ma la voce all'altoparlante glielo spiegò subito: - Abbiamo un visore termico che ci permette di vedervi abbastanza bene anche attraverso i muri; per cui, se non mettere subito a terra le vostre armi ed non alzate le mani in modo ben visibile, tra pochi secondi sarete tutti morti senza neanche avere la possibilità di reagire!-
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- Sta bluffando!- ringhiò Alfredo - Anche se riescono in qualche modo a individuare le nostre posizioni, non possono mica colpirci attraverso il muro!-
- Certo che possiamo!- rispose subito l'uomo all'altoparlante, che sentiva tutto attraverso un "rivelatore acustico" - Abbiamo a disposizione parecchi  "fucili antimateriale" Barrett M82A1, nella nuova versione potenziata, che sono in grado di bucare quelle mura come se fossero burro!-
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E subito dopo, a titolo dimostrativo, un proiettile blindato "sparato alto" perforò il muro distruggendo il lampadario.
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Senza neanche scambiare una parola tra di loro, i quattro uomini deposero le armi e alzarono le mani.
Subito dopo la porta venne rapidamente abbattuta con un ariete, e il capitano Marco Sivieri entrò, preceduto da quattro uomini armati, tutti col volto nascosto dalla "balaklava" d'ordinanza.
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- Uno di noi quattro ha tradito!- ringhiò Alfredo ai compari mentre lo ammanettavano - Ma farà una brutta fine!-
- Stai calmo- lo tranquillizzò Sivieri - Ti garantisco che nessuno di voi quattro ha tradito; è stata solo la vostra eccessiva fiducia in voi stessi, a tradirvi.
Figuratevi che noi non sapevamo neanche che fosse in programma una rapina!-
- E allora come diavolo avete fatto a trovarci?- chiese costernato Alfredo.
E Sivieri glielo spiegò.
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La soluzione, sempre che a nessuno di voi sia ancora venuta in mente, è rinviata  alla prossima puntata.
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CONTINUA
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