LA PALLOTTOLA MISTERIOSA (BREVE GIALLO)

Aperto da Eutidemo, 24 Gennaio 2018, 06:16:43

Discussione precedente - Discussione successiva

0 Utenti e 1 Visitatore stanno visualizzando questa discussione.

Eutidemo

Citazione di: mrgigiotto il 26 Gennaio 2018, 14:43:05
Ora non so come se la passino alla CIA ma,già che non hanno speso soldi per una telecamera nella stanza,almeno una cimice audio era ipotizzabile che fosse stata messa.Per questo ho pensato ai bigliettini per comunicare tra Clark,Williams e l'esterno Brown.Per quanto riguarda il perché Clark non abbia detto a Brown che stava morendo ho ricondotto il fatto alla possibile cimice audio.E non credo che un uomo in fase di dissanguamento potesse scrivere un bigliettino...Brown pensava che tutto si fosse svolto secondo i piani.Per quanto riguarda la fuga dall'ospedale potremmo aprire un thread con tutti i possibili piani di fuga... ;D
La parola testimonianza andava intesa come "fare i nomi degli altri doppiogiochisti".Non credo che siano tutti colpevoli e non credo che Clark volesse togliersi la vita.Anche qui ci sono svariati modi per riuscirci anche in una stanza semi deserta, figuriamoci in una stanza con un attizzatoio, un camino acceso,un uomo armato,bastava rompere una finestra e con i vetri tagliarsi le vene o la giugulare,un tale di Marsiglia nell'86 riuscì a suicidarsi con una banana:era in prigione,in una cella vuota.E quando dico vuota,intendo vuota.Dormiva per terra e faceva i bisogni in una turca.A pranzo gli portarono un vassoio con una banana.Il giorno dopo lo trovarono pieno di lividi e con l'osso del collo spezzato.Alla fine si scoprì che mangiò la banana e passò la notte a cercare di suicidarsi scivolando sulla buccia.E ci riuscí.Da quel giorno nelle carceri francesi la frutta è bandita,tranne che nei panettoni in cui la frutta è candita... ;D

