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Messaggi - spiderbat

#1
Non sono riuscito a risolvere subito l'ultimo rebus dell'antologia di Edipo e il primo dei tre in fila verticale in una pagina successiva, tuttavia in bagno, come stranamente spessissimo mi succede  :o, ho avuto la giusta folgorazione. La cosa buffa è che la mia difficoltà iniziale era dovuta al fatto che in un caso non facevo abbastanza attenzione ai particolari, nell'altro ne facevo troppa.
#2
Citazione di: abab il 18 Dicembre 2016, 09:38:45
  Ho trovato un gioco che mi assorbe: gli "Incroci Mnemonici" 2190 a pag. 27.  Disposti i principali vocaboli da ieri sera sto limando: ora ho sostituito "felce" con " falce" ma mancano ancora molti tasselli piccoli..... ;)
In effetti l'ho trovato anch'io un po' più "traditore" di altri che avevo risolto in passato. Alla fine ho trovato la frase risolutiva, ma ho dovuto correggere due o tre punti dove mi ero avventurato senza abbastanza precauzione.
A proposito: avete qualche metodo per costruire la frase finale senza rischio di imbrogliarvi? Io non ho trovato di meglio che scrivere i nomi uno di seguito all'altro sulla cornice della pagina e spezzare poi la sequenza in gruppi di 5 caratteri  :-[.
#3
Devo essere più rintontito del solito. Davanti alle parole crociate senza definizioni mi si sono incrociati gli occhi... non avendo voglia di consumare mezza gomma, ho ricostruito lo schema su un foglio di calcolo, in modo che funzionasse come l'aneddoto cifrato dei giochi di AE, e in pochi istanti mi è diventato tutto chiaro... mi chiedo se abbia barato o no. ::)
Come ulteriore perplessità, ho ripensato in questi giorni sul problema dei pirati e del forziere con lucchetti e chiavi e penso di aver trovato la soluzione generale, dato un numero qualsiasi di pirati e un qualsiasi numero di presenze all'apertura. E' tutto molto logico e ogni esempio funziona a meraviglia, ma non ho trovato ancora un modo di dimostrare rigorosamente la cosa  :-[.
#4
Che ve ne è sembrato dell'enigma dei pirati e dei lucchetti? Io ho avuto la disgrazia di vederlo ieri sera tardi e di aver provato ad affrontarlo, col risultato di andare a letto mezz'ora dopo il giusto e di sognarmelo tutta la notte... :-[ Oggi poi l'ho risolto con un ragionamento più involuto di quello presentato nella soluzione, ma comunque con una certa fatica.
#5
Citazione di: abab il 22 Ottobre 2016, 09:44:05
Ciarla o ciarle?  Io sul momento avevo messo ciarla perchè ove non sussistano ulteriori elementi di specificazione un vocabolo va riportato al singolare maschile, però la definizionr "in bocca alle pettegole, indurrebbe il plurale.
Secondo me sono accettbiili sia il singolare che il plurale, anzi ora che mi ci hai fatto pensare opto per "ciarle" al plurale.   ;)
Molti anni addietro su una rivista italiana, di cui non ricordo il nome (e non sarebbe neppure forse importante citarlo) pubblicò un'inserzione che invitava a ordinare per posta il solito pacco di porcheriole a un prezzo abbastanza esoso, ma prometteva un regalo di valore superiore almeno tre volte il prezzo da pagare se con l'ordine si accludeva uno schema di PC, che compariva nell'annuncio, debitamente compilato. Una noticina in carattere piccolissimo precisava che si intendeva risolto correttamente lo schema solo se la soluzione coincideva con quella da loro depositata presso un notaio.
Orbene, nelo schema si trovavano almeno sette o otto punti in cui si potevano dare due soluzioni senza che gli incroci eliminassero l'ambiguità (ad esempio "un regista italiano" poteva essere De Sica o De Seta). In questo modo la probabilità di dover fornire il regalo calava per la ditta di un fattore 128 o 256 ....
Sulla SE ho trovato rarissimamente situazioni del genere (che comunque non avrebbero motivazioni truffaldine ;) ): una volta in una "ricerca" comparve la solita definizione "uno a Berlino". Si tratta di una definizione che, fuori contesto PC, è ambigua, perché in tedesco "uno" inteso come articolo indeterminativo è "ein", ma inteso come numero cardinale è "eins": nelle normali PC la lunghezza stessa della parola risolve il dubbio e, di fatto, ho sempre visto intesa la prima alternativa, ma in quella "ricerca" si poteva scrivere "ein + casella nera" oppure "eins" e, guardacaso, nella "ricerca" non viene specificato il numero delle caselle nere.
#6
Io sono ancora indietro... :-[
Secondo voi il 23 orizz. delle PC 1352 a pag. 13 è al singolare o al plurale (entrambe le soluzioni sono permesse dagli incroci)? Io propenderei per il plurale, ma a rigore non si può escludere il singolare.
#7
Ho qualche dubbio sulla domanda n. 5 di "A bruciapelo!" a pag. 23. Dato che la soluzione appare direttamente sotto le domande, non credo di comportarmi scorrettamente a parlare dell'argomento allo stesso modo, ossia accessibile ma solo volontariamente a tutti:
Secondo la risposta data per valida, nelle immagini digitali i pixel misurano la risoluzione. Dire semplicemente "i pixel" non è proprio univoco: se si fosse specificato, ad esempio, i "ppi" (pixels per inch) allora la risposta sarebbe stata inequivocabile. Viceversa, l'espressione "i pixel" credo si possa interpretare logicamente solo come "il numero di pixel", allo stesso modo in cui se dico "i pollici" di un televisore, posso intendere solo la lunghezza, in pollici, della diagonale di schermo, ossia il numero di pollici in questione. Se interpretiamo la domanda in questo modo, il numero di pixel è legato alla dimensione e non alla risoluzione, visto che non si precisa, ad esempio: "fra immagini delle stesse dimensioni, il numero di pixel misura....". La cosa è evidente se ci riferiamo non tanto alla dimensione dell'immagine una volta stampata o presentata su uno schermo, ma alla quantità di spazio che occorre riservarle in una memoria di massa. Infine, possiamo anche notare che il numero di pixel è una quantità di tipo estensivo (ossia, crescente proporzionalmente con le dimensioni e/o la massa del sistema fisico a cui si riferisce, come il volume, il peso, ecc.) mentre la risoluzione è intensiva (ossia non legata alle dimensioni e/o alla massa, come la temperatura o la velocità di un corpo).
#8
Edipo... e di peggio! / Re:La Settimana ....insoluta
30 Settembre 2016, 17:34:23
O sono il più pedante dei cacciatori di peli sulle uova o sto prendendo un abbaglio, perché mi sembra che anche nella "prova d'intelligenza" del n. 4410 ci sia una condizione usata nella soluzione ma non esplicitata nel testo (in piccolo non si rivela la soluzione ma comunque si discute su un gioco del numero corrente):

