Alexander Godunov, spia russa catturata, sentì che qualcuno stava aprendo la porta della sua cella: era l'agente della CIA Maxim Taylor, con una bottiglia di vino in mano.
- Ciao Sasha- lo salutò entrando -Come vedi, porto doni!-
- "Timeo Danaos et dona ferentes"!- gli rispose Godunov - Chi mi dice che quel vino non sia avvelenato?-
- Ma ti pare che ti vogliamo avvelenare prima che tu ci riveli quello che sai!- ribattè Taylor: -Non essere sciocco!-
- La CIA sicuramente no!- replicò la spia russa -Ma chi mi dice che tu non sia un "doppiogiochista" che lavora per l'FSB? Loro sì che mi vorrebbero morto prima che io parli!-
***
Taylor sorrise, e tolto di tasca un apribottiglie estrasse il tappo di sughero e ingollò una piccola sorsata dalla bottiglia.
- Soddisfatto?- chiese ridendo.
Per tutta risposta, Godunov gli mise davanti un bicchiere, e glielo riempì per metà di vino - Mi sentirò più tranquillo se ti vedrò berlo da questo bicchiere; una sorsata alla bottiglia si può anche simulare.-
![](https://i.postimg.cc/kgz39Tbc/VINO-01.jpg)
***
Taylor lo accontentò, e si scolò pian piano il bicchiere fino all'ultima goccia.
- Ottimo!- esclamò -E' uno Château Lafite-Rothschild 2010, Sasha! Mi raccomando, va centellinato, non te lo bere tutto insieme come fai con la Vodka!-
- Non sono mica un barbaro, Max; so benissimo come si beve il vino di classe. Passerò tutta la notte a berlo, un po' alla volta; tanto non riesco a dormire!-
- In effetti andrebbe pasteggiato mentre si mangia- osservò Taylor- ma mi hanno detto che ti rifiuti di mangiare prima di essere interrogato!-
- Certo! Ed infatti, una volta che avrò parlato, l'FSB non avrà più interesse ad avvelenarmi; e controllare se un intero pasto non è avvelenato, non è così facile come farlo con una singola bottiglia.
Quindi, per ora, mi accontenterò di scolarmi quella.
Ti ringrazio!-
***
- Prego!- si schermì Taylor -Ma come fai a sapere che io non mi sia "mitridatizzato" contro il veleno che stava nel vino? Ovvero che poi io non corra a farmi una lavanda gastrica?-
- Perchè, a parte il fatto che la bottiglia era ancora tappata e sigillata con la carta stagnola, sia noi dell'FSB che voi della CIA siamo stati tutti "mitridatizzati" contro "quasi" qualsiasi possibile tipo di veleno; meno che contro il "solfato di tallio", il quale è l'unico tipo di veleno che ha il duplice pregio di essere completamente insapore, e per il quale non esiste nessuna possibile "mitridatizzazione", nè possibile successiva "lavanda gastrica".
Per cui, se tu ti sei bevuto quel bicchiere, i casi sono due:
- o il vino non è stato affatto avvelenato;
- oppure si tratta di un veleno contro il quale sia io che te siamo immuni.
Altrimenti, adesso, saresti già morto!-
- Hai ragione!- convenne Taylor.
Dopodichè, lo salutò e se ne andò.
***
La mattina dopo Alexander Godunov fu trovato morto, avvelenato con il "solfato di tallio"; con cui il residuo vino nella bottiglia (circa la metà) regalatagli da Taylor fu trovato mescolato in dosi letali.
Ma nessuno era al corrente di chi gliela avesse data!
***
Come è possibile?
***
- Ciao Sasha- lo salutò entrando -Come vedi, porto doni!-
- "Timeo Danaos et dona ferentes"!- gli rispose Godunov - Chi mi dice che quel vino non sia avvelenato?-
- Ma ti pare che ti vogliamo avvelenare prima che tu ci riveli quello che sai!- ribattè Taylor: -Non essere sciocco!-
- La CIA sicuramente no!- replicò la spia russa -Ma chi mi dice che tu non sia un "doppiogiochista" che lavora per l'FSB? Loro sì che mi vorrebbero morto prima che io parli!-
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Taylor sorrise, e tolto di tasca un apribottiglie estrasse il tappo di sughero e ingollò una piccola sorsata dalla bottiglia.
- Soddisfatto?- chiese ridendo.
Per tutta risposta, Godunov gli mise davanti un bicchiere, e glielo riempì per metà di vino - Mi sentirò più tranquillo se ti vedrò berlo da questo bicchiere; una sorsata alla bottiglia si può anche simulare.-
![](https://i.postimg.cc/kgz39Tbc/VINO-01.jpg)
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Taylor lo accontentò, e si scolò pian piano il bicchiere fino all'ultima goccia.
- Ottimo!- esclamò -E' uno Château Lafite-Rothschild 2010, Sasha! Mi raccomando, va centellinato, non te lo bere tutto insieme come fai con la Vodka!-
- Non sono mica un barbaro, Max; so benissimo come si beve il vino di classe. Passerò tutta la notte a berlo, un po' alla volta; tanto non riesco a dormire!-
- In effetti andrebbe pasteggiato mentre si mangia- osservò Taylor- ma mi hanno detto che ti rifiuti di mangiare prima di essere interrogato!-
- Certo! Ed infatti, una volta che avrò parlato, l'FSB non avrà più interesse ad avvelenarmi; e controllare se un intero pasto non è avvelenato, non è così facile come farlo con una singola bottiglia.
Quindi, per ora, mi accontenterò di scolarmi quella.
Ti ringrazio!-
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- Prego!- si schermì Taylor -Ma come fai a sapere che io non mi sia "mitridatizzato" contro il veleno che stava nel vino? Ovvero che poi io non corra a farmi una lavanda gastrica?-
- Perchè, a parte il fatto che la bottiglia era ancora tappata e sigillata con la carta stagnola, sia noi dell'FSB che voi della CIA siamo stati tutti "mitridatizzati" contro "quasi" qualsiasi possibile tipo di veleno; meno che contro il "solfato di tallio", il quale è l'unico tipo di veleno che ha il duplice pregio di essere completamente insapore, e per il quale non esiste nessuna possibile "mitridatizzazione", nè possibile successiva "lavanda gastrica".
Per cui, se tu ti sei bevuto quel bicchiere, i casi sono due:
- o il vino non è stato affatto avvelenato;
- oppure si tratta di un veleno contro il quale sia io che te siamo immuni.
Altrimenti, adesso, saresti già morto!-
- Hai ragione!- convenne Taylor.
Dopodichè, lo salutò e se ne andò.
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La mattina dopo Alexander Godunov fu trovato morto, avvelenato con il "solfato di tallio"; con cui il residuo vino nella bottiglia (circa la metà) regalatagli da Taylor fu trovato mescolato in dosi letali.
Ma nessuno era al corrente di chi gliela avesse data!
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Come è possibile?
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