Non c'era sorveglianza audiovideo perchè la custodia in quel luogo era solo provvisoria; e, comunque, essendoci un sorvegliante all'interno ed uno subito fuori della porta, era stata ritenuta superflua (come, in effetti, è davvero prassi in casi analoghi, almeno qui da noi).
Per quanto riguarda il perché Clark non abbia avvisato per scritto Brown che stava morendo, è sicuramente vero che un uomo in fase di dissanguamento ha qualche difficoltà a scrivere bigliettini (l'idea dei bigliettini è tua); ma, visto che tu supponi che già ne avesse scritto più di uno, non vedo perchè avrebbe dovuto omettere proprio il più importante...o quantomeno dirglielo a voce!
Se Brown pensava che tutto si fosse svolto secondo i piani, ciò vuol dire che nei bigliettini Clark non lo aveva informato di come erano andate veramente le cose, e che la sua ferita era letale; e non si capisce perchè non lo avrebbe fatto, avendo ancora tempo e forze sufficienti, visto che erano complici!
Per quanto, invece, riguarda la fuga dall'ospedale di Langley potremmo aprire un thread con tutti i possibili piani di fuga; ma, ovviamente, trattandosi di locali all'interno di una struttura di massima sicurezza (quella sì permanentemente videosorvegliata), e non di una normale stanza in un ordinario appartamento di abitazione, per quanto in un edificio provvisoriamente attrezzato molto bene ai fini della custodia, è lecito presumere che, da lì, la fuga sarebbe stata più difficile...o, quantomeno, di sicuro non più facile.
Quanto al fatto che, usando tu la parola "testimonianza", intendevi dire "fare i nomi degli altri doppiogiochisti", O.K.; essendo la mia occupazione precipuamente di carattere giuridico, a volte sono eccessivamente pignolo per quanto concerne tale terminologia (mi si rivolta lo stomaco quando sento parlare di "querela civile" o di giudici che "comminano" le pene).
Ma, considerato che questo è solo un modesto gialletto a quiz, e che, in fondo, si tratta di una specie di gioco, ammetto che la mia pedanteria diventa a volte eccessiva; della qual cosa mi scuso sia con Mrgigiotto, sia con gli altri solutori.
Quanto al fatto che Clark, se voleva, poteva togliersi la vita in vari modi, questo è teoricamente vero, ma, in pratica, lo è molto di meno.
Suicidarsi con un attizzatoio o gettandosi nel fuoco del camino, infatti, è impresa pressochè impossibile, a meno che uno sia una specie di "guru" dotato di un bidone di benzina; ed infatti non è mai accaduto.
Con i vetri della finestra, invece, la cosa sarebbe stata possibilissima, solo che era chiusa ed allarmata, oltre che dotata di vetri infrangibili come ormai quasi dappertutto in USA; per cui, in ogni caso, ammesso e non concesso che fosse riuscita a romperla a colpi di attizzatoio, molto probabilmente lo avrebbero soccorso in tempo, accorrendo non appena l'allarme fosse suonato al primo colpo di attizzatoio sul vetro (come era già accaduto quando aveva cercato di impiccarsi).
Quella della banana, invece, mi sa tanto di bufala: anche se molto divertente! :D
E poi non dimentichiamoci che nella stanza c'era Williams ad impedirgli ogni eventuale tipo di suicidio; per cui, visto che, per suicidarsi, avrebbe comunque dovuto "prima" mettere fuori combattimento lui, una volta messocelo, il piano più semplice sarebbe stato quello di spararsi in bocca con la sua pistola (non certo alla gamba).
Infine, occorre tener presente che, nel 90% dei casi, i tentativi di suicidio falliscono, anche quando si è liberi di agire a proprio piacimento, perchè non è una cosa così facile come si è indotti a pensare.
Ma da qui a supporre che Clark NON intendesse affatto sucidarsi , ce ne passa!
Ed infatti, premesso che, per le ragioni sopra esposte, non aveva prospettive di fuga concretamente attuabili, ma che, comunque, era determinato a  sottrarsi ad ogni costo a un interrogatorio, l'ipotesi che intendesse effettivamente togliersi la vita per evitarlo, risulta concretamente essere la più plausibile.

Eutidemo

Comunque, a questo punto, ritengo doverosa una considerazione di carattere generale; la mia è solo una modestissima opera di fantasia "gialla", per giunta necessariamente molto breve, e non un trattato tecnico sulle modalità operative di custodia dei "sorvegliati", nè un saggio scientifico di balistica, nè un resoconto sulle armi in uso e sulle regole di ingaggio della CIA e dell'FBI, nè, tantomeno, uno studio psico-sociologico sul suicidio. :)
Benchè io abbia cercato di rendere quanto più possibile coerente, congrua e realistica la storiella, è ovvio che tutto rientra nell'economia di un breve racconto (scritto in poche ore), che non ha minimamente la pretesa di essere perfetto in ogni suo dettaglio come un'opera di Conan Doyle; per cui, qualche eventuale forzatura, dovrebbe essere comunque scusata...senza andare a cercare tanto il pelo nell'uovo, ovvero aggiungendo cose che nella mia storia non ci sono (come le cameriere col carrello). :)
Comunque, ormai,  ;)

