Menu

Mostra messaggi

Questa sezione ti permette di visualizzare tutti i messaggi inviati da questo utente. Nota: puoi vedere solo i messaggi inviati nelle aree dove hai l'accesso.

Mostra messaggi Menu

Messaggi - Eutidemo

#16
Indovinate il finale del giallo!
#17
INDOVINATE LA SOLUZIONE DEL GIALLO
"Come è possibile fare una frittata, senza prima rompere un uovo?" (Pierre Bernard)
PERSONAGGI
Pierre Bernard: commissario di polizia
Richard Durand: ispettore di polizia
Paul Rimbaud: comandante del G.I.P.N.
Pierre Lagrand: membro del consiglio comunale di Charleville-Mézières
Michelle Lagrand: sorella di Pierre Lagrand
Guillaume Eluard: guardia del corpo di Pierre Lagrand.
Maurice Asselin: colonnello in pensione.
Simon Leroy (detto "Le Renard", cioè, in italiano, "La Volpe"): sicario
Marie Mercier: anatomopatologa
Philippe Delaroche : dirigente della polizia scientifica
Joachim Du Bellay: giudice delle indagini preliminari

***
PROLOGO CRONOLOGICO (in base alle testimonianze e ai riscontri sui tabulati telefonici)
ORE 1,35 A.M.
Pierre Lagrand riceve una telefonata da un "burner phone" (cioè un cellulare "usa e getta", con un numero anonimo), che lo invita a recarsi presso la sede del locale partito socialista di Charleville-Mézières, di cui è dirigente, perchè chi gli ha telefonato intende mostrargli dei documenti molto delicati che potrebbero comprometterlo personalmente e politicamente (così, in seguito, racconterà alla sorella); a quell'ora di notte, infatti, l'edificio, situato nella periferia della città, è ovviamente deserto.
ORE 2,12 A.M.
Pierre Lagrand, poichè la sua guardia del corpo, Guillaume Eluard, si era slogato una caviglia e non riusciva a camminare, fattosi prestare la sua Glock 19, così armato, giunge da solo in auto alla sede del locale partito socialista di Charleville-Mézières; dove si rinchiude nella più grande delle tre sale riunioni (quella da 10 posti).
ORE 2,45 A.M.
Pierre Lagrand, telefona alla sorella, Michelle Lagrand, pregandola di raggiungerlo.
ORE 3,00 A.M.(circa)
Michelle Lagrand giunge alla sede del partito ed entra con il suo badge elettronico dalla porta principale; però trova sbarrata con il catenaccio interno la porta della sala riunioni dove si trova il fratello.
Quest'ultimo, attraverso la porta chiusa,  le spiega che gli sono stati mostrati alcuni documenti e alcune foto che lo potrebbero compromettere in modo irreparabile; a meno che lui non rinunci alla dirigenza del partito e abbandoni per sempre la politica.
La sorella lo prega di farlo entrare, ma lui si rifiuta di aprire la porta, e le annuncia che ha intenzione di suicidarsi; le chiede perdono per questo, ma non vede altra via d'uscita..
Discutono attraverso la porta per quasi un'ora, fino a che Michelle Lagrand perde i sensi per lo stress e cade al suolo svenuta davanti la porta della sala riunioni principale.
ORE 3,53 A.M.
La stazione di polizia di Charleville-Mézières riceve una telefonata da un "burner phone" (diverso da quello che aveva chiamato Lagrand all'1,35) ed uno sconosciuto, mettendo al corrente della situazione la polizia, la invita ad intervenire subito, per sfondare la porta, ed evitare che Lagrand si tolga la vita.
Pierre Bernard, il commissario di polizia di Charleville-Mézières, e Richard Durand, suo assistente, avvisati telefonicamente a casa, giungono in pochi minuti al commissariato, e stanno per accorrere con un volante ed altri agenti sul posto, quando giunge alla centralina del Commissariato un'altra telefonata, ancora più allarmante della precedente!
ORE 4,16 A.M.
Maurice Asselin, colonnello in pensione, telefona al commissariato per avvisare la polizia che, mentre passeggiava con il suo cane nella boscaglia antistante la sede del partito socialista, ha appena incontrato un losco figuro che se ne andava in giro con un minaccioso fucile sottobraccio; il colonnello riferisce che il tizio ha tentato di rassicurarlo dicendogli -Tranquillo nonno! Sto solo andando a caccia di quaglie; però non lo dire a nessuno, perchè la stagione non è ancora aperta!-
Il colonnello fa finta di credergli, però, essendo del mestiere, riconosce subito che il fucile che porta quel tizio è un Pindad SPR-2, cioè un A.R. (Antimaterial Rifle), in grado di forare la corazza di un'autoblinda; altro che le penne di una quaglia!
ORE 4,20 A.M.
Allarmatissimo, Pierre Bernard telefona immediatamente  a Paul Rimbaud, il comandante della squadra notturna del  G.I.P.N. (Groupe d'Intervention de la Police Nationale) di Charleville-Mézières, la cui base, per fortuna, è a pochissima distanza dalla zona; e lo prega di intervenire immediatamente con la sua scquadra, attrezzata con "artiglieria pesante", per vedere di che si tratta. Lo invita, se possibile, a catturare il tizio vivo.

CAPITOLO 1
Pierre Bernard, commissario di polizia Charleville-Mézières, ed il suo assistente, l'ispettore Richard Durand, erano quasi arrivati, quando, già da un po', gli agenti del G.I.P.N. avevano cautamente cominciato ad esplorare le ultime propaggini della foresta delle Ardenne, che lambivano il lato nord della costruzione.
Paul Rimbaud, il comandante, alzò il pugno in alto per dare il segno di arresto alla squadra, e dopo essersi toccato gli occhi con indice e medio, indicò con le stesse dita la direzione da tenere d'occhio; quindi, posata la mano piatta sul suo elmetto, per chiedere "copertura", si avviò da solo, prudentemente, verso un gruppo di cespugli che aveva visto muoversi in modo sospetto.
Quando fu a pochi passi, vide il cecchino steso a terra che puntava il suo fucile verso una delle finestre della sede del partito socialista; la luce, nella stanza, era accesa, ma, da quella distanza, lui, ad occhio nudo, non riusciva assolutamente a vedere chi ci fosse all'interno.
Stava per intimargli di lasciare a terra il fucile e di alzarsi in piedi, quando vide che il cecchino aveva appena messo il dito sul grilletto; e allora, mollando la pistola che stava impugnando, gli saltò addosso d'istinto per tentare almeno di guastargli la mira.

Sul momento, non fu in grado di capire se ci fosse riuscito o meno, perchè quello riuscì lo stesso a sparare in direzione della finestra; e il rumore dello sparo risuonò sinistro nelle prime luci dell'alba!
Nel frattempo, erano accorsi anche i suoi uomini, e lo "sniper" venne subito facilmente messo in condizioni di non nuocere.
Il comandante dei G.I.P.N. gli puntò in faccia la torcia elettrica, e lo riconobbe subito; era Simon Leroy, detto "Le Renard", un presunto sicario ben noto alla polizia, che, però, era già stato assolto più volte per insufficienza di prove a carico.
- Questa volta non la scampi!- gli fece Rimbaud prendendolo per il bavero.
- Temo proprio di no!- convenne sorridendo Leroy -Mi avete proprio beccato col bottino nel sacco!-
- Quale bottino?-
- Guarda nella mia sacca, sbirro!- ghignò la "Le Renard".
Uno degli agenti l'aprì, e vide che era piena di quaglie...sebbene ridotte in pessime condizioni.
- So bene che non è la stagione della caccia!- sospirò ironicamente Leroy -Temo che stavolta una bella multa non me la toglierà nessuno!-
- A caccia di quaglie con un "fucile antimateriale?", gli ringhiò in faccia Rimbaud strattonandolo -Ma non farmi ridere! Vieni con me, e voi seguitemi tenendolo bene d'occhio.-
E, così dicendo cominciarono tutti a dirigersi verso l'edificio verso cui aveva sparato il cecchino; che era circa a duecento metri di distanza.

Giunsero alla finestra, che era a piano terra, proprio nel momento in cui Bernard stava parcheggiando la vettura; il vetro era di tipo "balistico", cioè, a prova di proiettile, ma la pallottola del Pindad lo aveva perforato come se fosse di burro.
- Incredibile!- esclamò l'ultimo acquisto della squadra, non ancora molto esperto -Ma con che cavolo di munizioni gli ha sparato?-
- Con una pallottola "decalibrata", a giudicare dal buco.- Gli spiegò il comandante esaminando da vicino il foro perfettamente circolare di circa un centimetro di diametro - Si tratta di un particolare tipo di proiettile, che contiene un'anima di materiale duro, generalmente in "carburo di tungsteno", circondato da un involucro di calibro pari alla canna che lo spara, di metallo più tenero e leggero, generalmente alluminio.-
- E perchè?- chiese la recluta.
- Il vantaggio di questo tipo di munizioni, è che l'anima più piccola e dura, liberatasi in volo dell'involucro, concentra tutta l'energia del colpo in un'area più ridotta del bersaglio, e, quindi, lo penetra meglio; e poi, dato che il colpo è più leggero, possiede una maggior velocità alla volata.-
- Mon Dieu!- esclamò l'agente.

In quel momento giunsero alla finestra anche Bernard e Durand, assieme a due agenti di polizia ordinaria e all'addetto della polizia scientifica Philippe Delaroche; il commissario, messosi in punta di piedi, sbirciò dentro, e subito vide il corpo di Pierre Lagrand in terra bocconi, davanti alla finestra sul lato opposto della sala riunioni.
Rimbaud, in punta di piedi anche lui, notò subito che il proiettile aveva forato anche il vetro dell'altra finestra, fuoriuscendo dalla stanza :
- Che potenza straordinaria!- esclamò!

- Sarebbe quella in terra la tua quaglia?- Rimbaud chiese sarcastico a Leroy, il quale, imperturbabile, rispose -Ragazzi, guardate che in quella stanza non c'era nessuno! Me ne sono accorto per caso con il cannochiale del mio fucile, mentre cercavo di colpire una quaglia. La luce era accesa, ma la stanza era vuota!-
- E quell'uomo in terra?-
Sebbene con le mani ammanettate dietro la schiena, Leroy si sollevò anche lui sulla punta dei piedi per dare un'occhiata, e poi disse: -Sì, lo vedo. Ma evidentemente, quando io ho guardato col cannocchiale, lui era già lì; per cui, considerata la mia posizione, essendo lui steso per terra, io non potevo certo vederlo!-
- Ma fammi il piacere!- lo tirò bruscamente indietro Rimbaud!
Mentre i due battibeccavano, Philippe Delaroche,  addetto della polizia scientifica, stava accuratamente fotografando l'interno della stanza.
- Ok!- fece il Commissario - Andiamo dentro, perchè quel poveraccio potrebbe essere ancora vivo!-
Ma Delaroche disse: - Avremo qualche problema ad entrare! Porta e finestre sono tutte chiuse dall'interno.-
- Forzeremo la serratura!-
- Purtroppo non basterà, perchè vedo che la porta è chiusa con un catenaccio manuale; quello, da fuori, non lo possiamo certo forzare.-
- Va bene, allora usermo l'"ariete"!- replicò il commissario, e mandò i due agenti a prenderlo in automobile.
- Tu, intanto...- fece a Delaroche -... chiama gli altri tecnici della scientifica, un'ambulanza, e il nostro medico legale!-

CAPITOLO 2
Entrati nell'edificio, e giunti davanti alla porta della sala riunioni, trovarono Michelle Lagrand ancora priva di sensi, stesa a terra fuori della porta; mentre i due agenti la sollevavano da terra per sdraiarla su un divano, la donna cominciò a riprendersi.
- Che succede?- balbettò.
- Stia tranquilla, signora, siamo della polizia.- la rassicurò uno degli agenti.
- La polizia!- esclamò allarmata Michelle Lagrand, e, così dicendo, svenne nuovamente...ma questa volta sul divano.

Nel frattempo, una volta sfondata la porta con l'"ariete", dopo essersi tolto le scarpe ed aver frettolosamente indossato i guanti di lattice, Bernard entrò da solo e corse verso l'uomo steso in terra; mettendogli due dita sul collo, si accorse subito che era morto, per cui uscì di nuovo immediatamente dalla stanza.
- E' un cadavere!- disse - Prima di entrare aspettiamo che arrivi il medico e la squadra dei tecnici con le tute anticontaminazione.-
- Va bene- fece Delaroche -Se mi consenti, io e i due agenti, nel frattempo, andremmo a vedere se è possibile recuperare il proiettile fuoriuscito dalla stanza. Considerato che, ormai, aveva perso buona parte della sua energia, può anche darsi che riusciamo a trovarlo.-
Il commissario approvò l'iniziativa, e, nel frattempo, telefonò al giudice delle indagini preliminari Joachim Du Bellay.