Delle guide si specifica che sono "nati sotto la montagna che corrisponde al nome di uno degli altri" e quindi nessuno è nato sotto la montagna omonima. Poi si dice che nessuno "vive più dove è nato" e che "esercita la professione in un altro di questi comprensori".  Si aggiunge anche che ogni montagna è "luogo di nascita di uno ... e residenza di un altro" Da queste affermazioni non mi sembra si possa escludere il fatto che i signori possano vivere vicino alla montagna corrispondente al loro cognome. Se non si impone questa ultima condizione abbiamo più soluzioni, mentre imponendola si ha ovviamente come unica quella data.

Come ho detto, penso mi sfugga qualcosa, ma non riesco a capire perché.
#9
Edipo... e di peggio! / Re:La Settimana ....insoluta
21 Settembre 2016, 18:40:44
Negli ultimi giorni sono stato perseguitato da diversi "negotia" e sono maledettamente indietro con la 4408. Comunque, vorrei segnalare un particolare relativo alla "prova d'intelligenza" 408114. Non do la soluzione, ma in ogni caso preferisco che quanto segue sia leggibile solo per chi lo vuole esplicitamente. Mi rendo conto anche che forse il mio dubbio è frutto dell'abitudine a spaccare i capelli in otto, ma ognuno ha le sue deformazioni professionali... :-[