Eutidemo

Anzi, per farla breve, visto che ormai siamo arrivati al "week end", vi fornisco l'indizio definitivo circa l'oggetto trovato in terra dall'inserviente; quindi, praticamente, avete ormai la soluzione offerta su un piatto d'argento...che lascio a voi il divertimento di descrivere nel modo che più vi piace.
Comunque, entro oggi o al massimo domani, pubblicherò il mio quinto capitolo (già scritto contestualmente agli altri, qualche giorno fa), con la soluzione che avevo immaginato io.
Buon divertimento! :)
"     ***
CAPITOLO QUINTO
Tutti si voltarono contemporaneamente verso di lui.
-Guardate cosa ho trovato in terra, nel corridoio!-
E, così dicendo, mostrò loro un piccolo oggetto
: -Una chiave!-"

mrgigiotto

Il tuo racconto è molto interessante.Purtroppo non ho molta dimestichezza con le armi e quindi ho cercato di portare la soluzione verso un terreno diverso dalla "balistica".E la fantasia mi porta a cercare quello che non c'è.Ad esempio adesso salta fuori una chiave ed essendo in America ho messo in moto la mia fantasia e mi verrebbe da pensare che l'agente Brown durante la perquisizione dell'appartamento precedente all'arrivo di Clark,potrebbe aver nascosto l'arma in una Bibbia (pero' finta,tipo quei libri portagioie) nel comodino.Clark all'ora prestabilita (un accordo preso tempo prima nel caso di detenzione) si potrebbe essere avvicinato alla porta e messo un piede sopra la chiave passatagli da sotto la porta da Brown.Poi,fingendo di allacciarsi una scarpa,potrebbe averla presa ed essersi diretto verso il letto.Aperto il comodino,vedendo Williams che lo guardava,potrebbe aver detto:"Dispiace se leggo?"
"Fai pure,ma non ti salverà l'anima" potrebbe aver risposto Williams.In un attimo di distrazione di Williams,Clark potrebbe aver aperto la Bibbia,estratto la pistola ed essersela puntata alla tempia.
"Non ti muovere o mi sparo" potrebbe aver detto a Williams.
"Getta la pistola nel camino Williams".E Williams deve averlo fatto.
A quel punto Williams deve aver preso l'attizzatoio cercando di colpire Clark per disarmarlo.Ne nasce una colluttazione.Finiscono entrambi a terra.Questa volta pare abbia la meglio Clark.Si alza ma vicino a lui c'è l'attizzatoio.Lo prende e mentre Williams girato di spalle con in mano la pistola sfuggita a Clark,lo colpisce alla nuca ma Williams riesce comunque a far partire il colpo che ferisce Clark.
Clark,seppur ferito,ha ancora la forza di raccogliere il bossolo ed ingoiarlo,richiudere la pistola nella Bibbia e gettare la chiave sotto la porta.(Tutto questo per preservare il suo collega Brown).L'agente Brown pero' non se ne rende conto perchè,forse esagerando con  la sua finta botta alla testa,è svenuto realmente oppure sentendo i due colpi di pistola (imprevisti) e sentendo che nessuno risponde al suo bussare sulla porta ha dato l'allarme.Arrivano gli agenti ed entrano.Riperquisiscono la stanza e Brown apre il comodino e vede che la Bibbia è al suo posto.Per il momento non fa niente.Chi poteva accusarlo di doppiogioco è morto.L'unico possibile testimone (Williams) è morto...
In sostanza Clark voleva tenere come ostaggio Williams per poter uscire indenne dal palazzo.

"Il vostro agente Williams ha una pistola puntata alla testa !!Aprite questa ..zzo di porta e fatemi uscire !!Voglio un'auto di piccolo taglio e una valigetta col motore acceso...anzi no !!Fate il contrario !!E fate presto o lo ammazzo !!"
Questo era il piano di Clark purtroppo per lui non andato a buon fine... :-\

Naturalmente sarà sbagliata anche questa ma è stato divertente cimentarsi con il tuo enigma !! Grazie a te e complimenti !! :D :D :D