Quando, finalmente, furono tutti sul posto, gli addetti alle indagini entrarono insieme nell'ampio salone. Bernard, Delaroche Rimbaud e l'anatomopatologa Marie Mercier,  si inchinarono attorno al corpo, identificato dalla sorella -ormai rinvenuta definitivamente-  come quello di Pierre Lagrand, membro del consiglio comunale di Charleville-Mézières, e dirigente del locale Partito Socialista.
- Signori, quest'uomo si è suicidato sparandosi nella termpia con la Glock 19 che stringe ancora in mano- sentenziò il medico -Perchè la ferita che ha in testa è stata sicuramente provocata da un calibro 9 × 19 mm Parabellum, e non certo da un fucile! Si vede ad occhio nudo!-
Joachim Du Bellay, il giudice delle indagini preliminari che si era silenziosamente accostato restando in piedi, le chiese: "Ne è sicura?-
- Be', ovviamente per esserne certa al cento per cento, dovrò fare una autopsia alla "Morgue". Ma direi proprio di sì; come pure, sia dalla temperatura corporea che dal "rigor mortis", direi che quest'uomo è morto qualche ora fa, nel pieno della notte.-
- Ma come fa a dire che si è suicidato?-
- Be', il foro d'ingresso presenta margini molto  frastagliati, per effetto del violento ingresso ravvicinato dei gas nel tessuto sottocutaneo. E poi  è evidente il cosiddetto "alone di ustione", determinato dall'azione della fiammata e dei gas ad alta temperatura liberati dalla canna dell'arma a breve distanza-
- Però potrebbe essere stato qualcun altro a sparargli da distanza ravvicinata, "c'est ne pas"?- osservò il giudice.
- Questo sì!- ammise Marie Mercier.
- Comunque è strano che nel muro alla sua destra appaiano due fori di proiettile quasi affiancati, all'altezza della sua testa- fece notare uno dei tecnici che stava controllando il salone palmo a palmo -Come se Lagrand avesse mancato il primo colpo, e, quindi, abbia dovuto spararne un secondo!- .
Bernard estrasse cautamente il caricatore dalla  pistola, che il morto impugnava nella mano sinistra, e confermò: -E' vero, se il caricatore originariamente era pieno, adesso mancano due proiettili!-
Poi, giratosi verso Michelle Lagrand, che era seduta al lungo tavolo riunioni, le chiese: "Che lei sappia suo fratello era mancino?-
La donna sorrise mestamente, e poi rispose: "Mi vergogno a doverlo ammettere, ma, sinceramente, non saprei proprio dirglielo. Mi rendo conto che sembra assurdo, ma non ci ho mai fatto caso!-
- Be', anche io ho due fratelli, ma non ho mai prestato attenzione alla cosa!- le diede man forte l'ispettore Durand -Comunque non ci sarà difficile accertarlo!-
- Io, invece, direi che era sicuramente mancino- intervenne Rimbaud - Perchè la sua pistola ha lo sgancio del caricatore a destra, per poterlo usare più agevolmente col pollice della mano sinistra. Si può chiedere tale variante alla Glock, quando si acquista un'arma da loro!-
- Be', se è così, questo confermerebbe l'ipotesi del suicidio- commentò Du Bellay -Anche considerando che Lagrand si era chiuso in una stanza da solo!- e poi, rivolto all'esperto della scientifica, gli chiese -Oppure c'era qualche modo per ucciderlo, e poi uscire dalla stanza richiudendo le finestre e la porta da fuori?-
- Lo escludo nel modo più assoluto!- rispose prontamente Delaroche -Ed infatti le chiusure delle finestre e della porta erano manuali, e non c'è alcun modo per poterli manovrare da fuori.-
 
- Neanche usando un elettromagnete per far scorrere da fuori i catenacci?-
Delaroche si alzò in piedi, e andò a ticchettare con una penna sia quello della porta che quello di una finestra, e poi spiegò: -Sono tutti in "titanio", che è un metallo assolutamente non magnetico, per cui è indifferente a qualsiasi sollecitazione da parte di calamite o di elettrocalamilte.-
- Non era possibile neanche manovrarli con qualche filo, attraverso le fessure delle porte e delle finestre?- chiese, speranzoso, Du Bellay.
- Mi dispiace, signor giudice, ma sono tutte a chiusura ermetica, non ci passerebbe neanche un capello!-
- Va bene, le credo!- si arrese il giudice.
- E il condotto dell'aria condizionata?- si arrischiò a chiedere Durand?
- Hai visto troppi film, Richard!- lo rimbeccò Delaroche -In quello che c'è qui, che ho già controllato, non ci passerebbe neanche una marmotta dopo aver fatto una cura dimagrante. E ti assicuro che non ci sono altre possibilità di accesso se non attraverso porte e finestre...niente "passaggi segreti"!-
- E se la pistola fosse stata azionata con un "meccanismo" a tempo o telecomandato?- azzardò di nuovo il giudice?
- Be', direi che questo va molto oltre i "confini della realtà"- rispose sorridendo cortesemente il tecnico - Difatti, viste le modalità dello sparo, lo escluderei assolutamente sotto il profilo meccanico. Anche considerando che, quando siamo entrati, non c'era niente del genere. E neanche prima, perchè io ho fotografato tutto quello che c'era nella stanza, con l'ingrandimento di ogni dettaglio.-
- Resta da capire, allora, a che cosa ha sparato poco fa "Le Renard"- intervenne nuovamente Rimbaud - Non penso proprio che andasse a caccia di quaglie!-
- Be', probabilmente lui aveva davvero intenzione di uccidere Lagrand- osservò Durand -Ma è rimasto appostato invano per ore, perchè la vittima designata era già morta da tempo. Il colpo, forse, gli è partito per sbaglio nel momento in cui tu gli sei imprudentemernte saltato addosso quando aveva il dito sul grilletto-
Rimbaud scattò in piedi, e lo rimbeccò stizzito: -Secondo te, quando uno sposta il dito dal fusto e lo mette sul grilletto, che cosa sta per fare?-
- Be'...- balbettò Durand.
- Io non potevo vedere dentro la sala riunioni, da quella distanza...- sbottò il capo del G.I.P.N. -... per cui, supponendo che lui stesse per uccidere qualcuno lì dentro, ho pensato che l'unica cosa da fare fosse questa di saltargli addosso per impedire di sparare, o, quantomeno, per guastargli la mira-
- Non è che gliela hai guastata di molto, a dire il vero- eccepì ironico Durand - Ed infatti, vista la traiettoria del colpo, se Lagrand fosse stato ancora vivo ed in piedi, lo avrebbe sicuramente ucciso lui!-
- Era quello che temevamo noi, quando abbiamo udito il rumore dello sparo, sebbene fossimo in macchina, ed ancora abbastanza lontani- interloquì Bernard.
- Va bene, sigori!- intervenne il giudice per sedare il battibecco - A questo punto mi pare evidente che si sia trattato di un suicidio, perchè mi sembra improbabile che il povero Lagrand avesse attratto così tanti assassini tutti nella stessa notte. E, se così fosse, avrebbe avuto tutti i motivi per farla finita e suicidarsi! Direi, per ora, di aggiornarci. Lasciamo che i tecnici proseguano i loro accertamenti, e poi decideremo!-
E così, per il momento, ognuno se ne andò per i fatti suoi.

CAPITOLO 3
Dopo qualche giorno, Bernard era seduto alla scrivania del suo ufficio, e cercava di trarre qualche prima conclusione dalle indagini in corso; di fronte a lui sedevano Durand e la dottoressa Mercier.
Mentre ferveva tra di loro una accesa discussione, si sentì bussare alla porta.
- Avanti!- fece Bernard.
Il giudice Du Bellay, entrò, e, dopo aver salutato tutti, andò a sedersi sul divano.
Poi esordì: -Be', allora, la possiamo chiudere questa storia con una bella "declaratoria" di suicidio?-
- Hmm, a dire il vero, signor giudice ho ancora qualche dubbio al riguardo!- rispose Bernard.
- Parbleau, e perchè mai, di grazia?-
- Perchè, almeno secondo me, ci sono tre indizi che farebbero propendere per l'ipotesi di un omicidio-
- E quali sarebbero?-

- Il primo indizio consiste nella circostanza, di cui io mi ero accorto subito, che Lagrand non era affatto mancino, per cui sarebbe stato davvero strano se si fosse suicidato usando la mano sinistra. Difatti, dalle nostre prime indagini video, calligrafiche e testimoniali, sembra proprio che lui usasse quasi sempre la mano destra, e non la sinistra-
- Ma come diamine fa a dire che lei se n'era accorto subito? Non impugnava forse, come acutamente notò Rimbaud, una pistola per mancini, cioè con lo sgancio del caricatore a destra?-
- E' stato proprio quello ad insospettirmi, perchè poi abbiamo appurato che quella Glock non era la sua, ma gliela aveva prestata la sua guardia del corpo, Guillaume Eluard. Il quale, appunto, è mancino!-
- Ma al momento del sopralluogo questo lei non poteva saperlo, no?- osservò il giudice.
- Certo che no!- ammise sorridendo Bernard - Però mi sono accorto che il suo orologio non andava d'accordo con la pistola-
- Cosa vuol dire?- domandò perplesso Du Bellay.
- Vuol dire che il morto portava l'orologio sul polso sinistro, mentre invece, normalmente, i mancini lo indossano sul polso destro. La qual cosa non concordava con la "pistola per mancini"-
- Questa mi mancava proprio!- esclamò divertito il giudice -Ma ne è proprio sicuro?-
- Be', non è certo una legge! Però, almeno statisticamente parlando, la maggior parte delle persone porta l'orologio da polso sulla mano non dominante. Il che è abbastanza naturale, in quanto, se si sta lavorando, scrivendo o tenendo una tazza di caffè con la mano destra, è preferibile indossare l'orologio sul polso sinistro, no? I mancini invece, il contrario!-
- Soprattutto se si sta tenendo in mano una tazza di caffè bollente!- non potè astenersi dalla battuta Marie Mercier, e tutti, cortesemernte, accennarono ad una educata risatina.
- Questo è anche il motivo per cui marchi di orologi come Tudor hanno sviluppato "modelli per mancini", con la corona e le protezioni della corona sul lato sinistro della cassa dell'orologio invece che a destra, rendendo più confortevole per i mancini indossare gli orologi- aggiunse Bernard - Quindi ho notato subito l'incongruenza, perchè, se Lagrand era così raffinato da usare una pistola "modello per mancini", perchè, invece, indossava un normale orologio "modello per destrimani? E, per giunta, sul polso sinistro come un qualunque destrimano?-
Du Bellay si alzò dal divano, e, passeggiando avanti e indietro, commentò: - Sì, sì, capisco! Però questa non costituisce certo una prova che si sia trattato di un omicidio-
- Certo che no!- ammise Bernard -Però, mentre è estremamente improbabile che un destrimano si suicidi usando la mano sinistra, è invece molto più probabile che un killer professionista, vedendo che Lagrand aveva una pistola per mancini, gliela abbia messa nella mano sinistra per simulare il suo suicidio. Ed infatti, giudicando dalla pistola,  era più che legittimo pensare che la sua vittima fosse mancina, no?-
Durand, che fino ad allora era rimasto zitto, a questo punto ritenne opportuno venire in aiuto del suo capo, e aggiunse: - In genere, i killer professionisti si intendono molto di pistole, ma ben poco di orologi. Per cui l'abbaglio del presunto assassino, che non ha fatto caso a dove Lagrand aveva l'orologio, sarebbe del tutto giustificabile-
- Va bene- convenne il giudice - E il secondo indizio quale sarebbe?-

