Una rapina quasi perfetta (giallo-indovinello)

Aperto da Eutidemo, 11 Settembre 2021, 12:08:12

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Eutidemo

Il furgoncino portavalori rallentò, e poi parcheggiò nella corsia di emergenza a circa metà del traforo; il quale, essendo lungo circa dieci chilometri, dopo il traforo stradale del Frejus e il tunnel del Monte Bianco, costuituisce il più lungo traforo stradale realizzato interamente su territorio italiano.
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La BMW che lo seguiva ad una certa distanza, parcheggiò subito dietro il furgoncino, e ne scesero due uomini in tuta; appena li videro, i due agenti del furgoncino scesero anche loro, e, aperto il portellone blindato posteriore della loro vettura, ne trassero fuori una grossa "valigia portavalori".
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L'agente più anziano l'aperse con la chiave, e, tutti e quattro, si bearono alla vista di parecchi milioni di euro, suddivisi in ordinate "mazzette" "incellofanate" da cento, duecento e cinquecento euro.
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Uno degli uomini in tuta, di nome Alfredo, trasse fuori di tasca un "Rilevatore di segnali", e lo accostò alla valigia: l'apparecchio si mise subito a "trillare", indicando con un puntatore elettronico la direzione da cui proveniva il segnale, e, cioè, una delle numerose mazzette "incellofanate".
Dentro di essa, infatti, era nascosto un minuscolo "geolocalizzatore"; Alfredo lo prese, lo gettò in terra, e lo schiacciò con il tacco della scarpa.
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-Adesso, alla centrale, non potranno più sapere dove porteremo la valigia!- esclamò soddisfatto Gino, uno dei due agenti.
L'altro agente, però, un po' dubbioso, ribattè : -Ma non si accorgeranno di aver perso il segnale? Si insospettiranno subito, no?-
-Certo, Matteo!- ghignò Gino -Così come si insospettiranno quando vedranno che tarda a tornare anche il segnale GPS del nostro furgoncino; però abbiamo ancora qualche minuto a disposizione prima che comincino a preoccuparsi.
Ed infatti, da quando siamo entrati sotto la montagna, è naturale che nessun segnale possa raggiungerli!-
E fece la mossa di chiudere la valiga per caricarla nel bagagliaio della BMW dei complici.
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- Aspetta, imbecille!- lo arrestò Alfredo -Potrebbe essercene un altro,no?-
E continuò ad esplorare la valigia con il rilevatore a campo ristretto, senza però rilevare la presenza di nessun altro geolocalizzatore; nel frattempo l'altro uomo in tuta, Angelo, orientò un rivelatore a più lungo raggio e più ampio spettro, oltre che sulla valigia (per replicare il controllo con un rilevatore più potente), anche verso i due agenti.
- Bravi!- esclamò - Vedo che siete "puliti", e pure senza cellulare, come vi avevamo raccomandato; anche noi abbiamo fatto così. I cellulari, anche spenti, possono essere pericolosi!-
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Ciò detto, trasbordata la valigia nel bagagliaio della BMW, partirono a tutta birra; rallentando un po' soltanto all'uscita del traforo.
- Bene!- fece Alfredo, che era al volante -Al massimo tra dieci minuti usciremo dal primo svincolo, e poi cambieremo vettura; lì abbiamo lasciato parcheggiato il nostro Rhino GX .-
- Ma che motivo c'è di cambiare macchina?- chiese Gino -Come possono sapere che abbiamo trabordato i soldi proprio su questa?-
- Lo scopriranno quando, vedendo che tardano troppo a "tornare" sia il segnale del furgoncino sia il segnale della valigia, correranno sul posto e troveranno il furgoncino vuoto.-
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- E con questo?- chiese l'altro agente.
- E con questo, la prima cosa che faranno, sarà quella di  controllare  le "telecamere segna-targa/tempo percorrenza" all'entrata e all'uscita del traforo, che sono collegate ad un computer.-
- E allora?-