Eutidemo

Caro Mrgigiotto, ti ringrazio per il complimento; il mio scopo principale, infatti, era proprio quello di cercare di interessare e di divertire.
Comunque, tranquillo, la soluzione del mio giallo ha poco a che fare con la balistica...se non incidentalmente; la soluzione può essere trovata anche senza essere un esperto di armi.
Quanto alla bibbia finta, con dentro una pistola, anche questa è un'ottima idea; ma non c'era, e, se ci fosse stata, non sarebbe sfuggita nè alla perquisizione precedente,  nè a quella successiva agli eventi.
Ed infatti, tali controlli e perquisizioni, nel  caso di indagini in cui (come nel caso di specie), si sospetta che possa esserci più di un agente ostile infiltrato nei servizi, vengono  sempre effettuate  con modalità di <<controllo reciproco>> tra gli agenti operanti.
Quanto alla chiave, non sono sicuro di avere capito bene quello che intendi; ed infatti, in vita mia, non ho mai visto comodini dotati di serratura (nè in Italia nè all'estero).
E, anche se quello della stanza ne fosse stato dotato, è ovvio che, per motivi di sicurezza, nessun ripostiglio, armadio o comodino sarebbe stato lasciato chiuso a chiave con degli oggetti all'interno non previamente controllati con la massima accuratezza (soprattutto le bibbie truccate); e sempre con modalità di <<controllo reciproco>> tra gli agenti operanti.
In ogni caso, anche volendo ipotizzare una cosa del genere, una volta impossessatosi dell'arma, Clark l'avrebbe usata per uccidersi immediatamente, prima che Williams potesse reagire; oppure, nell'ipotesi assolutamente poco plausibile di un tentativo di fuga, l'avrebbe usata per uccidere Williams (scusa, non avevo ancora letto la tua ipotesi finale...come non detto!).
Ma che senso aveva dire a quest'ultimo:"Non ti muovere o mi sparo"?
A che scopo?
Ed a che scopo dirgli: "Getta la pistola nel camino"?
Bastava dirgli di gettarla in terra, e di allontanarla con un calcio da sè; come è prassi in casi del genere.
In ogni caso, è del tutto irrealistico immaginare che, a quel punto,  Williams abbia preso l'attizzatoio cercando di colpire Clark per disarmarlo; anzi, direi che è proprio da escludere!
Ed infatti, a differenza di quello che si vede nei film, se ti trovi di fronte un uomo armato di pistola, è assolutamente "impensabile" tentare di reagire in quel modo: un dito sul grilletto, infatti, è molto più veloce di qualsiasi braccio che cerchi di disarmarlo...soprattutto se prima di farlo pretende persino di afferrare un attizzatoio.
Nessuno dotato di un minimo di buon senso farebbe mai un tentativo del genere...e tantomeno un agente esperto come Williams; il quale, semmai, avrebbe atteso un'occasione più favorevole per agire.
Ad ogni modo, improbabile colluttazione a parte, non capisco come sia possibile che Williams, girato di spalle e già colpito alla nuca con l'attizzatoio, abbia potuto sparare a Clark che gli stava di dietro!
Ma, anche volendo ammettere questo, non capisco il motivo per il quale Clark dovrebbe aver avuto la stramba idea di raccogliere il bossolo, e poi ingoiarlo; a quale scopo?
Il che, peraltro, non corrisponde al fatto che, invece,  tale bossolo è stato ritrovato regolarmente a terra!
Forse volevi dire che ha ingoiato il proiettile; il che, oltre che strambo, sarebbe impossibile, perchè ce l'aveva conficcato nella gamba.
In ogni caso, dall'autopsia non risulta che Clark abbia ingoiato nessun bossolo e nessuna pallottola.
Ma forse devo aver perso il filo io, perchè poi scrivi che Brown ha udito due colpi di pallottola; forse ne ho perso uno!
Comunque, quando riperquisiscono la stanza e Brown apre il comodino, non vedono tutti la bibbia con dentro la pistola?
Quanto al fatto che Clark volesse tenere come ostaggio Williams per poter uscire indenne dal palazzo, questa è una ipotesi più plausibile delle precedenti; ma avrebbe comunque dovuto sapere che, sia pure al prezzo della vita di Williams, non glielo avrebbero mai permesso.
Vabbè, è ora che pubblichi per intero il CAPITOLO QUINTO!