- Avevamo già notato, sin dal principio, come fosse strano che nel muro alla destra del corpo apparissero due fori di proiettile quasi affiancati, all'altezza di circa un metro e ottanta. Cioè, circa  l'altezza della vittima- riprese a spiegare la sua tesi Bernard -Come se Lagrand avesse mancato il primo colpo, e, quindi, avesse dovuto spararne un secondo!-
- Perchè, non è forse possibile?- chiese il giudice -In molti casi la vampa di gas che fuoriesce dalla canna sposta la testa del suicida prima che essa venga raggiunta dalla pallottola. Per cui il suicida deve sparare di nuovo, facendo attenzione, la seconda volta, a tenere la volata della canna più a contatto della tempia. Mi sono già accaduti dei casi simili-
- Ha ragione, signor giudice- convenne Bernard - Ma, a parte il fatto che questo avviene molto raramente, nel nostro specifico caso c'è un ulteriore elemento che non quadra-
- E cioè?-
- La balistica, ed anche il semplice buon senso, ci insegnano che il foro d'ingresso di un proiettile si presenta "circolare", se il proiettile è penetrato "perpendicolarmente" alla superficie del bersaglio, oppure "ovalare", se, invece, è penetrato "obliquamente". E, nel nostro caso, si sono verificate entrambe le cose!-
- Non capisco!- esclamò il giudice, sbuffando, e lasciandosi di nuovo cadere a peso morto sul divano.
- Voglio dire che uno dei due proiettili, sporco di sangue e di materia cerebrale della vittima, è penetrato "perpendicolarmente" nel muro, lasciando un foro perfettamente circolare; il che vuol dire che è stato sparato all'altezza della tempia, cioè circa a un metro e ottanta, e, dopo aver perforato la testa di Lagrand, ha penetrato il muro restrostante alla sua destra.
L'altro proiettile, invece, è penetrato "obliquamente" nel muro, lasciando un foro "ovalare" a fianco di quello "circolare"; ed infatti la perizia balistica ci conferma che il colpo è partito da terra, più o meno dal punto in cui la pistola è stata trovata nella mano del morto-
- E questo cosa vorrebbe dire?- chiese perplesso il giudice.
- Be', almeno stando alla mia teoria, questo vuol dire che il killer, dopo aver sottratto a Lagrand la sua pistola , accortosi che era "per mancini", gli ha sparato alla tempia sinistra. Poi, quando la sua vittima è caduta a terra morta, gli ha messo in mano la pistola nella mano sinistra, e, da lì, gli ha fatto fare fuoco più o meno nella stessa direzione-
- E perchè mai questa singolare manovra?-
- E' ovvio! Perchè sapeva che noi avremmo fatto il test dell STUB al morto, e, quindi, era necessario che la sua mano risultasse sporca di polvere da sparo. Altrimenti l'ipotesi del suicidio non avrebbe retto!-
- Mi sembra un po' troppo macchinoso- commentò il giudice -Non è forse possibile che, dopo essersi sparato in testa, Lagrand fosse ancora vivo, e, per farla definitivamente finita , abbia cercato di spararsi ancora quando era a terra... però sbagliando il secondo colpo? E poi è morto per la prima ferita che si era inferta!-
- Possibile ma estremamente improbabile!- intervenne la dottoressa Mercier - Ed infatti, dall'esame autoptico, sembra pressochè certo che Lagrand sia morto sul colpo-
- Mah!- borbottò il giudice non troppo convinto - E il terzo indizio quale sarebbe?-

- Il terzo indizio è che non ci sono le impronte digitali della vittima nè sul catenaccio della porta, nè sui blocchi delle finestre- rispose Bernard -Per cui, come diavolo ha fatto a chiudersi dentro?-
- E, se è per questo, non ci sono le impronte digitali di nessun altro!- aggiunse Durand.
- Bè, non mi sembra una cosa così inspiegabile- ribattè Du Bellay - Ed infatti, i blocchi delle finestre c'erano probabilmente già da prima, mentre Lagrand potrebbe aver spinto il pomello del catenaccio col taglio della mano, invece che usando indice e pollice-
- Questo, in effetti, è possibile!- convenne la dottoressa - Ed infatti, trattandosi di una sala riunioni d'uso comune, sarebbe effettivamente stata una buona norma igienica non toccare direttamente con le dita nè maniglie nè catenacci. Sono i polpastelli delle dita il principale veicolo di infezione!- 
- Mah!- scosse la testa  Bernard - Io non ho mai usato una accortezza del genere. E, comunque, non penso proprio che uno che ha deciso di uccidersi stia attento a queste cose-

- La porta era chiusa anche a chiave?- chiese infine il magistrato.
- Sì- rispose Durand - Ma non era nella serratura. L'abbiamo ritrovata in tasca a Lagrand-
- Quindi il presunto omicida, oltre a tirare il catenaccio da fuori, avrebbe anche dovuto chiudere a chiave la porta dal lato esterno. C'erano copie delle chiavi delle varie stanze?-
- No- rispose Durand - Ma ci voleva poco a fare una copia!-
- Secondo me, anche questa è una circostanza molto sospetta!- intervenne Bernard -Che senso ha chiudersi a chiave da solo in una stanza, e poi mettersi in tasca la chiave? La cosa più naturale è lasciare la chiave nella toppa, no?-
- In effetti non ha molto senso- convenne il giudice, alzandosi dal divano.
Poi allargò le braccia, e, con aria conclusiva, dichiarò: "Tuttavia, se non voi siete in grado di dirmi chi mai sarebbe stato il presunto assassino, e, soprattutto, di spiegarmi come avrebbe fatto a chiudere "da fuori" i vari "bloccaimposte" delle finestre o il "catenaccio" della porta, ho deciso di archiviare la pratica come suicidio!-
Tutti rimasero in silenzio, poi Bernard fu costretto ad ammettere che Du Bellay non aveva tutti i torti.
- In effetti...- ammise -...i tecnici della scientifica hanno concluso che era assolutamente "impossibile" chiudere "da fuori" i vari "bloccaimposte" delle finestre o il "catenaccio" della porta. Nè esistevano altri passaggi attraverso i quali poter uscire da quella sala riunioni, dopo aver commesso il presunto omicidio. Come diavolo è possibile fare una frittata, senza prima rompere un uovo?-
[/size]
#18
La questione è nota.
a)
Tre prigionieri, A, B e C, in tre celle separate aspettano tutti e tre la fucilazione per l'alba successiva.
b)
Il guardiano sa che uno dei tre avrà salva la vita, perchè è stato appena graziato, ma ha giurato al re di non rivelare a nessuno dei tre chi di loro ha ricevuto la grazia; e non può farlo capire a nessuno dei tre, nè in modo diretto, nè in modo indiretto.
E tutto questo i tre prigionieri lo sanno!
c)
Il prigioniero A, quindi, chiama il guardiano alla porta della sue cella e gli dice: "So che uno di noi tre avrà salva la vita, ma so anche che tu non puoi rivelarci chi è; quindi io non ti chiedo questo, ma voglio soltanto sapere chi, tra  B e C, è destinato 'sicuramente' a morire domani all'alba (ferma restando l''eventualità' che possa morire anche l'altro)".
d)
Il guardiano, impietosito, per cercare di ridurre la sua ansia, gli risponde: "Va bene. Tra  B e C, quello destinato 'sicuramente' a morire domani all'alba è B (ferma restando l''eventualità' che possa morire anche C)".
***
Quante sono le probabilità di sopravvivenza che A ha può ragionevolmente aspettarsi, dopo aver ricevuto tale informazione?
***
Tutti i matematici confermano unanimemente che, in base a tale risposta, le probabilità di sopravvivenza di A restano sempre esattamente pari ad 1/3.
Ed infatti:
- all'inizio, le probabilità dei tre A, B e C sono di 1/3 per uno;
- dopo la rivelazione del guardiano, quelle di C salgono ai 2/3, perchè, visto che tra lui e B a lasciarci la pelle sarà B (probabilità di sopravvivenza zero), C può sommare al suo 1/3 il 1/3 di B.
- quindi, se di 3/3 sappiamo che 2/3 adesso competono a C, vuol dire che A sempre con misero 1/3 si ritrova.
https://cdn-thumbs.imagevenue.com/51/2a/ca/ME136MX8_t.jpg
***
Tale soluzione, se ci si accontenta della risposta del guardiano, e ci si ferma lì, è assolutamente "ineccepibile"; ed infatti, la matematica non è certo un'opinione.
***
MIA IPOTESI ALTERNATIVA DI SOLUZIONE
"Credo" di averla trovata calandomi nei panni di A.
***
Sebbene rinchiusi nelle nostre tre celle, noi prigionieri siamo comunque venuti a conoscenza del fatto che uno di noi tre ha ricevuto la grazia, ma che il guardiano non può rivelarci, nè direttamente nè indirettamente, chi esso sia.
Ed infatti:
- non conosciamo il nome del fortunato prigioniero;
- sappiamo pure che il guardiano non potrà assolutamente rivelarci, nè direttamente nè indirettamente, chi esso sia.
***
Matematicamente, io già so che tra B e C uno dei due dovrà necessariamente morire, per cui, in un primo momento, ritengo inutile fare domande al riguardo al guardiano; ed infatti, qualunque cosa lui mi risponda, le mie probabilità di sopravvivenza resteranno sempre pari ad 1/3.
***
Però, poi, alla fine mi decido a chiamarlo e gli dico: "So che uno di noi tre avrà salva la vita, ma so anche che tu non puoi rivelarci chi è; quindi io non ti chiedo questo, ma voglio soltanto sapere chi, tra  B e C, è destinato 'sicuramente' a morire domani all'alba (ferma restando la 'possibilità' che con lui muoia anche l'altro)".
***
Il guardiano, impietosito, per cercare di ridurre la mia ansia, mi risponde: "Va bene. Tra  B e C, quello destinato 'sicuramente' a morire domani all'alba è B (ferma restando la 'possibilità' che con lui muoia anche C)".
***
Pertanto, io, nel ruolo di A:
a)
Non vengo a sapere nulla di nuovo circa la mia personale probabilità di sopravvivere, che resta tale e quale la stessa che avevo prima di fare la domanda (1/3);
b)
Però vengo ad acquisire due nuovi elementi, di cui prima non ero a conoscenza, e, cioè che:
- tra B e C, B dovrà sicuramente morire, per cui la sua probabilità di sopravvivere si riduce in ogni caso a ZERO;
- C, invece, entra in possesso del 1/3 di probabilità di sopravvivere di B, per cui la sua probabilità di sopravvivere aumenta a 2/3.
***
E fin qui sono perfettamente d'accordo con la soluzione "standard", che trovere su tutti i siti INTERNET!
***
Dopodichè, però, mi metto a ragionare un po', e mi domando che cosa accadrebbe se io, adesso, chiedessi al guardiano: "Senti un po', visto che sei stato così gentile, mi potresti dire anche, chi, tra  me A, e B, è sicuramente destinato a morire domani all'alba".
Non so se il rebus mi consenta tale facoltà, ma, probabilmente, no; per cui accadrebbe che il guardiano mi manderebbe a quel paese!
***
Però, riflettendoci meglio, poi mi rendo conto che, in fondo, sarebbe del tutto superfluo fargli una domanda del genere...perchè io già so "con certezza" che cosa mi risponderebbe, se gli fosse consentito rispondermi.
E fare domande di cui già si conosce la risposta è inutile, perchè uno la risposta è in grado di darsela da solo.
***
Ed infatti:
a)
Se sia io A che B fossimo destinati a morire, il guardiano sarebbe costretto a rispondermi, come nella prima risposta, che "quello destinato sicuramente a morire domani all'alba è B", perchè, se mi rispondesse che "quello destinato a morire domani all'alba sei tu, A", indirettamente, mi rivelerebbe che il prigioniero graziato è C, cosa che gli è proibita (perchè se sia io A che B siamo condannati, è ovvio che C si salva).
Rispondendomi, invece, che "tra di voi quello destinato sicuramente a morire domani all'alba è B", non escluderebbe affatto l'ipotesi che anche io, però, potrei subire lo stesso destino; lasciando quindi "aperta" tale eventualità, e non rivelandomi, così, chi è il prigioniero graziato.
b)
Se, invece, il prigioniero graziato fossi io A, è ovvio che, a maggior ragione, il guardiano sarebbe costretto a rispondermi, come nella prima risposta, che "quello destinato sicuramente a morire domani all'alba è B"; perchè in tal modo non escluderebbe affatto che anche io "potrei" avere lo stesso destino.
Altrimenti mi dovrebbe rivelare direttamente che il prigioniero graziato sono io; cosa che gli è proibita.
***
Una volta pervenuto a tale conclusione, e, cioè, che ad una mia eventuale domanda il guardiano (per non rivelare chi è il prigioniero graziato) mi dovrebbe "necessariamente" rispondere che, tra me e B, "quello destinato sicuramente a morire domani all'alba è B", io non potrei in alcun modo sapere se sono salvo o meno; però, teoricamente, limitandomi al "sottoinsieme A-B" (separatamente da quello C-B), sono in grado di calcolare  matematicamente che la mia probabilità di sopravvivenza sale da 1/3 a 2/3, perchè ha assorbito la probabilità di sopravvivenza di B, che si è ridotta a zero anche nel mio caso.
***
Ed infatti:
- date le stesse identiche premesse, e, cioè, che se tra X e Y, deve sicuramente morire X, allora Y acquisisce i 2/3 di probabilità di sopravvivere;
- ne consegue logicamente che il calcolo non può variare se a X e Y, attribuiamo prima le lettere B e C, e poi le lettere A e B.
Questo mi sembra matematicamente evidente; quantomeno all'interno dei due "sottoinsiemi" A-B e B-C considerati in modo indipendente e separato!
***
Tuttavia non è certo possibile che sia io che C abbiamo i 2/3 di probabilità di sopravvivere, se i due "sottoinsiemi" A-B e B-C vengono considerati in unitario nell'"insieme A-B-C"!
Pertanto, in tal caso, parlando per comodità in termine di "sesti" e non di "terzi", se è vero che, all'"inizio del gioco"  le probabilità di sopravvivenza erano così equamente "spartite":
A 2/6
B 2/6
C 2/6
è vero pure che, poichè la prima risposta del guardiano contiene implicitamente anche quella che  necessariamente dovrebbe essere la sua risposta alla seconda domanda di A (espressa o meno che essa sia), e, quindi,  visto che sia tra B e C  sia tra A e B a morire è sempre B, le dette probabilità di sopravvivenza, variano nel modo che segue:
A 3/6
B 0
C 3/6.
***
Pertanto, in base al "principio dell'enunciato implicito" (e, cioè, che se Tizio afferma che "X" è vero, e se la verità di X" comporta che debba essere vero anche "Y"), secondo me A, in base alla risposta del guardiano, e al suo implicito corollario, è in grado di "dedurre" che le sue probabilità di sopravvivenza sono cresciute da 1/3 ad 1/2.
***
Cosa ne pensate?
***
:)
#19
Edipo... e di peggio! / Re:La villa dei suicidi.
16 Agosto 2020, 14:04:03
                                    SOLUZIONE
                                     (continuazione del racconto)

