PGADD Pausa - Galleria d'arte (SOL)

Aperto da abeaS_oyR, 17 Novembre 2006, 15:18:07

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abeaS_oyR

Galleria d'arte

Rebus (1 4 7 = 5 7)

1798 - Olio su tela, cm 400 x 707
Napoli, Museo di Capodimonte


Vincenzo Camuccini (Roma 1773 - ivi 1844) è uno dei più importanti pittori del Neoclassicismo italiano. La prima opera pittorica riconosciuta di Camuccini è il "Sacrificio di Noè" eseguita in tenera età dall'artista, a soli 14 anni. Durante i successivi anni realizza numerose copie dei dipinti di Raffaello: la più apprezzata, eseguita a 18 anni fu il "Cristo Morto", dipinto lodato da molti pittori a lui contemporanei. Dopo aver trascorso anni a copiare i più grandi della storia dell'Arte, il Camuccini cominciò a realizzare opere di propria invenzione. La sua fama crebbe negli anni, portandolo a ricevere commissioni sempre più importanti, fino ad arrivare alla nomina da parte del Papa Pio VII di Direttore Generale della Fabbrica di San Pietro, incarico di sovraintentenza ai Musei Vaticani. Dopo aver lavorato per il Re di Monaco, per il quale realizzò importanti copie di capolavori del Rinascimento italiano, si trasferì a Napoli alla corte di Ferdinando I, decorando la corte con importanti pitture. Su tutte suscitarono grande ammirazione i due dipinti ispirati alle opere di Tito Livio e Plutarco: il quadro del rebus e "La Morte di Virginia". Grazie a due importanti commissioni ricevute da Napoleone, i ritratti di Carlo Magno e Tommaso Filadelfo, ottenne il titolo di Cavaliere dell'Ordine del Merito delle due Sicilie. Il Papa Gregorio XVI gli commissionò nel 1830 l'illustrazione del Vangelo, 84 stampe che il Camuccini realizzò in tre anni. Compì per Gregorio XVI anche vari lavori di restauro in numerose chiese romane. Nel 1840 dipinse il quadro "Furio Camillo scaccia i Galli dal Campidoglio", per il principe Carlo Alberto di Savoia, oggi nel Palazzo Reale di Genova. Morì a Roma l'11 settembre del 1844.
L'opera del rebus è ispirata al Marat di David, e ritrae il momento, nelle idi di marzo del 44 a.C., della morte del primo grande imperatore romano durante una seduta del Senato di Roma, per opera di 60 congiurati. Come egli vide i pugnali avvicinarsi da ogni parte, si coprì la testa con la toga e con la mano sinistra la distese fino ai piedi: voleva che la morte lo cogliesse dignitosamente coperto. Ricevette 23 ferite. Solo al primo colpo si lamentò. Poi solo silenzio.


Rebus (3 3 1 1 1 6 = 6 1'8 )

1917 - Olio su tela, cm 90 x 60
Milano, Collezione Mattioli


Giorgio De Chirico (10 luglio 1888 - 20 novembre 1978) è stato un pittore italiano nato a Volos, in Grecia, che fondò il movimento artistico della "scuola metafisica". La miglior produzione pittorica di De Chirico è avvenuta tra il 1909 e il 1919, ovvero il suo periodo metafisico: i quadri di questo periodo sono memorabili per le pose e per gli atteggiamenti evocati dalle nitide immagini. All'inizio di questo periodo, i suoi soggetti erano cittadini tranquilli ispirati dalla luce del giorno luminosa delle città mediterranee, ma ha rivolto gradualmente la sua attenzione agli studi sui magazzini ingombranti. Le opere realizzate dal 1915 al 1925 sono caratterizzate dalla ricorrenza di architetture essenziali, proposte in prospettive non realistiche, immerse in un clima magico e misterioso, e dall'assenza di figure umane. Nei vari Interni metafisici dipinti in quegli anni oggetti totalmente incongrui rispetto al contesto (ad esempio una barca a remi in un salotto) vengono rappresentati con una minuzia ossessiva, una definizione tanto precisa da sortire un effetto contrario a quello del realismo. Compare in questo periodo anche il tema archeologico, un omaggio alla classicità reinventata però in modo inquietante: ne sono noti esempi il quadro del rebus (1917) e "Ville romane". La figura del manichino, simbolo dell'uomo-automa contemporaneo gli fu ispirata dall'"uomo senza volto", personaggio di un dramma del fratello Alberto Savinio, pittore e scrittore. In seguito, De Chirico ebbe un periodo di contatto con il surrealismo, con cui espose a Parigi nel 1925: le sue opere successive si segnalano per il virtuosismo tecnico e rappresentano un tributo e un ringraziamento al periodo barocco.
Nell'opera del rebus il pittore trasforma in manichini due figure tratte dall'Iliade: l'incontro dell'eroe troiano con la sua sposa Andromaca. Come nelle "Muse inquietanti", anche qui vengono raffigurati dei manichini, ma in questo caso sono protagonisti: fatti di stoffa, i corpi irti di squadre e righelli apparentemente di legno, posture aggraziate di un'eleganza manierista e un'espressione patetica stranamente umana. Le figure sono immerse in un'atmosfera rarefatta e sospesa, irreale, accentuata dalla luce crepuscolare del cielo cupo. I due mitici personaggi nella scena si stringono nell'ultimo abbraccio presso le "Porte Scee", prima del duello con Achille che segnerà la morte di lui; ma non sono personaggi reali e neppure autentici manichini di sartoria; somigliano alla forma dei manichini perchè gli elementi costituenti sono composti in quel modo, ma questi singoli elementi sono figure geometriche astratte, come astratto è il complesso.

(Risposte in PVT)
:D

abeaS_oyR

Visitatori della mostra:

Camuccini
1° annacast
2° flesy
3° _et_
4° itala cappello
5° a@a
6° leti67
7° inca
8° Arkelios
9° Umano

De Chirico
1° a@a
2° _et_
3° leti67

:D  :D  :D

abeaS_oyR

Giungono nuovi estimatori:

Camuccini
10° Margherit
11° lanternerosse

:D  :D  :D

abeaS_oyR

Altri visitatori:

Camuccini
12° SteFaRo
13° utopia999
14° Salomé
15° luda

:D  :D  :D

abeaS_oyR

Inserite le prime letture.

Un aiutino sul De Chirico... E' quasi un rebus a D&R... :wink:

:D  :D

abeaS_oyR

Finalmente nuove estimatrici anche per la seconda opera! :D

De Chirico
4° luda
5° annacast

:D  :D  :D

abeaS_oyR

Si soffermano a rimirare :)

De Chirico
6° lanternerosse
7° noemivi

:D  :D  :D

Domani soluzioni e alle 14 riprende il nostro giuoco! :wink:

abeaS_oyR

La mostra si sta avviando alla chiusura, ma non rinunciano ad una visita:

Camuccini
16° TizianoVenti
17° Aletheia

De Chirico
8° Aletheia

:D  :D  :D

abeaS_oyR

E' tempo di soluzioni! :D

Camuccini
L'opera si intitola "La morte di Giulio Cesare".
P arto cesareo = Parto cesareo

De Chirico
L'opera si intitola "Ettore e Andromaca" e la versione del rebus è stata ribaltata rispetto all'originale.
Chi ama D è L Ettore = Chiama d'elettore

Grazie a tutti quanti hanno partecipato, e anche sol a chi si è fermato a rimirare/scoprire/riscoprire i due capolavori!

:D  :D  :D