Eutidemo

***
CAPITOLO QUINTO
Tutti si voltarono contemporaneamente verso di lui.
-Guardate cosa ho trovato in terra, nel corridoio!-
E, così dicendo, mostrò loro un piccolo oggetto: -Una chiave!-
- A me non sembra affatto una chiave!- osservò perplesso Jones.
- Perchè lei non è un inserviente come me.
Esistono tanti tipi di "chiavi": le chiavi inglesi, le chiavi a tubo, le chiavi per bussole, le chiavi per serratura di porta, le chiavi per serratura di lucchetti ...-
- Piantala di menare il can per l'aia- sbuffò irritato Spencer -Che razza di "chiave" sarebbe quella ?-
- Una "chiave di brugola" da un millimetro e mezzo.- rispose l'inserviente.
- Una chiave di che?- sbottò Spencer.
- Di "brugola", la quale non è altro che una vite con testa ad incavo esagonale, che blocca la maniglia di una porta; la chiave è il "maschio" con cui la si svita. E, sul lato lungo, c'è anche un piccolo adattamento a cacciavite, che consente di svitare le due vitarelle della borchia sottostante.
Non avete mai sostuito una maniglia?-
- Non rientra mica nei nostri compiti, furbacchione!- gli rispose Spencer piccato - Rientra nei tuoi!-
- Per vostra fortuna!- ridacchiò l'inserviente.
E, così dicendo, si inginocchiò davanti alla maniglia esterna della porta, e cominciò a svitare la piccola brugola sottostante; in pochi secondi, rimossa la brugola e le vitarelle, potè sfilare la maniglia, lasciando esposto il perno quadrato sottostante.
Poi fece lo stesso con la maniglia interna della porta, e così, una volta liberato il perno, lo sfilò...e mostrò a tutti il buco di circa dieci millimetri, che, ormai, metteva in comunicazione i due lati dell'uscio.
-----------------------------------------------------