***
"Ragazzi, perquisite il morto!" ordinò Trende a due agenti.
"Ed a che scopo?" chiese sorridendo provocatoriamente uno dei due.
"Tu fallo!" ribattè secco il tenente.
In pochi minuti il comando venne eseguito, e, in tasca al morto, oltre al portafoglio ed alle chiavi di casa e dell'auto, venne trovato un bossolo vuoto cal.38 (cioè, la cui pallottola era stata sparata).
<a href="https://www.imagevenue.com/ME12A3LR" target="_blank"><img src="https://cdn-thumbs.imagevenue.com/6c/ee/c5/ME12A3LR_t.jpg" alt="BOSSOLO VUOTO.jpg"/></a>
"Avete controllato il contenuto della scatola di munizioni che aveva Carter nella stanza?"
"Sì, tenente!
Nella scatola manca una sola cartuccia!"
<a href="https://www.imagevenue.com/ME12A3L0" target="_blank"><img src="https://cdn-thumbs.imagevenue.com/06/59/af/ME12A3L0_t.jpg" alt="PALLOTTOLA MANCANTE.jpg"/></a>
"Bene!" sorrise Trend "Allora credo di aver capito tutto, ed anche chi ha commesso l'omicidio!
In fondo, è l'ultima cosa che mi ha detto prima di morire, anche se l'ho capito solo adesso!"
Gli altri lo guardarono alquanto perplessi.

***
"Ma prima di esserne sicuro, Bliss, voglio che tu controlli alla banca dati centrale che tipo di munizioni hanno acquistato, o reintegrato, negli ultimi tempi, Frank Carter, sua moglie Marie Blade, il fratello Mark, e la sua guardia del corpo Fred Donovan."
Ed infatti, tutte le armerie, non appena le hanno vendute, sono obbligate a comunicarlo informaticamente alla polizia.
"Va bene, capo." rispose il Sergente "Se lei vuole posso verificare tutti i tipi di munizioni che hanno comprato da quando sono nati, fino a ieri. Ma lei sa meglio di me che non ci vuole molto a comprare munizioni al mercato nero."
"Certo che lo so." sorrise Trend "Però, il tipo di munizioni che ho in mente io, i criminali non le usano; per cui al mercato nero non si trovano.
Si trovano solo nei negozi!"
"E di che razza di munizioni si tratterebbe, capo?"
"Se uno di loro le ha acquistate, ed io già immagino chi, poi lo vedrai da te!

***
Il 20 novembre, acquisiti gli ulteriori dati che gli interessavano, Trend indisse un ulteriore e definitivo "debriefing" con Jack Bliss ,  Joe Finker, Paul Wily, e i due periti della scientifica.
"Bene!" esordì "Risulta che il fratello e la moglie di Carter non hanno neanche il porto d'armi, per cui, ovviamente, non hanno mai comprato munizioni di sorta; Frank Carter ed il suo amico e fidata guardia del corpo Fred Donovan, invece, sì.
Il primo, ha comprato sempre e solo cartucce calibro special, di tipo Full Metal Jacket, come quelle che abbiamo trovato nella sua camera; la confenzione era appena stata aperta, e mancava una sola cartuccia.
Anche Fred Donovan, in genere comprava anche lui lo stesso tipo di cartucce calibro 38 special FMJ, che sono molto comuni; però, ai primi di novembre, per la prima volta, ha comprato anche una confezione di cartucce calibro 38, ma di tipo WAD CUTTER (WC)."
"Cortesemente", lo interruppe lo psichiatra "Potrei sapere di che si tratta?
A me queste differenze non dicono niente!"

***
"Certamente", gli rispose Trend "Però, prima, vorrei fare un piccolo test ricorrendo alla sua perizia medica."
"Sicuro!", sorrise Finker.
"Bene, allora si avvicini al mio volto, e, con questa videocamera, regolata al massimo dello zoom, metta ben a fuoco la mia pupilla" e gli porse un minuscolo apparecchietto.
Mentre lo psichiatra eseguiva quanto richiestogli, Trend estrasse di colpo la pistola dalla fondina, e puntandosela alla tempia, fece fuoco.
Alla forte detonazione, Finker, terrorizzato,  arretrò barcollando!
Trend si tolse i tappi di cera dalle orecchie, e poi, rimettendo con calma la pistola nella fondina, tolse la videocamera dalle mani dello psichiatra, e, collegatala ad un PC, fece partire al rallentatore la breve videoregistrazione.
Le sue pupille, prima di dimensioni normali, non appena ebbe estratto la pistola dal fodero cominciarono a dilatarsi; poi, quando si puntò la pistola alla tempia, e, soprattutto, quando mise il dito sul grilletto, si dilatarono al massimo.

***
"E questo...cosa...cosa significa?" balbettò, ancora scosso, lo psichiatra.
"Mi sembra chiaro!" sorrise Wily, il criminologo "Significa che il sistema limbico si attiva anche quando qualcuno si spara alla tempia con una pistola caricata a salve; questo, perchè ci si aspetta comunque un forte "botto" ed una fiammata vicino alla faccia. Il che ci fa istintivamente paura, anche essendo consapevoli, razionalmente, che non si verrà colpiti da un proiettile!
Mica tutti ci riescono."
"Ha senso." ammise lo psichiatra annuendo "Come, in effetti, il test dimostra!
Ma adesso, Tenente, ci spieghi la faccenda dei Wad Cutter, e cosa c'entra con il suicidio di Carter."

***
"Non è stato un suicidio, dottore!" lo corresse Trend "Si è trattato di un omicidio "di primo grado", cioè "premeditato" ("malice aforethought").
Per capire come esso sia stato congegnato, per prima cosa occorre tenere presente che il revolver del morto "camerava" solo proiettili cal.38, a prescindere dalle diverse tipologie di tale calibro.
Per cui, visto che il bossolo che abbiamo trovato nel tamburo del revolver era un calibro 38, e poichè nella confenzione di cartucce Cal.38  del morto mancava un'unica cartuccia, abbiamo dato per scontato che fosse una di quelle; cioè  un "Cal.38 SP FULL METAL JACKET".
Di conseguenza, non abbiamo ritenuto necessario verificare la specifica tipologia del proiettile che lo aveva ucciso.
Però, quando dalla perquisizione delle tasche del morto è spuntato fuori un altro bossolo Cal.38, ecco che i conti non ci tornavano più.
C'era un bossolo di troppo!"

***
"Ma tutto questo cosa diamine significa?" chiese spazientito Wily.
"Significa che, in buona parte, la sua teoria era corretta, ma non le modalità del piano progettato da Carter; sul quale si è poi 'innestato' un altro piano concepito dal suo assassino...o, meglio, dai suoi assassini!"
"E cioè?"

***
"Quando è spuntato fuori un altro bossolo cal.38, visto che i conti non tornavano più, abbiamo asportato la pallottola che aveva ucciso Carter; e ci siamo resi conto che non si trattava di una di quelle che si trovavano nella sua confezione, e, cioè di una palla cal.38 FULL METAL JACKET (FMJ), cioè "incamiciata", bensì di una palla, sempre, sì, in cal.38, però WAD CUTTER (WC), cioè a 'testa piatta'.
Una di quelle talvolta usate nel tiro a segno, perchè lasciano un foro più nitido da scorgere da lontano; ma sono in pochi ad usarle, forse perchè sono molto "antiestetiche", con quella loro "testa mozza".
<a href="https://www.imagevenue.com/ME12ABHO" target="_blank"><img src="https://cdn-thumbs.imagevenue.com/79/6b/58/ME12ABHO_t.jpg" alt="FMJ e WC.jpg"/></a>

***
"Si tratta di una munizione più potente?" chiese lo psichiatra.
"No, al contrario; direi alquanto meno potente.
Ed infatti, mentre una pallottola cal.38 SPECIAL FULL METAL JACKET (FMJ), può avere valori supersonici intorno ai 350 metri al secondo, con un'energia cinetica di più di 400 joule, diversamente una pallottola cal.38 WAD CUTTER (WC) è subsonica, cioè intorno ai 200 metri al secondo, ed ha un'energia cinetica di circa 200 joule."
"Ci sta forse dicendo che Carter si era fatto dare da Donovan una cartuccia WC, perchè meno pericolosa per la sua sceneggiata del suicidio?" chiese interessato Wily.
"Acqua!" sorrise Trend "O meglio, 'acquerella'"

***
"Ho detto che una una pallottola cal.38 WAD CUTTER (WC) è meno potente di una pallottola cal.38 SPECIAL FULL METAL JACKET (FMJ); ma non ho detto affatto che è meno letale...anzi!
Forse può risultare meno 'performante' in un combattimento a distanza; ma, a mio parere, a breve distanza può risultare molto più devastante di una pallottola blindata.
Questo, sia perchè si deforma all'impatto, sia perchè, come nel caso di Carter, si è conficcata nella sua testa senza avere la forza di fuoriuscirne; per cui ha scaricato tutta la sua energia 'all'interno' del bersaglio, e non oltre, come, invece, forse, avrebbe fatto una FMJ.
Secondo me, quella è la munizione migliore per suicidarsi"
<a href="https://www.imagevenue.com/ME12ABHN" target="_blank"><img src="https://cdn-thumbs.imagevenue.com/15/af/e8/ME12ABHN_t.jpg" alt="PALLOTTOLE SPARATE.jpg"/></a>

***
"Basta con tutti questi dettagli tecnici!" sbuffò spazientito lo psichiatra "Ancora non riesco a capire cosa c'entri tutto questo con il nostro caso.
Veniamo al sodo!
Ed infatti lei stesso ha detto che Carter non avrebbe mai confuso una cartuccia a salve con una vera, sia pure molto particolare; quindi, perchè mai si sarebbe fatto procurare dalla sua guardia del corpo una WC, se sapeva che era letale come le FMJ che aveva lui?
E perchè mai, comunque, farsela procurare, se poteva comprarne lui stesso una confezione?
E che significa il bossolo vuoto che aveva in tasca?"
"Calma, calma..." cercò di quietarlo Trend "Dovevo per forza accennare a qualche aspetto un po' tecnico, per farvi capire cosa è accaduto."

***
"Sicuramente Carter non avrebbe mai confuso una cartuccia a salve con una vera, sia pure molto particolare; ed infatti, anche ammettendo che lui non avesse mai usato una WC, pure se ha la testa piatta, si vede chiaramente che è di piombo nudo.
Solo un vero suicida se la sarebbe sparata in testa!"
"Uffa!" sbuffò stavolta Wily "Dove diamine  vuole arrivare?"

***
A quel punto, Trend tirò fuori di tasca una munizione a salve:
<a href="https://www.imagevenue.com/ME12A6H9" target="_blank"><img src="https://cdn-thumbs.imagevenue.com/fb/7e/3e/ME12A6H9_t.jpg" alt="WADECUITTER.jSALVE.jpg"/></a>
"Vedete, ha la testa piatta colorata di verde, per segnalare che si tratta di una munizione a salve; nel cui bossolo c'è solo polvere, e nessuna palla."
Poi tirò fuori di tasca una cartuccia WC
<a href="https://www.imagevenue.com/ME12A6HD" target="_blank"><img src="https://cdn-thumbs.imagevenue.com/b3/00/5b/ME12A6HD_t.jpg" alt="WADECUITTER.jpg"/></a>
"Come potete vedere, essendo entrambe cilindriche, si somigliano un po'; in quanto nella WC la palla di piombo non sporge dal bossolo, come invece nelle altre munizioni, ma è incapsulata dentro.
Però si vede chiaramente, che si tratta di una munizione autentica, perchè il colore grigio-celestino del piombo è inconfondibile.