Il testo dell'enigma, a mio parere, non stabilisce in modo del tutto inequivocabile che si tratta di tre coppie fratello-sorella più una ragazza "spaiata".  Inizialmente si parla di "tre coppie di fratelli", dove "fratello" prescinde dal genere. Anche le affermazioni seguenti "un ragazzo e sua sorella" e "due coppie fratello-sorella" suggeriscono fortemente che le coppie siano "miste" ma non direi rigorosamente. La soluzione che viene data a pag. 46 considera la condizione di genere sulle coppie come data, ma se si fa astrazione da essa si trovano altri accoppiamenti possibili, come BP - MV - LD - F.
#10
Edipo... e di peggio! / Re:La Settimana ....insoluta
17 Settembre 2016, 23:51:18
Mi sembra che il sudoku della 4408 non sia poi così difficile. Anche il programma che avevo sviluppato anni fa e che uso per controllare la soluzione trovata da me non lo classifica come tale (in base al numero di tentativi che deve fare per risolvere).
#11
Edipo... e di peggio! / Re:La Settimana ....insoluta
15 Settembre 2016, 12:32:02
Citazione di: crissi il 13 Settembre 2016, 14:43:00
mi manca il rebus a rovescio, che di solito mi ingarbugliano la mente, a pag 36,
la crittografia a pag 3 e il monoverbo a pag 6, sto cercando di imparare le varie crittografie, ma sono molto più difficili delle rare che ci danno per la sfida...
la sciarada continuativa di pag 45 invece mi è riuscita, faccio progressi piano piano!
chi mi aiuta senza darmi le soluzioni?
Ho visto la soluzione del rebus a rovescio : io mi ero incaponito con ...o E su MN U = un museo ...  :-[
#12
Edipo... e di peggio! / Re:La Settimana ....insoluta
05 Settembre 2016, 18:12:09
Citazione di: abab il 03 Settembre 2016, 11:17:07
Salve Spider, la SE è sempre la migliore come standard di qualità, io però mi limito alle crociate, di tutti i tipi si, ma ormai rebus ed enigmi sono troppo difficoltosi, e le crociate, così piene di riferimenti a tantissime discipline sono veramente una cosa splendida.   :)
Anch'io amo molto gli schemi di parole crociate, soprattutto quelli un po' più "pepati", anche perché non ci si trova di fronte e un problema "tutto o niente" in cui deve scattare una molla in testa o si resta nel buio, ma ci si può aiutare in qualche modo con gli incroci, costruendo poco alla volta .... finché l'affluente dell'affluente dello Zambesi non va a incrociarsi con l'autore di qualche testo sconosciuto  ::)

Devo dire che ho trovato gli IO di pag. 40 più facili di quelli precedenti, ma credo che siano situazioni del tutto soggettive, dato che se si azzeccano, anche con un po' di fortuna, tre o quattro definizioni belle lunge, come a volte le verticali, si comincia a intuire dove va cosa.

Con i gabbiani sulla barca invece mi sono arreso, per ora: dato che fino a stamani ero al mare, ho provato a guardare attentamente i gabbiani, anche le barche; ho avuto pure la tentazione di farne affondare una  ;D, ma sono, guarda caso, ancora in alto mare... :D
#13
Edipo... e di peggio! / Re:La Settimana ....insoluta
03 Settembre 2016, 00:33:25
Citazione di: abab il 02 Settembre 2016, 23:51:12
Già fatti, sono più difficoltosi  i 406127 a pag. 40. Ho trovato la conduttrice in ultimo, e dire che avrei dovuti metterla per prima.... ;D
Una buona notizia! Quelli di pag. 32 mi hanno fatto già lambiccare più del solito... :-[
In un momento in cui non potevo lavorare di penna o matita, ho guardato i rebus e li ho risolti salvo quello con i gabbiani sulla barchetta, che ancora mi perplime.
#14
Edipo... e di peggio! / Re:La Settimana ....insoluta
02 Settembre 2016, 17:50:07
Approfitto di questo thread, perché non mi sembra valga la pena di aprirne uno apposito, per parlare di una definizione delle PC a schema libero 40578, apparse nel numero 4405 della SE a pag. 24. Per correttezza ho atteso che uscisse la 4406 e che le soluzioni fossero quindi di dominio pubblico e, per ulteriore scrupolo, scrivo quanto segue in caratteri non direttamente leggibili. Lo schema è, a mio parere, perfettamente valido da un punto di vista enigmistico, ma contiene un'imprecisione che, dato il peso dell'argomento e la disinformazione che viene propalata in proposito, anche in malafede, credo valga la pena di chiarire.


La definizione 14 V è: "Colpito da radiazioni radioattive", a cui corrisponde la soluzione "contaminato". La definizione stessa è, se si vuole, un po' buffa: "radiazioni radioattive" è come dire "pugni pugnaci", mentre ovviamente chi può essere pugnace è il pugile che li dà. Il termine tecnicamente corretto sarebbe stato "radiazioni ionizzanti", ossia radiazioni con energia tale da poter rompere i legami atomici. Tuttavia mi rendo perfettamente conto che "radiazioni ionizzanti" è un termine strettamente tecnico e probabilmente non proprio adatto per una definizione, salvo forse per quegli schemi in cui ne compaiono come "affluente dell'affluente di un fiume dell'Asia Orientale"... ;)
La soluzione "contaminato" invece non è precisa e si presta ad equivoci. Una soluzione esatta (e anche troppo ovvia) sarebbe "irradiato". Il fatto è che fra "irradiato" e "contaminato" corre una differenza che è di fondamentale importanza nel determinare i rischi e i danni dell'esposizione a materiali radioattivi.
Un corpo o un essere vivente che è sottoposto alle radiazioni emananti da un materiale radioattivo può ricevere1 dei danni a livello microscopico che possono avere effetti tangibili per oggetti dalla struttura "fine" (ad esempio, danneggiamento di un microcircuito) e soprattutto per i tessuti viventi, dove il danno iniziale di una sola cellula può provocare la proliferazione di neoplasie. Tuttavia, una volta che l'oggetto/essere irradiato non è più esposto non si hanno altri danni "primari" e, soprattutto, nel 99.99% dei casi pratici2 esso NON diventa a sua volta radioattivo e quindi pericoloso.
Si parla invece di contaminazione quando un oggetto/essere vivente viene in contatto diretto con una sostanza radioattiva, [una parte del]la quale rimane "appiccicata" o peggio, nel caso di esseri viventi, viene metabolizzata e finisce per restare fissata nelle cellule all'interno dell'organismo. In questo caso l'oggetto/essere resterà esposto a tutte le radiazioni emesse dalla sostanza attiva fino a che questa non sarà rimossa o sarà decaduta in elementi stabili. Gli effetti sono in generale di gran lunga più pericolosi, sia per la quantità di radiazioni sia per il fatto che queste sono emesse direttamente sulla superficie o addirittura all'interno del corpo, per cui la probabilità che interagiscano è più alta che per una sorgente esterna.