------------------------------------------------------
Jones, Spencer, il dottore e tutti gli altri, rimasero basiti.
Poi Spencer si riprese per primo:
- Quindi il colpo che ha ucciso Clark sarebbe stato sparato da fuori, attraverso questo foro?-
E, sfilato dalla sua pistola un proiettile cal.22, lo avvicinò al buco, e, inchinatosi a terra, lo infilò dentro con la mano destra, e lo estrasse con la sinistra dall'altro lato.
- Incredibile!- esclamò il dottore - Ci passa perfettamente!-
- Escluso l'impossibile, per quanto incredibile, quello che resta non può che essere la verità.- sentenziò Spencer.
- Davvero sorprendente!!!- esclamò Jones - Ma chi può essere stato?-
- Ci vorrà poco a scoprirlo!- lo rassicurò Spencer alzandosi da terra - Basterà verificare le "signature" di tutte le Bobcat degli agenti che erano nella palazzina...e vedremo subito quale di esse ha sparato il proiettile che ha ucciso Clark.-
- Risparmiatevi la fatica!- sospirò Dick Brown, l'agente di sorveglianza esterna, che, fino ad allora, era rimasto ad ascoltare in silenzio.
- Sono stato io!- e, nel dire ciò, con pacatezza, consegnò a Spencer sia la M9 da cintura che la BOBCAT da caviglia.
- A questo punto, mentire non mi servirebbe più a niente!- sospirò.
- Arrestatelo immediatamente!- ordinò Jones a due dei suoi agenti, che subito provvidero ad ammanettarlo.
Dopodichè, venne condotto all'interno della stanza e fatto sedere.
- E adesso ci racconterai tutto!- gli ruggì Spencer puntandogli contro il dito.
- Su come è morto Clark, non ho problemi a rivelarvi come è andata, perchè ormai non ho alternative; una volta controllata la mia Bobcat, risulterà evidente che il proiettile che ha ucciso Clark è partito da lì.
Ma su tutto il resto non dirò niente, scordatavelo.
Non saprete mai per chi lavoravamo nè altro!-
- Per adesso comincia col raccontarci cosa è accaduto qui.- gli fece, con tono più calmo, Jones.
- Va bene.- fece rassegnato Brown stringendosi nelle spalle.
- In principio, progettavamo di farlo fuggire da qui, ma la cosa si rivelò tecnicamente impossibile; fu allora che lui stesso, stoicamente, decise di suicidarsi, per evitare il rischio di cedere ad un interrogatorio troppo "invasivo" a Langley- sorrise ironicamente, ma con amarezza.
- Dapprima, quando era da solo nella stanza, ci provò impiccandosi con i cordoni delle tende della finestra; ma, purtroppo, faceste in tempo a soccorrerlo.
Una volta che Williams fu messo dentro a sorvegliarlo, la cosa divenne ancora più difficile; perchè non lo perdeva mai d'occhio.
Ma, quando venne il mio turno di guardia in corridoio, decisi di tentare il tutto per tutto: attirai Williams alla porta, con una scusa.
Clark, riconoscendo la mia voce mentre parlavo con lui, colse al volo il mio "assist", e aggredì Williams alle spalle cercando di sottrargli la pistola.
Ma Williams riuscì a reagire, e ad impedirglielo; e, nella colluttazione parti un colpo...-
- ...che ferì Clark alla gamba!- concluse per lui Spencer.
-No, niente affatto...il proiettile lo mancò;  colpì, invece, il termosifone sotto la finestra e poi ricadde innocuo sul pavimento.-
- Accidenti!- esclamò Jones - Chi lo avrebbe mai detto!-
- Già; il piombo, sulla ghisa, non lascia che una  minima ammaccatura...almeno quello di un piccolo calibro 22.
Intanto Williams, divincolatosi, corse verso il camino per gettarci dentro la pistola e renderla così inservibile; ed infatti, la cosa più importante per voi era che Clark restasse in vita per essere interrogato.
Poi avrebbe chiamato voi, ma intanto non voleva correre il rischio di essere sopraffatto da Clark mentre cercava di ammanettarlo; ed infatti era molto più forte di lui, ed avrebbe potuto ancora cercare di prendere la sua pistola, benchè ferito.
Meglio renderla subito inutilizzabile!-
-Già!-
- Clark lo colpì con l'attizzatoio alle spalle, per impederglielo, e lo uccise; però non potè evitare che lui riuscisse egualmente a neutralizzare la pistola!
Per cui, per un minuto o due, restammo perplessi su cosa fare.
Nella stanza non c'era niente con cui lui potesse togliersi efficamente la vita; ed io non potevo nè entrare nè farlo uscire, sia perchè non avevo le chiavi, sia perchè comunque l'allarme sarebbe suonato non appena avessi cercato di manomettere le due serrature.
Poi Clark, avvicinatosi alla porta,  mi disse: "Guarda che, nell'armadietto di manutenzione in fondo al corridoio, dovrebbe esserci un set di chiavi per brugole; prendine una da un millimetro e mezzo, smonta la maniglia esterna, e poi passami la chiave sotto la fessura della porta, in modo che io possa asportare anche la maniglia interna".
Detto fatto, dopo due minuti, tolte le maniglie, i due locali erano messi in comunicazione da un bel buco...senza che nessun allarme scattasse!
Ed infatti gli allarmi erano sulla serratura della porta e su quella del lucchetto...non certo sulle brugole delle maniglie!-