***
Dopodichè, con un temperino, asportò la copertura verde della munizione a salve, e, con un po' di colla, la applicò sulla testa della cartuccia WC.
"Et voilà...les jeux sont faits!"
<a href="https://www.imagevenue.com/ME12ABHL" target="_blank"><img src="https://cdn-thumbs.imagevenue.com/04/f8/b8/ME12ABHL_t.jpg" alt="CARTUCCE 3 TIPI.jpg"/></a>

***
"Diabolico!" esclamò Wily rigirandosi nelle mani le due munizioni.
"Ovviamente, se si esamina bene la cartuccia, si può scoprire facilmente il trucco; ma se, come nel caso di Carter, non si hanno motivi di sospettare, la WC 'camuffata' può passare benissimo per una normale cartuccia a salve.
Tanto più che una WC, pur essendo più pesante di una cartuccia a salve, tuttavia pesa un po' meno delle FMJ che usava lui; per cui, oltre alla testa piatta e verde, anche questo ha potuto contribuire all'inganno."
"Inoltre..." aggiunse Bliss "...è probabile che Carter non avesse mai visto una pallottola WC in vita sua, perchè sono in pochissimi ad usarle. Soprattutto nei Ranger, in cui lui ha militato, e nella forze armate in generale, perchè lì sono obbligatorie esclusivamente le pallottole FMJ, dove la pallottola sporge nettamente dal bossolo."

***
"Tirando le somme, in effetti, Wily aveva visto giusto, almeno in parte!" esclamò Trend allargando le braccia.
"Ed infatti, avendo nascosto 150 milioni di dollari su un conto estero, Carter doveva escogitare un qualche modo per sparire dalla circolazione in modo convincente e definitivo, ed andare poi chissà dove a goderseli, per il resto della vita, assieme alla moglie.
La villa Selfharming  era l'ideale a tale scopo, perchè anche alcuni precedenti proprietari erano scomparsi per sempre nei flutti, non lasciando di sè alcuna traccia.
Però, riflettendoci, Carter deve aver capito che, nel suo caso sarebbe stato assai arduo lasciar credere che fosse sparito saltando fuori dalla finestra; chi mai ci avrebbe creduto, se non vedendolo precipitare nel vuoto con i suoi occhi?
Pertanto, evidentemente voleva soltanto "fingere" di spararsi davanti al video; ed il fatto che non volesse bruciacchiarsela troppo con la vampa, spiega il motivo per il quale la canna non era a contatto diretto della tempia!"

***
"Probabilmente si era dimenticato di portarsi dietro i tappi di cera da mettere nelle orecchie, come ho fatto io adesso; e, per questo, ha cercato di attenuare un po' il rumore della detonazione degli auricolari.
Forse la cosa poteva risultare un po' strana, nel video, ma non poi eccessivamente sospetta; e comunque necessaria, se voleva evitare di danneggiarsi l'orecchio destro.
Ed infatti le munizioni a salve, in genere, superano i 100 decibel, come quelle vere; e, quindi, poichè un livello sonoro superiore a 85 decibel può danneggiare le cellule ciliate dell'orecchio interno e le terminazioni delle fibre nervose uditive, in qualche modo Carter doveva pure cercare di proteggersi.
Cosa che mi aveva un po' insospettito, a dire il vero; sebbene non sia da escludere che uno decida di uccidersi con il conforto della musica in sottofondo!"

***
"Però, forse, sarebbe risultato molto più sospetto, nel video, il mancato impatto del proiettile sulla sua testa!" osservo Wily.
"Ci ho pensato anche io.
Ma, probabilmente, nel suo piano originario, Carter aveva messo in conto che la vampata dello sparo, benchè a salve, avrebbe comunque abraso ed escoriato subito e visibilmente la parte destra del suo volto; mentre il violento spostamento d'aria lo avrebbe aiutato a rendere più realistica la sua 'veloce' caduta a sinistra, fuori della visuale.
<a href="https://www.imagevenue.com/ME12A6IN" target="_blank"><img src="https://cdn-thumbs.imagevenue.com/5b/79/4c/ME12A6IN_t.jpg" alt="FIAMMATA.jpg"/></a>

***
"Questo spiega le istintive dilatazioni della sua pupilla, ed i suoi successivi 'verofalsi' tentativi di suicidio; fino a che non ritenne di aver trovato la distanza giusta per ottenere lo scopo, bruciacchiandosi un po', ma senza farsi poi troppo male.
Di sicuro non si aspettava che, oltre alla bruciatura, lo aspettava anche una vera pallottola!"

***
"Scusi la domanda, Tenente" si intromise uno dei due agenti della scientifica "Ma lei come ha fatto a non bruciarsi?"
Trend estrasse nuovamente il revolver dalla fondina, dicendo:
"Vedete, prima non ci avete fatto caso perchè ho fatto tutto molto rapidamente; ma io non ho caricato a salve una pistola vera, come voleva fare Carter, bensì una a salve."
"Ma la fiammata esterna la emettono pure le pistole a salve!"  replicò l'agente della scientifica.
"Sì, ma mentre quelle nostre (USA) la emettono dalla canna, in orizzontale, quella che ho usato io, che è di fabbricazione italiana, ha la canna ostruita da un tappo rosso; per cui la fiammata viene emessa da un piccolo foro su dorso della canna, in verticale, e, quindi, in modo del tutto innocuo."
<a href="https://www.imagevenue.com/ME12A6XF" target="_blank"><img src="https://cdn-thumbs.imagevenue.com/e6/8e/b1/ME12A6XF_t.jpg" alt="REVOLVERS.jpg"/></a>

***
"Proprio per questo, in italiano, si chiama 'scacciacani'" spiegò Trend, mettendola nel cassetto, ed infilando nella fondina la pistola vera
"Perchè, in effetti, può spaventare soltanto i cani, ma non certo i malintenzionati."

***
"Ma torniamo a noi" ..." riprese la sua spiegazione Trend.
"Una volta inscenato il finto suicidio, la moglie avrebbe raccontato di aver esaudito le sue ultime volontà, gettando il suo cadavere dalla finestra senza avvisare nessuno; e, poi, dopo qualche mese di carcere per occultamento di cadavere, sarebbe volata anche lei all'estero, dove il marito l'aspettava."
"Fino a qui, collima con la mia teoria" osservò compiaciuto Wily.

***
"E' vero" ammise Trend "Però lei pensava che il piano di Carter fosse fallito per un semplice incidente; mentre, invece, fallì perchè ebbe (quasi) successo un altro piano che si era intrecciato con il suo.
Il piano di Donovan!"
"Già" osservò Finker "Ma a che scopo?"
"Evidentemente, in modo molto poco prudente, Carter deve aver messo al corrente sia la moglie che Donovan, non solo del suo piano (il che era inevitabile per ottenere la loro collaborazione), ma anche del luogo e del conto su cui erano stati depositati i 150 milioni.
Ed allora i due, i quali avevano probabilmente tra di loro una tresca sentimentale, hanno progettato un altro piano criminale; il quale, basandosi sul suo, lo avrebbe messo definitivamente fuori gioco, lasciando tutto il denaro a loro."

***
"Va bene" lo interruppe Wily, ma le cartucce a salve Carter non avrebbe potuto comprarsele da sè, senza coinvolgere Donovan?"
"Certo che avrebbe potuto, ma non ci avremmo messo molto a scoprire il suo acquisto, setacciando i negozi che le vendono; per cui, sia noi che i maleintenzionati sulle sue piste, avrebbero capito che la videoregistrazione era tutta una messa in scena!
Ed infatti, lui non aveva mai comprato, in precedenza, roba del genere.
Donovan, invece, ne fa incetta ogni anno per festeggiare così, a modo suo, il capodanno; per cui nessuno ci avrebbe mai fatto caso, o, pur facendoci caso, non avrebbe conferito particolare importanza alla circostanza.
Per cui, la cosa più semplice per Frank Carter, era di chiederne una al suo "amico" e fidata guardia del corpo Fred Donovan; ed infatti, durante qualche capodanno, deve pure avergliele viste usare.

***
"Capisco" convenne Wily "E questo spiega il bossolo di troppo!"
"Esatto!
Ed infatti, prima del suo finto suicidio, Carter, ha sicuramente aperto la sua intonsa confezioni di munizioni; e quindi, dopo aver sparato un proiettile fuori della finestra, si è messo in tasca il relativo bossolo ormai vuoto.
Poi ha caricato il revolver con la cartuccia che pensava fosse a salve, ripromettendosi, dopo il finto suicidio, fuori vista del suo PC, di asportare e gettare via dalla finestra il "presunto" bossolo a salve; inserendo nel revolver, al suo posto, quello autentico, da far trovare a noi.
Così, i conti, sarebbero tornati alla perfezione!
Però, poichè si è sparato sul serio, non ha potuto portare a termine l'operazione; e noi ci siamo trovati con un bossolo in più!
Il che mi ha cominciato a far intuire quello che era realmente accaduto!"

***
"Ma se Carter non mi avessere detto che era stato ucciso, onestamente, anche io mi sarei accontentato dell'ipotesi del suicidio; perchè, a prescindere dal "coefficiente psichico" della sua condotta, materialmente è proprio di un suicidio che si è trattato.

***
"Ma come ha fatto a sospettare di Donovan?" chiese Finker.
"Be'" rispose sorridendo Trend "Frank Carter, ormai senza più voce, distolse gli occhi da me, e, piegando la testa, rivolse lo sguardo verso il suo stesso corpo."
"E allora?"
"Ha 'guardato' il suo 'corpo', come a voler dire, non essendo più in grado di parlare, che era stato assassinato dalla sua "guardia del corpo" ("bodyguard").
Lì per lì non avevo capito, ma poi, grazie ai successivi indizi, alla fine ci sono arrivato".

***
"E la moglie?" chiese Wily.
"Nessuno basandosi sulla sola visione del video potrebbe capire, con assoluta certezza se il suicidio sia autentico o simulato." rispose Trend.
"Però, lei, se era d'accordo con il marito, doveva ben sapere che si trattava di un finto suicidio; ed allora perchè mai  avrebbe dovuto telefonare a noi?
Se lo ha fatto, quindi, vuol dire che era complice del piano di Donovan, e, dunque, era sicura che il marito fosse morto sul serio; in quanto, credendo di spararsi in testa con una cartuccia a salve, si era invece sparato una pallottola vera... quella "camuffata" che gli aveva dato Donovan.
Sebbene, su questo punto, è stata sfortunata, perchè Carter non era ancora morto, e mi ha potuto rivelare che era stato ucciso."

***
"Certo, però, che se Carter si fosse fatto uscire un po' più di fiato, e ci avesse spiegato subito tutto quello che era successo, ci avrebbe risparmiato un bel po' di fatica!" commentò Wily.
"Ci avrebbe risparmiato un bel po' di fatica anche se fosse morto sul colpo!" aggiunse Bliss "Perchè, in tale ipotesi, avremmo archiviato subito il caso come suicidio".

                             FINE
#20
Edipo... e di peggio! / Re:La villa dei suicidi.
15 Agosto 2020, 14:52:48
E' stato un mio refuso, scusate: la data è il 15 Dicembre!
Scusatemi :'(
In origine avevo scelto il 15 novembre, poi, con la funzione SOSTITUISCI, l'ho cambiato automaticamente con il 15 dicembre; ma, evidentemente, ho sbagliato nel posizionare il cursore, per cui in uno -o forse in più- punti è rimasto 15 novembre.
Questo dimostra che il delitto perfetto non esiste!
;D ;D ;D
Comunque, se nessuno indovina, entro la settimana prossima pubblico anche il resto della storia (sperando di ricordarmi dove ho archiviato il file). :D
#21
Edipo... e di peggio! / Re:La villa dei suicidi.
15 Agosto 2020, 05:28:44
Ciao Mr. Gigiotto. :)
Gli auricolari che indossava la vittima erano collegati ad un vecchio lettore di musicassette, che ripeteva in "loop" SATISFACTION, dei Rolling Stones.

***
Quanto ai droni,  con quel vento, di sicuro nessuno di essi sarebbe stato in grado di sostare stabilmente fuori della finestra; e, anche se lo fosse stato, poichè la finestra era alle spalle di Carter, si sarebbe notato nella videoregistrazione.
Inoltre, come quello inviato da Bliss, ben presto si sarebbe schiantato.

***
Come avevo scritto: "Nè il telefono fisso nè lo smartphone del morto hanno fatto o ricevuto telefonate, per tutta la giornata del 15 novembre."

***
Trovo anche io molto strano che la moglie fosse così fredda da attivare subito la registrazione della videochiamata su SKYPE; ma questo non dimostra niente!

***
Buon Ferragosto a te ed a tutti i partecipanti al FORUM! :)
#22
Edipo... e di peggio! / Re:La villa dei suicidi.
14 Agosto 2020, 12:00:33
Ciao Mr.Gigiotto :)
La tua soluzione è bellissima, complimenti!
Però non è quella corretta, almeno per come l'ho concepita io.