Per questo motivo si prendono sempre precauzioni molto più strette quando si ha a che fare con rischio di contaminazione: ad esempio, per tarare i rivelatori al germanio di raggi gamma che si usano nelle misure scientifiche o nelle applicazioni pratiche, si usano sorgenti costituite da un granellino di sostanza radioattiva inglobato in un contenitore plastico. L'intensità di queste sorgenti è circa mille o diecimila volte minore di quelle che si usa[va]no in radioterapia. È abbastanza normale prendere direttamente questi oggetti con le mani, per i pochi secondi necessari a piazzarli o riporli, tuttavia quando si tratta di sorgenti di elettroni o particelle alfa, che non possono essere sigillate così sicuramente in quanto il materiale incapsulante fermerebbe completamente l'emissione, si ricorre a una serie di precauzioni molto più strette, mediante l'uso di pinze, maschere e evitando di toccare, anche con le pinze, la parte dell'oggetto dove è depositato il materiale radioattivo.

Infine, vorrei segnalarvi un aneddoto buffo: molti anni fa il direttore del museo degli strumenti musicali del conservatorio portò in laboratorio un violino che era stato trattato con raggi gamma per eliminare eventuali larve di tarli. Il direttore aveva timore che il violino fosse diventato a sua volta radioattivo e noi, pur avendolo rassicurato del contrario, ci prestammo volentieri a una misura. Posto lo strumento vicino a un rivelatore al germanio, durante la misura si evidenziarono le righe di diverse emissioni gamma e il direttore restò molto preoccupato finché non gli fu fatto vedere che ripetendo la misura per lo stesso tempo dopo aver allontanato l'oggetto si otteneva, nei limiti sperimentali, esattamente lo stesso spettro di emissione, dato che i raggi gamma non provenivano dal violino ma dal "fondo" presente in qualsiasi luogo.

(1) Tutto ciò che riguarda la radioattività è soggetto all'incertezza intrinseca della meccanica quantistica, sia per quanto riguarda la probablità di emissione  della radiazione, sia la probabilità che questa effettivamente interagisca con la materia che attraversa, piuttosto che passarla da parte a parte senza alcun effetto. Ovviamente, a seconda delle situazioni e delle intensità, le probabilità possono diventare infinitesime o raggiungere praticamente la certezza.
(2) Per rendere radioattivo, ossia "attivare", un materiale che non lo sia di per sé occorre l'esposizione l'esposizione a dosi massicce di determinate radiazioni. Un metodo comunemente usato è l'esposizione ai neutroni emessi all'interno di un reattore nucleare in funzione. Nel caso di un essere umano, la dose necessaria risulterebbe di gran lunga superiore a quella immediatamente fatale. Una persona può diventare radioattiva in seguito a procedure diagnostiche/terapeutiche in cui sia stata volutamente contaminata con materiale radioattivo, come ad esempio le scintigrafie. Tuttavia, le sostanze usate sono sempre a vita molto breve, per cui l'emissione decade dopo poche ore, e la dose di irradiazione dei tessuti dovrebbe esporre a un rischio ben controbilanciato dai vantaggi della procedura stessa. Sta di fatto che un collega appena tornato da una scintigrafia risultò perfettamente "visibile" ai rivelatori di raggi gamma.
#15
Citazione di: abab il 18 Agosto 2016, 10:30:12
La SEE4404 è qui: Alec Baldwin mi sorride dalla copertina..... però come è passato il tempo.   :-\
In effetti, se si pensa a come appariva in "Caccia a Ottobre Rosso" .... Se la SE avesse avuto la stessa "crescita" dovrebbe avere più di 100 pagine  :P