Spencer non potè fare a meno di storcere la bocca e commentare: - Abbiamo "allarmato" la doppia serratura della porta, quella della finestra...e perfino le grate dentro il camino; ma ad "allarmare" anche le maniglie non ci avevamo proprio pensato!-
- Già!- ridacchiò Brown.
- La prima cosa che Clark  fece, fu di raccogliere dal pavimento la pallottola sparatagli a vuoto da Williams, e di passarmela attraverso il buco; ed io la misi subito nella mia tasca destra.
Poi mi disse di appoggiare la volata della BOBCAT perpendicolarmente sul foro, ed attendere il suo segnale prima di sparare.
Io pensavo che intendesse farsi colpire alla tempia, per morire sul colpo, ma lui disse: "Cercherò di esporre davanti al buco l'arteria femorale, magari inginocchiandomi sul comodino perchè il foro è troppo in alto per la mia statura; in tal modo la ferita risulterà sicuramente letale, in quanto morirò dissanguato in pochi minuti...però avrò il tempo di rimontare la maniglia interna.
Dopo di che ti passerò la chiave da sotto la porta, e tu rimonterai anche quella esterna.
In tal modo, facendo il conto delle pallottole e dei bossoli ritrovati nella stanza, daranno per scontato che quella che mi troveranno in corpo sia stata sparata dalla pistola di Williams, che è dello stesso modello e dello stesso tipo; e così tu sarai salvo, e potrai portare a termine la nostra missione".
Io gli feci presente, però, che le striature sul proiettile avrebbero dimostrato che il proiettile che ti ha colpito proveniva da un'altra arma.
"Questo è ovvio, ma non possiamo evitarlo! E' un rischio che dobbiamo correre per forza" replicò lui.
"Però a nessuno verrà in mente di fare una perizia balistica, visto che, essendo io e Williams da soli in una stanza sigillata e coincidendo il numero di pallottole esplose e andate a segno, nonchè il numero dei bossoli, un esame del genere sarà sicuramente ritenuto superfluo...e non verrà mai eseguito.
Le perizie balistiche costano!" -
Jones avrebbe voluto mordersi le mani.
- Concordai pienamente con il suo piano, anche perchè non me ne venne in mente uno migliore.- Proseguì Brown.
- Così, una volta che Clark mi disse di essere nella posizione giusta, sparai...sperando di aver centrato l'arteria, e di non dover replicare il colpo una seconda volta.
Per fortuna non ce ne fu bisogno, perchè, dopo un grido soffocato, Clark mi rassicurò al riguardo:
"Bel colpo, amico...il sangue sta già zampillando tutto intorno come da una fontana.
Ora rimonto subito la maniglia e poi ti ripasso la chiave di brugola in modo che anche tu possa rimontare la tua".
Una volta eseguita l'operazione, mi misi nella tasca sinistra la chiave di brugola, e, nella destra, il bossolo appena espulso dalla mia pistola, assieme al proiettile di quella di Williams, che Clark mi aveva passato attraverso il foro; con il proposito di sbarazzarmi di tutto al più presto in un secondo tempo.-
- Ma la chiave di brugola come è finita sul pavimento del corridoio?- chiese a questo punto Jones.
- Maledizione!- sbottò Brown - Devi essermi caduta mentre estraevo di tasca il fazzoletto per tamponarmi la ferita!-
- E dire che noi abbiamo perquisito palmo a palmo la stanza...- esclamò Jones ...ma di ispezionare il corridoio esterno non ci è passato neanche per la testa; e quella chiave ha appena lo spessore di un piccolo lungo chiodo ricurvo.-
- Già!- convenne Brown - Se non fosse stato per quel maledetto inserviente, probabilmente me la sarei cavata lo stesso!-
- Ha ragione...- commento ridacchiando l'inserviente - ...me se sono accorto per puro caso, scopando in terra, perchè si era andata a nascondere proprio accanto battiscopa-
Brown si strinse nelle spalle.
-Ma, a proposito, come mai avete lasciato l'attizzatoio dentro la stanza...non dovevate eliminare tutti gli oggetti pericolosi?-
- E' vero, è stato un errore!- ammise Spencer.
-Ma fu Williams a pretenderlo, dopo essersi più volte scottato cercando di attizzare il fuoco con un ramo; d'altronde il termosifone era rotto, per cui, non si poteva fare a meno del fuoco del camino.-
Brown assentendo con aria indifferente, proseguì nel suo racconto.
-Comunque, per concludere la storia, io forzai la serratura della porta dell'appartamento, che non era allarmata, per lasciar credere che qualcuno fosse riuscito ad entrare di soppiatto per stordirmi, e poi attirare Williams alla porta della camera, per consentire a Clark di disarmarlo; quindi mi procurai un bernoccolo sulla nuca sbattendola contro lo spigolo di un armadio in una delle altre stanze...e ferendomi pure leggermente, senza volerlo.
Infine, attesi a lanciare l'allarme, fino a che Clark, con un filo di voce, mi avvisò che ormai per lui era arrivata la fine; ed infatti, quando siete arrivati voi, lui era già morto.-
                                  FINE
(Volendo, nel finale, Brown si suicida schiacciando con i denti una pasticca di veleno ad effetto immediato, che, per sicurezza, teneva in bocca)
                                   