***
Ed infatti l'identificazione dei personaggi, nel mio racconto, è assolutamente certa, in quanto:
1)
I documenti di Carter, sua moglie, suo fratello e Donovan, sono stati tutti verificati come perfettamente autentici.
2)
Le impronte digitali di tutti sono state verificate, come corrispondenti esattamente ai personaggi.
3)
Lo stesso dicasi per il DNA.
4)
La moglie di Carter ha chiamato la polizia dal suo telefono, come verificato dal controllo delle schede telefoniche.
5)
Il Tenente Dick Trend,   il Sergente Jack Bliss , Joe Finker, lo psichiatra della Polizia, e Paul Wily, il consulente criminologo, non erano tanto cretini da farsi infinocchiare così facilmente!

***
A parte questo, in base al video esaminato dalla polizia scientifica, è assolutamente da escludere che il volto di Carter possa essere stato camuffato ad arte; ed infatti, "il programma fisiognomico di riconoscimento dei volti", che esamina  il rapporto "nanometrico" dei lineamenti e dei connotati facciali non può essere ingannato.

***
Frank Carter era Frank Carter, la moglie era la moglie e così via...

***
Dalla stanza del "delitto" Frank Carter ne è uscito, ancora vivo, accompagnato esclusivamente dalla polizia e dagli infermieri, e non da suo fratello e dalla sua guardia del corpo, che non si trovavano lì.

***
Il medico non era un complice, anche se teoricamente "tutto" è possibile!

***
Ed infatti, se vogliamo lavorare di pura fantasia, allora io potrei immaginare una soluzione ancora più semplice: Frank Carter, la moglie Marie Blade, il fratello Mark, il suo amico e fidata guardia del corpo Fred Donovan, erano tutti d'accordo con il Tenente Dick Trend,   col Sergente Jack Bliss , con Joe Finker, lo psichiatra della Polizia, con Paul Wily, il consulente criminologo, con il medico, con gli infermieri e con tutti gli esperti della polizia scientifica per spartirsi equanimemente il bottino!
In fondo 150 milioni sono tanti ;D
Ma, se questa fosse davvero la soluzione da me immaginata, penso che sareste voi a sparare a me! :o

***
Ed infatti, come saggiamente dicono i filosofi: "Ab esse ad posse valet, sed a posse ad esse non valet consequentia!"
Cioè, se una cosa "è effettivamente accaduta", non si pone il problema se fosse "possibile" o meno che essa accadesse; però, il fatto che sia possibile che una cosa sia accaduta, non significa che essa sia successa sul serio! ;)

***
Ciao :)
#23
Edipo... e di peggio! / Re:La villa dei suicidi.
14 Agosto 2020, 06:00:44
Ciao a@a :)
Se il primo colpo sparato da Frank non fosse andato a buon fine, si sarebbe dovuto trovarne traccia nella parete alla sua sinistra: un bel buco con dentro una pallottola!
Circa il fatto che poi qualcun altro lì presente abbia preso con forza il braccio di Frank ed abbia fatto sparare allo stesso un secondo colpo, questa volta mortale, resta da capire come fosse arrivato fin lì; e, soprattutto, come se ne sia andato via.
La polizia, ovviamente, ha accertato che non esiste nessuna botola nè alcun passaggio sotterraneo che portava alla scogliera.
L'esame del bossolo trovato nel revolver non ha rilevato nulla di particolare; la pallottola che ha ucciso Carter è partita da lì.
Non ci sono tracce di una seconda pistola sulla scena, nè di colpi da essa eventualmente sparati; ciò non esclude, però, che una seconda pistola potrebbe essere stata gettata nel fiume.
Come avevo scritto, tutte le celle telefoniche degli interessati, ovviamente, sono state controllate dalla polizia; ed è risultato che il giorno 15 novembre non si sono telefonati tra di loro, nè col morto.
:)
#24
Edipo... e di peggio! / Re:La villa dei suicidi.
14 Agosto 2020, 05:45:35
Citazione di: Rugantino il 13 Agosto 2020, 18:19:56
L'indagine rapida e banalissima potrebbe essere lo stub test (che da tempo ha ormai sostituito il guanto di paraffina) per stabilire chi abbia effettivamente sparato, Carter stesso, la moglie o uno degli atri due. :)

Ciao,
       Paolo
Era già stato precisato che lo STUB era risultato positivo sulla mano destra di Carter, e negativo su quella della moglie, del fratello e della guardia del corpo.
Circa gli altri numerosi potenziali assassini, non si sa!
<a href="https://www.imagevenue.com/ME12ARCV" target="_blank"><img src="https://cdn-thumbs.imagevenue.com/ce/9d/49/ME12ARCV_t.jpg" alt="STUB.jpg"/></a>
#25
Edipo... e di peggio! / Re:La villa dei suicidi.
13 Agosto 2020, 11:29:40
Ciao Mr. Gigiotto. :)
Innanzittutto, ti ringrazio per esserti interessato  al mio piccolo gialletto estivo.
Comunque stai tranquillo, perchè è del tutto gratis; anzi, semmai, dovrebbe essere chi lo legge a farsi pagare per la fatica e per il disturbo di averlo letto! :)

***
Quanto al primo quesito, ti rassicuro sul fatto che Frank Carter possedeva quella rivoltella, da decenni; era quella d'ordinanza di quando faceva il Ranger.
La scatola di proiettili, invece, l'aveva acquistata un anno prima, ma, a quanto pare, fino al 15 novembre non l'aveva mai usata; i proiettili in essa rimasti, comunque, erano tutti letali.

***
Quanto al secondo quesito, sembra che Fred Carter non abbia rivelato il nome dell'assassino perchè non ha fatto in tempo; sebbene, se io fossi stato al posto suo, sarebbe stata la prima cosa che avrei detto.
Ma, a parte il fatto che lui era ancora sotto l'effetto della  sindrome da stress post traumatico (PTSD), non siamo mica fatti tutti eguali!

***
Quanto al fatto che una prima spiegazione potrebbe essere quella che Fred pensa che qualcuno abbia sostituito successivamente al suo acquisto i proiettili a salve con quelli veri, non era mica cieco; se ne sarebbe accorto vedendoli.

***
Quanto al vecchio caso della signora in giallo, non saprei dire se Carter fosse malato di protagonismo.

***
Non c'è dubbio alcuno che la "delete pupil" (sindrome della pupilla dilatata) possa essere provocata anche da psicofarmaci, alcool e droga; ma, dall'autopsia, non risulta che che Carter avesse assunto nulla di tutto ciò.
Era assolutamente "pulito"!
Inoltre, la sua pupilla si dilatava solo poco prima dei tentativi di sparo, non sempre!

***
La scientifica non è in grado di accertare se una stessa rivoltella abbia sparato 1 o 2 colpi, se non verificando i bossoli rimasti nel tamburo; ma, ovviamente, se chi ha sparato ne lascia uno solo nel tamburo, e l'altro lo estrae e lo butta dalla finestra, questo la scientifica non potrà scoprirlo mai.
Solo se viene sparato un intero tamburo (o più), i residui di polvere da sparo sull'arma possono costuire un significativo indizio che sia stato sparato più di un colpo.

***
A distanza di 30 anni, se non ci sono stati atti interruttivi o sospensione della prescrizione, qualsiasi diritto si prescrive; salva l'azione penale per "crimini contro l'umanità".

***
L'esame del guanto di paraffina per la moglie, il fratello e l'amico, è stato subito fatto; con esito negativo.
Lo stesso dicasi, come sopra detto, per l'esame tossicologico sulla vittima.

***
Quanto all'ipotesi di un bipolarismo della vittima, ovviamente, la cosa non può escludersi in teoria; però non esiste alcun indizio in tal senso.
Anzi, poichè i test psichiatrici per l'arruolamento nei ranger sono molto severi, è da escludere che fosse affetto ereditariamente o congenitamente da qualsiasi anomalia mentale; ed è estremamente improbabile che tali sintomi siano insorti successivamente.
Però, ovviamente, tutto è possibile!

***
Comunque i tuoi spunti euristici sono tutti corretti e molto intelligenti!
Secondo me, quindi, tra un po' scoprirai cosa è successo!
***
Ciao! ;)

P.S.
Anche se, in realtà,la scientifica non sarebbe in grado di rilevarlo, ti voglio aiutare: sembra che quella rivoltella di colpi ne abbia sparati due ;)
#26
Edipo... e di peggio! / La villa dei suicidi.
11 Agosto 2020, 11:51:18
-----------------------------------------------------------------------------------
I nomi dei luoghi e delle persone sono di fantasia, per evitare il riferimento a fatti e ad eventi realmente accaduti.
-----------------------------------------------------------------------------------
Villa Selfharming, da anni, è ormai nota come la "Villa dei suicidi", poichè non pochi dei suoi successivi proprietari si sono suicidati lì dentro; o meglio, "lì fuori", perchè la maggior parte si è gettata nel vuoto a circa 200 metri dal sottostante impetuoso fiume Overwhelming.
E nessuno ne ha più ritrovato il corpo, perchè la corrente "di foce" dell' Overwhelming è una delle più veloci e potenti correnti del mondo, e si spinge per parecchi chilometri al largo.
<a href="https://www.imagevenue.com/ME129YCZ" target="_blank"><img src="https://cdn-thumbs.imagevenue.com/83/5f/bf/ME129YCZ_t.jpg" alt="VILLA A STRAPIOMBO.jpg"/></a>

***
Lassù, il giorno 12 dicembre 2018, si era ritirato, da solo, il suo ultimo proprietario, Frank Carter, dicendo alla moglie Marie Blade, al fratello Mark, ed al suo amico e fidata guardia del corpo Fred Donovan, che voleva riflettere un po', con calma, sul da farsi.
Ed infatti la sua società aveva fatto  bancarotta, e lui era stato accusato di aver trafugato 150 milioni di dollari su un "presunto" fondo estero.

***
Il giorno 15 dicembre 2018, alle ore 10,10 A.M. la moglie Marie Blade telefonò sconvolta alla polizia dicendo che, pochi minuti prima, suo marito si era suicidato "in diretta" davanti ai suoi occhi, su SKYPE; non appena si era resa conto di quanto si accingeva a fare, la donna aveva avuto la prontezza di spirito di attivare subito la videoregistrazione della "conference call".
E, mentre il Tenente Trend, pur parlandole al telefono, nel frattempo  guardava il video che lei gli aveva trasmesso per e-mail, e mentre il Sergente inviava immediatamente un drone a sorvegliare la villa, Marie Blade raccontava di come il marito, prima di spararsi in testa, le avesse detto che, non volendo finire in galera, non era riuscito a trovare altra soluzione che quella; ed infatti, non potendo restituire i soldi (in quanto asseriva di non averli mai rubati), non avrebbe potuto fruire del patteggiamento.
Le aveva anche detto che aveva provato, come i precedenti proprietari, a gettarsi dalla finestra; ma, poichè aveva sempre avuto paura dell'altitudine, non era riuscito a trovarne il coraggio.
Per cui, sempre su Skype, le aveva detto che si sarebbe sparato con la sua pistola, e l'aveva implorata di accorrere subito dopo, per gettare il suo cadavere dalla finestra; poichè non voleva che nessun'altro lo trovasse sfigurato dal colpo di pistola.
Dopodichè, davanti al PC, si era puntato più volte la pistola alla testa, senza però mai riuscire a tirare il grilletto.
Infine aveva sospirato: "Sono un vigliacco!", ed aveva  posato la pistola sul tavolo, alla sua destra, fuori visuale.
Aveva singhiozzato per un po',  poi la pistola gli era riapparsa di colpo in mano, e, senza dire una parola, si era sparato!
Ma lei non se l'era sentita di esaudire il suo ultimo desiderio, e, quindi, invece di recarsi personalmente sul posto, aveva avvisato telefonicamente la polizia.

***
Il Tenente Dick Trend, dopo essersi compiaciuto per la sua saggia scelta,  ed aver terminato di guardare il video, (che corrispondeva esattamente a quanto riassuntogli da Marie Blade al telefono), assieme al Sergente Jack Bliss e a due agenti, e seguito da un'ambulanza (per ogni evenienza) si recò subito sul luogo del "suicidio in diretta".

***
Giunti in auto alla stretta stradina sterrata, scavata sul bordo della scarpata, che conduceva alla isolata villetta in cima allo sperone roccioso, si accorsero che, pur essendo fangosa per le piogge del 13 e del 14, non recava tracce di pneumatici; il che voleva dire che, il giorno 15 dicembre 2018, nessuno era venuto a trovare Frank Carter in auto.
E, a quanto sembrava, neanche a piedi, perchè su quella, che era l'unica via di accesso, non si vedevano impronte di sorta.
<a href="https://www.imagevenue.com/ME129YSB" target="_blank"><img src="https://cdn-thumbs.imagevenue.com/c1/6f/8b/ME129YSB_t.jpg" alt="STRADINA.jpg"/></a>

***
Infine, giunti che furono alla villa, ne trovarono tutte le entrate chiuse ed "allarmate"; ed infatti, non appena toccarono la maniglia della porta d'ingresso, subito presero ad ululare delle sgradevoli sirene (del tutto invano, considerato il luogo solitario); e fu anche immediatamente inviato un allarme radio e via cavo al più vicino posto di polizia, che Trend provvide subito a tranquillizzare per telefono.

