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Aperto da Ida, 07 Ottobre 2004, 17:28:17

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Ida

Citazione di: "Wiseman"Una proposta:

Chiamiamolo "Aggiunta di apostrofo"



Io sono per

Aggiunta di apostrofo  :D  :D  :D  :D  :D

Ciao
___________________
www.idadora.it

thinker

Wise, la tua firma è divertentissima! :lol:


e concordo con te: il gioco di Ida, ma non è una novità, è molto bello, così com'è :D

quanto poi alla nomenclatura, trovo che sia una faccenda forse importante per chi è costretto a dare comunque una definizione ad un gioco, ma secondaria rispetto allo spirito con cui si crea e si risolve un gioco. :D


Ieri è Storia. Domani è Mistero. Ma l'Oggi è un dono. Per questo si chiama Presente. (K.F.P.)

tiberino

Citazione di: "guido"
Citazione di: "tiberino"
Citazione di: "guido"Non so cosa dirvi ragazzi, sono allibito. L'importante è che Tiberino si renda conto che la sciarada è un gioco e la frase doppia è un altro, quindi non facciamo confusione. Sciarada = x + y = xy. La frase doppia è "tenera di età = tener a dieta". Strano che Zoroastro abbia detto così; ne parlammo anni fa ed eravamo d'accordo. Per Pippo: la doppia lettura non dice nulla: anche la sciarada è una doppia lettura e anche la frase doppia è una doppia lettura, anche altri giochi sono doppie letture, persino il rebus: quindi?
Ancora per Pippo: quando dicevo che si dovrebbe svolgere anche la L in un cambio di consonante "lamina = l'amica" rispondevo a Tiberino che affermava alle 7.53 che andava svolta enigmisticamente anche L' della sciarada di Ida. Ovviamente -  rileggiti quanto ho scritto - dicevo che in quel caso "l'utero" è una frase a sé stante e va descritto solo il sostantivo e non l'articolo. Eliminata dunque la doppia lettura, non ho ancora capito come classifichereste questo schema.
Per vostro promemoria vi ricordo che "l'una = luna; l'ente = lente, ecc.) sono chiamate SCIARADA sia sulla "Settimana" (così come facevano Artù prima, Lilianaldo poi, ed io attualmente), sia sulla "Sibilla".

Da me il gioco è considerato "doppia lettura". Riterrei chiuso il dibattito dicendo che quello che tu affermi contrasta con l'interesse comune di avere una terminologia unica, condivisa da tutti. Ognuno fa le proprie scelte nomenclaturali.

Benissimo anche per me: per te è doppia lettura e per me sciarada. Sarei però curioso di sapere chi sono questi "tutti" che condividono la terminologia unica (?). La mia scelta nomenclaturale, ripeto e poi chiudo, l'ho fatta grazie anche alle lezioni di Artù, Lilianaldo e proprio ieri sera ne ho trovato conferma sul volumetto di Dameta, il massimo esperto riconosciuto in campo nomenclaturale. Et de hoc satis.

Potresti indicarmi in quale pagina del Dameta hai trovato la conferma?
franco diotallevi

Anonymous

Citazione di: "Ida"Spiegazione di Guido

Per convenzione si considera sciarada anche l'unione tra un articolo e un sostantivo
E' ciò che pensavo anch'io.
Chi mi aveva detto il contrario?

*Ah, Tiberino...*

guido

Non solo ti dico la pagina del "Dameta" (16), in cui c'è scritto: "In enigmistica è invalso l'uso di definire, per convenzione, FRASE anche il sostantivo preceduto dall'articolo", ma ti rimando:
- al libro dello stesso Dameta (in collaborazione con Cielo d'Alcamo) in cui è citato, appunto come esempio di sciarada, "l'avo rio = lavorio";
- al libro di Stefano Bartezzaghi "Lezioni di enigmistica" (pag. 79): "La sciarada semplice è uno schema enigmistico in cui due parole, messe di seguito, formano una terza parola che non ha rapporti etimologici con alcuna delle due. Parola? Non è proprio detto. Volendo fare una sciarada sulla parola "libri", è possibile introdurre un apostrofo: "libri/dazione = l'ibridazione". Questo naturalmente si può sempre fare, e la combinazione rimane una sciarada (del genere che nel passato veniva chiamato "sciarada a frase"). Gli enigmisti ringraziano sentitamente Di Pietro per avere introdotto nell'uso comune la brutta ma utilissima parola "dazione". Però chiunque legga la sciarada sarà portato a mettere un altro apostrofo e a dividere così: "libri d'azione = l'ibridazione". Questa non è più una sciarada: gli enigmisti la chiamano "frase doppia". In effetti non c'è più quella sensazione di avere a che fare con due ingredienti che si fondono in una nuova entità (x + y = z), ma con due entità diverse che si ottengono spostando gli spazi fra una parola e l'altra. Gli enigmisti chiamano "frase" qualsiasi sequenza di parole connesse sintatticamente. Una frase non è solo la proposizione composta da soggetto, predicato ed eventuali complementi (...), ma anche la semplice sequenza  nome + aggettivo (...) e l'ancor più semplice articolo + sostantivo: "l'ibridazione". Queste sequenze o frasi vengono tagliate in modo da ottenerne altre, e se non sarà una sciarada sarà una frase doppia o addirittura un rebus". Incredibile: manco mi fossi messo d'accordo con Stefano! (Che tra l'altro ho sentito proprio adesso per una piccola conferma e ha detto: "Sì, ovviamente è SCIARADA").
- ho spulciato rigo per rigo tutti i testi sacri che avevo a portata di mano: la "Classificazione" di Dameta; "L'Enigmistica" (Dameta e Cielo d'Alcamo); i vari libri di Zoroastro; il "Dizionario Enciclopedico" del Troviero; "il "Vademecum" di Artù; "Che cos'è l'enigmistica classica?": ebbene, in NESSUNO di questi testi ho trovato la DOPPIA LETTURA. Insomma è una dizione che non esiste;
- ho dimostrato che alcuni testi (Dameta; Stefano; La Settimana Enigmistica; La Sibilla) considerano "l'una = luna" una sciarada e che non esiste la doppia lettura;
- su questo Forum c'è un altro grande esperto, veterano più volte ferito e decorato sul campo: il generale Caxio/Bardo: prova a chiedere una sua opinione;
- infine: possiamo fare così: poiché in Enigmistica purtuttavia non esiste (a differenza degli scacchi o della dama) un testo sacro o un guru che ci obblighi a sottostare a delle regole, tu seguiti a chiamare questo gioco "doppia lettura" (ma avevi detto... "anche frase doppia") e io seguito a chiamarlo sciarada. E vissero tutti felici e contenti.

Wiseman

Citazione di: "guido"..... E vissero tutti felici e contenti.

A parte Lutero, che, dopo essere stato tirato in ballo in innumerevoli dispute religiose, politiche e storiografiche si è visto coinvolto anche in una diatriba sulla nomenclatura enigmistica.....

Se avesse saputo si sarebbe scelto un nome d'arte.......

:wink:  :wink:  :wink:  :wink:
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