Il commissario Deluck

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"Pronto? Commissario!La sto chiamando dalla Banca centrale,c'è stata una strana rapina!".

Erano le 8.40 a.m. di un freddo mattino londinese di gennaio quando ricevetti quella telefonata.Non ci fu nemmeno il tempo di sorseggiare in tranquillità il mio tea, di leggere la prima pagina del Daily news e di osservare dalla finestra della cucina la povera signora Wilson trattar male Philip, il nuovo garzone del latte.Non era un cattivo ragazzo, diciamo che la sua precedente esperienza lavorativa come fattorino per la consegna dei giornali ne aveva influenzato irrimediabilmente lo stile.Lanciava quelle bottiglie di vetro direttamente dalla sua bicicletta in corsa.Di cio' ne avevano giovato Frank , il proprietario del bar in fondo alla via e Wilbur, il vecchio venditore di infissi.Forse per quel motivo bevevo tea.Ma questa è un'altra storia.
Mi precipitai subito al numero 46 di Charming street,dove aveva sede la Banca centrale.Ad attendermi all'ingresso dell'istituto creditizio c'era il buon vecchio Kellerman, ispettore capo della narcotici.Fu lui a ricevere la richiesta d'aiuto da un dipendente della banca e a recarsi per primo sul posto.Iniziai dunque ad osservare la scena del crimine e, con l'aiuto dei testimoni, a ricostruire ciò che era successo.Notai alcune incomprensibili incongruenze nel racconto dell'accaduto.Intorno alle 8.10 entrò il primo cliente, un vescovo, rivelatosi poi l'autore del misfatto.La cosa strana è che riuscì ad entrare senza che i sistemi di allarme avvertissero la presenza di un'arma.Una volta dentro, sotto la minaccia di sparare a due clienti, il vescovo si fece consegnare  la bizzarra somma di un cent. Poi andò nella stanza del direttore.Da quel momento si persero le tracce.Qualcosa non tornava:se il vescovo era stato il primo cliente, da dove erano saltati fuori gli altri due clienti presenti in banca?E poi perché rischiare di finire in galera per un cent?! A queste e ad altre domande avrei dovuto trovare risposta ed ero sicuro che il sopralluogo nella stanza del direttore mi avrebbe illuminato.L'ufficio era  perfettamente in ordine.Sulla scrivania notai la presenza di alcuni elementi:un copricapo vescovile sotto al quale si celavano una carota ed una zucchina.Poco distante da quel punto trovai una mora e una pesca tagliate perfettamente a metà.Finalmente ci raggiunse il direttore avvertito dalla polizia.Chi meglio di lui avrebbe potuto notare la mancanza di qualcosa, a parte lo strampalato furto di un cent.Ed infatti poco dopo mi disse:"manca il mouse del mio computer, la cartuccia della stampante,un numero della mia enciclopedia sui  grandi personaggi storici, quello che narrava delle sconfitte di Napoleone e  "Il pianeta rosso" un avvincente libro di fantascienza".Non ero un esperto in materia,sfoderai cosi' uno dei miei improbabili sorrisi di circostanza.Poi prosegui':"manca anche il mio cestino da picnic che uso tutte le mattine per iniziare al meglio la giornata....e mancano pure due bottiglie di vodka".Non c'era alcun dubbio, la rapina era opera di un abile professionista, un genio del crimine, un incredibile enigmista....Johnny l'enigmista!!Era nuovamente tornato in azione!!Dovevo assolutamente fermarlo.Chissa' quale era il suo vero obiettivo! Analizzai rapidamente la stanza del direttore, ripensai al racconto dei dipendenti e sbottai:"Presto!!! Tutti alla stazione, forse riusciamo ancora a prenderlo!!!".

Cosa ha scoperto il Commissario Deluck? Come si è svolta la rapina ma soprattutto....che cosa ha in mente di fare Johnny l'enigmista???

Piccolo indizio

Johnny l'enigmista riesce ad usare ogni tipo di gioco enigmistico a suo favore.Anni fa riusci' ad evadere di prigione anagrammando un cardo ottenendo una corda e segando le sbarre della cella con un limone

Con uno scarto di lettera ragionando su Il pianeta rosso avrete un indizio sulle intenzioni di Johnny...

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RISPOSTE IN CHIARO GRAZIE!!!

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Gli sviluppi

Salii di corsa su una volante alla cui guida si mise Kellerman.La sua passione per i motori e la sua abilità di ex pilota di rally forse ci avrebbe consentito l'arresto di quel criminale.Intanto che cercavamo di raggiungere la stazione provai a spiegare al mio collega ciò che secondo me era successo."kellerman, non credo ci siano dubbi, Johnny l'enigmista ha adoperato un geniale BISENSO e un CAMBIO DI LETTERA per entrare ed effettuare la rapina!!Ha chiesto solo un cent, una banale MONETA che grazie ad uno SCARTO DI LETTERA ha trasformato in un qualcosa che gli sarebbe servita in seguito, per il prossimo colpo!! Poi nell'ufficio del direttore ha fatto 3 ANAGRAMMI del mouse, delle bottiglie e della cartuccia per la stampante e grazie ad un BIFRONTE SENZA CODA ha raggiunto la stazione.Ricordi il numero dell'enciclopedia sulle sconfitte di Napoleone? Secondo me Johnny partirà da lì!!!!".Kellerman era rimasto a bocca aperta, riusci' solo a dire:"diretto dove???".Gli risposi:"Sappiamo anche questo!! Con un abile INCASTRO andrà in una terra fredda!!! E con quel cestino da picnic ora so cosa ha in mente....