***
Risolto il piccolo problema, visto che la villa era ad un solo piano, e che, dal video, si vedeva chiaramente che la finestra alle spalle di Carter era aperta, i due agenti si arrampicarono sul tetto; dopo di che, uno dei due, calandosi per mezzo di una fune, si introdusse dalla finestra nella stanza di Frank Carter, la cui porta era chiusa a chiave dall'interno.
Il che, inaspettatamente, provocò un ulteriore allarme al posto di polizia, perchè, intorno ad ogni finestra, era stato installato, sul muro esterno, un  antifurto perimetrale, dotato di sensori di movimento.

***
Comunque, una volta aperte le porte e disinnescati tutti gli allarmi, come da regolamento, Trend dette ordine a tre agenti di restare fuori a controllare che nessuno cercasse di sgaiattolarsela di soppiatto dalla casa; e, agli altri, di perquisirla minuziosamente da cima a fondo, al fine di verificare che non ci fosse nessuno nascosto dentro.
Secondo il Sergente Bliss, erano precauzioni inutili, in un caso di evidente  suicidio, come quello; ma il regolamento è il regolamento.
Nel contempo, entrarono anche il medico e due infermieri; i quali si accorsero che Frank Carter era ancora vivo, sebbene in pessime condizioni e privo di conoscenza.
Per cui, mentre il sergente e i due agenti eseguivano ulteriosri sopralluoghi di "routine", il Tenente Dick Trend salì anche lui sull'ambulanza, sperando di poter avere qualche informazione dal ferito, se fosse rinvenuto durante il percorso verso l'ospedale.

***
Ed infatti, verso le ore 12,30 A.M., Frank Carter riprese conoscenza, per cui, accortosene, Trend gli domandò: "Sono il Tenente Dick Trend, della Polizia...come si sente?"
E quello, con voce roca: "Mi sento come uno che sta per morire, Tenente...ma..." aggiunse digrignando i denti "...la supplico...si assicuri che il mio assassino finisca sulla sedia elettrica!"
Alquanto perplesso, Dick Trend gli chiese: "Vuol forse dire che è stato costretto o, in qualche modo, forzato a suicidarsi?"
Quello scosse la testa: "Ma no...neanche per idea!".
Sconcertato, il Tenente lo pressò: "E allora cosa diamine è successo? Sua moglie sostiene di averla vista spararsi alla testa mentre eravate in contatto su SKYPE, dopo averle più volte anticipato che intendeva togliersi la vita; ed anche io ho appena visto il video registrato del suo tentativo di suicidio!"
Carter, tossendo, scosse ancora la testa fasciata: "Tenente...io sono stato assassinato, le giuro che è la verità!" rispose con voce sempre più flebile e strascicata, fissandolo negli occhi.
"Da chi?" chiese secco Trend.
Frank Carter, ormai senza più voce, distolse gli occhi dal Tenente e, reclinando la testa, rivolse lo sguardo verso il suo stesso corpo....quindi esalò il suo ultimo respiro, senza altro poter aggiungere!

***
Sconcertato da tali dichiarazioni, la prima cosa che Trend fece, non appena tornato in commissariato, fu di far controllare il videoclip  dalla polizia scientifica; ed infatti, se "veramente" Carter era stato assassinato, il video doveva essere stato per forza "manipolato" in qualche modo.
Però, secondo le accurate perizie della polizia scientifica, venne escluso nel modo più assoluto che il video fosse stato contraffatto; e questo, secondo Bliss, era, comunque, già un bel passo avanti.
Secondo Bliss, ed anche altri, infatti, questo dimostrava senza alcun dubbio che Carter, prima di morire, per qualche misterioso motivo, aveva mentito.
Ma Trend non ne era affatto convinto.

***
Nei giorni seguenti, il Tenente Dick Trend,   assieme al Sergente Jack Bliss , a Joe Finker, lo psichiatra della Polizia, e a Paul Wily, un consulente criminologo, non si stancavano di rivedere in continuazione e di riesaminare con la massima accuratezza, il video registrato della conversazione che il defunto e la moglie avevano avuto su Skype; per coglierne tutti i dettagli, e rifletterci bene sopra, discutendone tra di loro.
Ed infatti, se Carter fosse morto sul colpo, senza fare in tempo a rilasciare alcuna dichiarazione, il caso sarebbe stato archiviato subito come suicidio; ma, visto che, prima di morire, lui aveva affermato di essere stato ucciso, ulteriori indagini erano d'obbligo.
Nel frattempo la polizia scientifica procedeva ad ulteriori accertamenti circostanziali.

***
Nel primo "debriefing" del 20 dicembre, il Tenente Trend esordì nel seguente modo.
"Voi non eravate presenti, quando Carter, in punto di morte, mi ha supplicato di catturare il suo assassino; vi assicuro che era sincero, per cui non penso proprio che si sia suicidato.
D'altronde, per quale ragione mai avrebbe dovuto mentirmi?"
"Forse lo ha fatto per consentire alla moglie di riscuotere la sua assicurazione sulla vita." interloquì Wily "Ed infatti, in caso di suicidio, le assicurazioni non pagano gli eredi!"
"Vero!
Però Carter non aveva nessuna assicurazione sulla vita, e, quindi, non aveva alcuna ragione di mentirmi per tale motivo.
Ma lasciatemi proseguire."

***
"Carter si era puntato più volte la pistola alla tempia, senza però mai sparare, e, infine, aveva posato la pistola sul tavolo, alla sua destra, fuori della visuale della webcam.
Giusto?"
"Sì" assentirono gli altri.
Trend rimandò la videregistrazione, fermandosi su un singolo fotogramma.
"Vedete" disse "Il punto "topico" del filmato si ha nel momento dello sparo, perchè la pistola riappare all'improvviso a destra nel campo del monitor al momento dello sparo, e poi subito dopo scompare a causa del rinculo, mentre lui cade velocemente a terra, a sinistra!.
<a href="https://www.imagevenue.com/ME129YD0" target="_blank"><img src="https://cdn-thumbs.imagevenue.com/63/50/eb/ME129YD0_t.jpg" alt="SUICIDA IN VIDEO PICCOLO.jpg"/></a>

***
"Ora, anche se la mano che impugnava il revolver indossava l'anello del morto, e l'estensione del braccio destro era compatibile con l'impugnatura, tuttavia, poichè il gomito era fuori campo, e la velocità dell'apparizione non consente una sicura identificazione anatomica, la polizia scientifica non se l'è sentita di assicurarmi al 100% che la mano fosse davvero quella della vittima."
Poi, con una penna, indicò ai presenti due punti dello schermo.
"Inoltre ci due dettagli un po' sospetti.
Primo, la pistola era un po' troppo lontana dalla tempia, come se chi l'impugnava volesse tenersi il più discosto possibile dall'obiettivo, per non farsi vedere; ed invece, se qualcuno intende suicidarsi, tiene la canna premuta sulla tempia, per evitare il rischio che il colpo vada a vuoto.
Tanto più che Carter era stato un Ranger, era tutt'ora un buon tiratore, e di armi se ne intendeva abbastanza.
In secondo luogo, molto stranamente, Carter indossava degli auricolari; per quale motivo uno che vuole suicidarsi indosserebbe mai degli auricolari per ascoltare la musica?"

***
"In effetti è un po' strano", convenne il Sergente Bliss "Però, Tenente, pare proprio che Carter fosse da solo in quella stanza.
Come diamine sarebbero giunti gli assassini sul tetto, per poi entrare e riuscire dalla finestra?
In elicottero?
Abbiamo chiesto all'Aeronautica, e ci hanno assicurato che, con le raffiche di vento che soffia in quella zona, la cosa è praticamente impossibile!
Senza considerare che, anche se fosse stato possibile, la vicina stazione di polizia sarebbe stata subito allertata dai paranoici allarmi perimetrali di cui era dotatata la villa...persino attorno alle finestre aperte!
Inoltre, sulla strada, non ci sono tracce di accesso...che sarebbe stato altrettanto impossibile cancellare tutte!
Senza considerare, infine, che il drone che ho subito inviato in zona, prima di sfracellarsi a causa del vento contro la parete rocciosa, per ben venti minuti, ha monitorato sia la villa che la strada, senza rilevare alcun movimento sospetto!"

***
"Me ne rendo conto!" ammise il Tenente Trend allargando le braccia "Però è anche vero che, vista la truffa da lui 'presuntivamente' perpetrata, erano in molti a volerlo morto; e, in qualche modo, potrebbe essere giunti fin lassù, per poi andarsene, in qualche modo, prima che noi arrivassimo!"
"Non vedo proprio in qual modo!" scosse decisamente la testa, sbuffando, Bliss "In effetti, qualcuno potrebbe essere giunto fin lassù insieme a lui, ma, ovviamente, si sarebbe dovuto trattare di qualcuno di cui si fidava; come, ad esempio, la moglie, il fratello, ovvero la sua guardia del corpo.
Ma tutti e tre hanno alibi di ferro, per l'ora del delitto."

***
"Be', replicò Trend, qualcuno potrebbe averlo costretto con la forza a portarlo lassù con sè; per poi andarsene, in qualche modo, prima che noi arrivassimo."
"Già!", ribattè Bliss "Ma l'unico modo sarebbe stato fuggire dalla finestra aperta; il che avrebbe fatto scattare l'allarme al vicino posto di polizia.
Senza considerare che, con le condizioni metereologiche del 15 dicembre scorso, far uso di un paracadute, di un deltaplano, ovvero di una semplice fune, da un altezza di 200 metri, sarebbe stato pressochè impossibile!"
"In effetti, hai ragione!" ammise Trend "Quello sì che sarebbe stato indubbiamente un vero suicidio...anche per un acrobata!"

***
"Be'", intervenne il criminologo Wily "Io una teoria che spiegherebbe tutto ce l'avrei!"
"Sentiamo!" fecero gli altri in coro.
"Secondo me, per capire quello che è successo, occorre per prima cosa capire il movente.
Per cui, partendo dal presupposto che Carter avesse davvero nascosto 150 milioni di dollari su un conto estero, doveva pure escogitare un qualche modo per sparire dalla circolazione in modo convincente e definitivo; ed andare poi chissà dove a goderseli, per il resto della vita, assieme alla moglie.
La villa Selfharming  era l'ideale a tale scopo, perchè anche alcuni precedenti proprietari erano scomparsi per sempre nei flutti, non lasciando di sè alcuna traccia."

***
"Va bene"  l'interruppe Trend "Ma allora perchè mai la messa in scena della pistola?
Non sarebbe bastato limitarsi a fingere di saltare fuori dalla finestra?"
"Forse per voi poliziotti sì, ma c'è gente molto poco raccomandabile, sulla traccia di quei soldi, che non se ne sarebbe di sicuro accontentata; per convincerli, sarebbe dovuto saltare davvero fuori della finestra, sotto l'occhio della telecamera.
Il che era ovviamente impossibile."

***
"Comincio a capire dove vuole andare a parare" sorrise Trend.
"Bene" ricambiò il sorriso Wily, proseguendo nella sua esposizione.
"Pertanto, essendo un esperto tiratore, evidentemente voleva soltanto "fingere" di spararsi; il che spiega il motivo per il quale la pistola non era a contatto diretto della tempia!
Una volta inscenato il finto suicidio, la moglie avrebbe raccontato di aver eseguito il suo ultimo desiderio, gettandone il cadavere dalla finestra; e, poi, dopo qualche mese di carcere per occultamento di cadavere, sarebbe volata anche lei in aereo dove il marito già si trovava sotto falso nome, e con falso passaporto.
Però, purtroppo, il loro piano è fallito, perchè la pallottola, invece di limitarsi a sfiorarlo, lo ha ferito in modo letale; sebbene non con la morte immediata."
Tutti i presenti non poterono fare a meno di applaudire l'intelligente ricostruzione del criminologo...compreso Trend.

***
"Ammetto che la sua è una teoria molto intrigante, che, in effetti, spiega molte circostanze" ammise il Tenente "Ma, purtroppo, non tutte."
"E cioè?"
"Ad esempio, a me ha detto di essere stato assassinato."
"Be', forse voleva dire che, sebbene fosse stato lui a sbagliare il colpo, in fondo, la colpa era dei suoi persecutori; i quali lo avevano spinto a tali estremi, ed a ricorrere ad un espediente così rischioso!"
"Se fosse così" replicò Trend, non mi avrebbe implorato di assicurarmi che il suo assassino finisse sulla sedia elettrica, no?"
"Hmm, questo è vero!" ammise Wily.