mrgigiotto

Davvero ben costruito !!! :) :D :)
Non ci sarei mai arrivato anche perché ho escluso a priori che Clark cercasse davvero di uccidersi .L'idea di usare Williams come ostaggio mi stuzzicava e poteva funzionare ma effettivamente non so come ragionano quelli della Cia.Magari avrebbero sparato direttamente all'ostaggio loro pur di non far scappare Clark... ;D Però ho beccato la complicità di Brown e la finta aggressione. :D
Personalmente avrei messo nella pianta il termosifone ed eviterei la pasticca finale...A quel punto Brown poteva passargliela a Clark sotto la porta evitando il rischio del colpo di pistola "alla cieca" ...per il resto tutto fila liscio ...complimenti !!! :D :D :D

Eutidemo

Citazione di: mrgigiotto il 27 Gennaio 2018, 17:40:00
Davvero ben costruito !!! :) :D :)
Non ci sarei mai arrivato anche perché ho escluso a priori che Clark cercasse davvero di uccidersi .L'idea di usare Williams come ostaggio mi stuzzicava e poteva funzionare ma effettivamente non so come ragionano quelli della Cia.Magari avrebbero sparato direttamente all'ostaggio loro pur di non far scappare Clark... ;D Però ho beccato la complicità di Brown e la finta aggressione. :D
Personalmente avrei messo nella pianta il termosifone ed eviterei la pasticca finale...A quel punto Brown poteva passargliela a Clark sotto la porta evitando il rischio del colpo di pistola "alla cieca" ...per il resto tutto fila liscio ...complimenti !!! :D :D :D

Grazie! :)
Hai ragione: era meglio mettere il termosifone nella pianta e non inserire la pasticca nel finale; che, infatti, proprio per i motivi che dici tu, non ho inserito bel testo.
A dire il vero, sarebbe stato meglio anche fare a meno dell'attizzatoio!
Ed infatti, c'è un punto preciso della nuca, corrispondente alla seconda vertebra cervicale, che, se colpito con forza di taglio, provoca  la morte immediata del soggetto colpito; ma la morte non è provocata tanto dal colpo in sè (come in genere si pensa), quanto dal fatto che, colpendo in quel punto, il corpo viene spinto violentemente in avanti, mentre la testa, per inerzia, rimane al suo posto, per cui il collo si spezza immediatamente, soprattutto se, da dietro, si trattiene la fronte della vittima.
Per cui Clark avrebbe potuto benissimo uccidere Williams in tal modo, senza far ricorso all'attizzattoio o ad altri oggetti; che, per prudenza, erano tutti stati asportati dalla stanza.
Quanto al termosifone, che, in effetti, sarebbe stato bene inserire nella pianta, ecco una sua immagine con l'ammaccatura-scrostatura del proiettile cal.22; che, come si noterà dalla foto, si confonde perfettamente con le altre tracce di usura. :)