***
"Inoltre c'è un altro fatto che non collima con la sua teoria."
"E cioè?"
"Se la moglie era d'accordo con il suo piano, quando lo ha visto cadere a terra dopo lo sparo, supponendo che stesse fingendo, non avrebbe certo telefonato a noi...ma sarebbe andata di persona, per poi fuggire all'estero assieme a lui."
"Forse si è accorta che il marito, per errore, si era sparato sul serio!
Per cui, a quel punto, tanto valeva chiamare la polizia, per evitare grane."
Trend rimandò ancora il video.
"Guardate...dal video non si è assolutamente in grado di capire se si era sparato sul serio, oppure stesse fingendo!".
"Allora può darsi che gli abbia telefonato, e lui non ha risposto, per cui ha capito che qualcosa era andato storto, e che, per errore, si era suicidato sul serio!
Per cui, a quel punto, tanto valeva chiamare la polizia, per evitare grane"
"Abbiamo controllato, non ha affatto tentato di telefonargli; dopo qualche minuto, ha telefonato soltanto a noi!
D'altronde, nè il telefono fisso nè lo smartphone del morto hanno fatto o ricevuto telefonate, per tutta la giornata del 15 novembre."

***
"Infine" concluse il Tenente "Se doveva essere tutta una montatura, non capisco proprio perchè mai Carter sarebbe stato così sciocco da usare munizioni vere; sarebbe stato molto più semplice e sicuro caricare il suo revolver con munizioni a salve, così non avrebbe corso rischi di sorta!
Anche perchè, se avesse usato munizioni vere, il proiettile si sarebbe conficcato nel muro alla sua sinistra, per cui, anche se lui lo avesse recuperato per poi buttarlo dalla finestra, il buco sarebbe rimasto; e, sia noi, sia i malintenzionati che gli erano alle costole sulle piste del suo malloppo, avrebbero subito capito che era tutta una messa in scena!

***
"E se Carter avesse voluto fare proprio così, ma poi si fosse sbagliato nel caricare la pistola, inserendo nel tamburo una cartuccia vera, invece di una a salve?" chiese lo psichiatra Finker.
Trend e Bliss si fecero una risata!
"Vede, dottore..." gli spiegò Trend "Neanche un bambino di dieci anni potrebbe confondere l'una con l'altra, perchè nella prima la pallottola blindata o ramata sporge minacciosa dal bossolo, mentre nella seconda no; inoltra la testa di una cartuccia a salve è piatta e, in genere, colorata di verde!"
"Inoltre", aggiunse Bliss "Lui, lì, aveva a disposizione solo una confezione di cartucce vere, da cui mancava un solo proiettile, ma non una di cartucce a salve."

***
"E le impronte digitali?" chiese sempre lo psichiatra.
Uno dei due agenti della polizia scientifica, spiegò:
"Le impronte sul revolver, un calibro 38 di proprietà del defunto, sono esclusivamente quelle sue; così come sono sue quelle sul bossolo calibro 38 che abbiamo trovato nel tamburo.
Non ce ne sono altre neanche nel resto della stanza!
Nè sussiste alcun dubbio che il colpo mortale sia stato sparato dalla sua rivoltella, perchè nel video si vede benissimo che è partito dalla sua canna; senza necessità alcuna di effettuare una perizia balistica sulle "rigature" del proiettile, che, quindi, non abbiamo neanche estratto."

***
L'altro agente della polizia scientifica, aggiunse:
"E' stato sicuramente lui a sparare, signori, non ci sono dubbi; lo conferma anche la polvere da sparo depositata sulla sua mano destra, come risulta dallo STUB" (una evoluzione del vecchio test del "guanto di paraffina").

***
Finker allargò le braccia: "Allora, ormai, non mi sembra che ci siano più dubbi circa l'ipotesi del suicidio!"
"Già, a parte quanto Carter mi ha dichiarato prima di morire!", osservò sempre dubbioso Trend.

***
"Sicuramente le ha mentito!" asserì categoricamente Finker, cominciando a tamburellare le dita sulla tastiera. "Guardate i sui occhi!"
"Cosa c'entrano i suoi occhi?"
Premendo alcuni tasti, Finker fece notare a tutti gli ingrandimenti degli occhi della vittima; da cui si notava chiaramente che, ogni volta che lui faceva l'atto di spararsi, per poi rinunciare, la sua pupilla si dilatava per la paura.
<a href="https://www.imagevenue.com/ME129Z40" target="_blank"><img src="https://cdn-thumbs.imagevenue.com/2a/e1/12/ME129Z40_t.jpg" alt="PUPILLA.jpg"/></a>

***
"Come si suol dire, gli occhi non mentono!
Ogni volta che Carter dirigeva la pistola verso la sua testa, e metteva il dito sul grilletto, le sue pupille automaticamente si dilatavano; ed infatti era il suo sistema limbico che entrava in funzione, e, in particolare, l'Amigdala!"
"L'Amichè?" sbottò Bliss.
"La PAURA", spiegò Finker "Cioè il nostro cosiddetto "cervello rettile", la parte più arcaica del nostro encefalo."
"Ho capito, sebbene io, per la paura, gli occhi li chiudo, per cui la pupilla non mi si vede proprio!" commentò Bliss.
"La tendenza a chiudere gli occhi per la paura, si manifesta soprattutto nel caso di un evento pericoloso esterno non controllabile; come quando qualcuno viene messo al muro, legato, per fucilarlo." spiegò lo psichiatra "Ma nel caso in cui il pericolo derivi dall'agente, come nel caso del tentativo di suicidio, gli occhi restano aperti per controllare l'azione, sebbene la paura faccia inevitabilmente dilatare le pupille."
"Mah!" esclamò Bliss non troppo convinto.
"Comunque siano andate le cose..." proseguì imperterrito Finker "...vi garantisco che, ogni qual volta lui cercava di premere il grilletto, la sua paura era autentica...e non stava minimamente fingendola!
Tra l'altro, nonostante sia inverno, si vede nettamente che ha la fronte imperlata di sudore.
Voi vi intendete sicuramente più di me, di balistica e di munizioni; ma io ne so molto più di voi, su come funziona il cervello!"
"Touchè!" Ammise Trend!

***
"Queste ulteriori considerazioni, mi danno modo di raffinare ulteriormente la mia teoria" intervenne Wily.
"Non sono in grado di dire come ci fosse arrivato, ma potrebbe darsi che, lì con lui, ci fosse un suo complice; magari arrivato assieme  lui.
Forse il fratello Mark o la sua guardia del corpo Fred Donovan; e, poichè lui non si decideva a sparare, uno dei due ha sparato al posto suo, ma, purtroppo, invece di simulare soltanto il suicidio, lo ha ucciso sul serio."
"Hmm!" borbottò Trend "E poi come avrebbe fatto ad andarsene, lasciando tutte le porte chiuse dall'interno?
Volando fuori dalla finestra?
Abbiamo appena visto che non era una via d'uscita molto praticabile, date le condizioni del tempo."

***
Ma Wily proseguì imperterrito, senza neanche tenere conto dell'obiezione: "Oppure, chi era arrivato lì con lui, lo ha ucciso apposta, magari perchè aveva una tresca con la moglie, e voleva andarsene con lei a godere il milioni nascosti da Carter all'estero!"
"Ci avevo pensato anch'io" ammise Trend "Anche perchè, pur essendoci molte persone che  volevano morto Carter, non capisco proprio per quale motivo avrebbero dovuto contribuire a mettere in piedi una simile sceneggiata!
Ed invece, nel caso della moglie, del fratello o di Donovan, la cosa potrebbe avere un senso."
"Vede che potrei avere ragione!" allargò le braccia Wily.

***
"Però, purtroppo, benchè affascinante, la sua teoria non è possibile!" proseguì sconsolato Trend.
"Ed infatti, a parte l'inaccessibilità del luogo, sia Mark Carter  che Fred Donovan, per l'ora del delitto, hanno entrambi un alibi a prova di bomba; erano entrambi presenti in tribunale per una causa civile!"
"Sigh!" sospirò Wily.
"E, ovviamente, la moglie è fuori causa, perchè ci ha chiamato,  con un telefono fisso da casa sua, che è alquanto lontana dalla villa!
Senza considerare che abbiamo verificato l'orario della connessione SKYPE tra lei e suo marito; per cui non poteva essere contemporaneamente in due luoghi diversi!"

***
"Penso che allora, alla fine, dovremo necessariamente archiviarlo come suicidio!" concluse sconsolatamente il Sergente Bliss.
"E' tutto molto strano" tornò in campo Wily "Nel video dice chiaramente che intende suicidarsi, e poi, fino a prova contraria, lo fa sul serio; ed allora che senso ha, dopo, negarlo?
Non ha alcun senso!"
"Forse il colpo in testa  gli avrà fatto perdere la bussola!" azzardò Bliss "O, forse, si vergognava del suo gesto, per cui ha cercato di negare l'evidenza!"
"Tutto è possibile" ammise il Tenente "Però io sono convinto che fosse perfettamente in sè, anche se moribondo, e sono convinto che non stesse affatto mentendo; il mio intuito professionale, in questo, non mi ha mai ingannato!"

***
"C'è sempre una prima volta", commentò sogghignando uno dei due periti.
"E' vero" concesse Trend "Ma, per scoprire se i miei sospetti siano fondati o meno, forse qualche modo per scoprirlo c'è!"
Ed impartì l'ordine di eseguire una ulteriore serie di indagini:
- una rapida e banalissima, che prima non era stata eseguita ritenendola superflua;
- altre un po' più complesse, ma non poi più di tanto.
Quali?

*****************************
A questo punto si può cercare di indovinare il resto del mio breve racconto, che, ovviamente, io ho già scritto.
******************************
#27
Ciao cry74.
La tua soluzione è molto intelligente ed acuta, ma, purtroppo, non è quella giusta; però "don't cry",   :) avrai più successo la volta prossima.

***
Per darti un aiutino, ti rivelerò che l'enigma non si basa su un mero trucco verbale (anagrammi ecc.) in quanto, grazie ad una sua specifica azione "fisica", in meno di tre minuti lui riesce effettivamente a trasferire tutti gli oggetti che si trovavano nella sua cella A nella cella B.
***
#28
Ciao Paolo. :)
Soluzione molto divertente e spiritosa, ma non è quella giusta.
Ed infatti, come avevo scritto, la cella non ha nè porte nè finestre, in quanto è ermeticamente chiusa da tutti i lati e le pareti d'acciaio sono state saldate a fuoco; ovviamente, con una lancia termica, in circa un'ora si può fare un buco su una parete per farlo uscire...ma, comunque, l'enigma non consiste in questo.
Ed infatti lui deve trasferire il prima possibile tutti gli oggetti presenti dalla sua cella A nella cella B, in meno di 3 minuti; per cui, se per ipotesi il prigioniero lanciasse fuori dalla porta (che non c'è) tutti gli oggetti che ha con sé, essi finirebbero in corridoio, non nella cella vicina come previsto.

***
Comunque, per darti un aiutino, aggiungerò che, grazie ad una sua specifica azione fisica, in meno di tre minuti lui riesce effettivamente a trasferire tutti gli oggetti che si trovavano nella sua cella A nella cella B.
***
#29
In attesa che risolviate "Messaggio nascosto su WHATSAPP", riguardo al quale vi ho già fornito vari "aiutini", vi sottopongo quest'altro dilemma; che, badate, è di natura completamente diversa.
In realtà, è molto più facile da risolvere dell'altro.

***
Su una delle 4 pareti della cella A, tutte in acciaio spesso 5 centimetri (così come pure il soffitto ed il pavimento), ed ermeticamente chiusa da tutti i lati, per espellere oggetti fuori di essa ci sono soltanto 5 fori circolari affiancati in linea retta ed a 6 centimetri di distanza l'uno dall'altro:
- ciascuno dei quali misura un centimetro di diametro;
- ciascuno dei quali misura 5 centimetri di profondità;
- solo attraverso i quali si possono far passare oggetti nella vicina cella B, anch'essa in acciaio ed ermeticamente chiusa anch'essa da tutti i lati (salvo, ovviamente, i 5 fori).
Le due celle hanno esclusivamente tale possibilità di comunicazione tra di loro, e nessuna con l'esterno.

***
Nella cella A c'è un prigioniero, che può parlare con i suoi carcerieri attraverso le pareti; la cella B, invece, è vuota.
Il prigioniero nella cella A, non ha a disposizione altro che un non specificato numero pari di sfere d'acciaio di 10 cm. di diametro, ed un non specificato numero dispari di aghi di 2 mm. di diametro lunghi 10 centimetri, che sono le uniche cose che si trovano con lui nella cella A.
Come è possibile che, ordinatogli di trasferire il prima possibile tutti gli oggetti presenti dalla sua cella nella cella B, in meno di 3 minuti, lui si trovi da solo nella cella A COMPLETAMENTE VUOTA, senza nessuna sfera d'acciaio e senza nessuno ago?


#30
Provo ad ingrandirlo un po' ;)