- E allora si accorgeranno subito, che, da quando il furgoncino è entrato nel traforo, per poi esservi abbandonato all'interno, tra tutte le automobili che sono entrate nel traforo dopo di lui, la nostra BMW è stata quella che ci ha messo più tempo ad uscire dall'altro lato!-
- Ho capito!- sorrise Gino dandosi una manata sulla fronte - Allora capiranno che il "ritardo" della BMW è dovuta al fatto che, sebbene per pochi minuti, ha dovuto sostare per consentirci il trasbordo!-
- Esatto Gino!- e Alfredo gli dette un buffetto sulla spalla.
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Intanto, usciti dallo svincolo, trovarono subito dopo lo spazioso SUV Rhino GX parcheggiato nel punto programmato; per cui, scesi dalla BMW, vi salirono sopra trasbordando la valigia con il soldi.
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Alfredo si sedette nel grande vano posteriore accanto ad uno strano apparecchio.
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- Che cosa diamine è quell'affare?- chiese perplesso Gino.
- E' un radar portatile- spiegò Alfredo accendendolo - Ormai si saranno accorti del furto e ci staranno cercando, per cui è meglio controllare di non essere seguiti da elicotteri o droni-
- Vabbè!- borbottò l'altro agente -Ma loro non possono sapere che ormai abbiamo cambiato vettura; per cui come diamine farebbero a individuarci?-
- Non si sa mai!- replicò Alfredo facendo lentamente ruotare l'antenna parabolica per 360 gradi.
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- E al satellite non hai pensato?- sghignazzò Gino -Se ci individuassero con quello, il tuo radar portatile non ci servirebbe a niente!-
- Ho già controllato che in questo orario nessun satellite controlla l'area che stiamo transitando- rispose Alfredo -Neanche quelli italiani del sistema COSMO-SkyMed-
- E che sei, un agente della CIA?-
- No, ma ne conosco uno!-
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Usciti dalla statale, imboccarono una stretta stradina, completamente deserta, che si inoltrava per chilometri nell'aperta campagna; lì sarebbe stato davvero impossibile seguirli, senza essere subito scorti.
Infine giunsero alla collinetta dove si trovata l'isolato casolare circondato da alberi.
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Mentre gli altri entravano nel casolare portando dentro la valigia con i soldi, Alfredo spense il radar nella vettura; quindi la nascose sotto una tettoia in mezzo agli alberi
Infine, dopo aver scrutato tutto intorno con un potente binocolo ed essersi assicurato che, per chilometri, non c'era niente di cui doversi preoccupare, entrò in casa anche lui.
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- Ora ceniamo, ragazzi- esordì entrando - Dopo, con calma, ci divideremo i soldi!-
Sul pavimento, infatti, c'erano già quattro zaini di dimensioni adeguate, affinchè ciascuno potesse metterci dentro la parte che gli spettava.
- Non vedo l'ora!- si fregò le mani Gino -Sono tutti soldi della "Centrale Bingo"; per cui,  trattandosi di banconote che provengono direttamente dalle tasche dei giocatori, non c'è rischio che possano essere "segnate"!-
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- Già!- concordò Alfredo, cominciando a tirar fuori dagli scaffali il necessario per cucinare -Non dovremo neanche fare la fatica di contarli uno per uno, perchè sono già divisi in comode "mazzette"-
- Sì, però sono tante pure quelle!- commentò scherzando l'altro agente -Dovrebbero essere circa trecento!-
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Dopo circa mezz'ora, dopo aver chiuso e sbarrato tutte le finestre con delle serrande blindate, si misero a tavola e cominciarono a banchettare allegramente per quasi due ore; alla fine, tirato fuori dal frigo lo "champagne", Alfredo si accingeva a stapparlo, quando si bloccò raggelato sentendo bussare discretamente alla porta.
Estratte le armi, le puntarono tutti verso la porta, quando videro che era stato fatto passare un foglio sotto di essa.
Gino andò a prenderlo, e lo lesse a voce alta a beneficio di tutti.
- Siete circondati, arrendetevi!-
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Per niente intimorito, Alfredo "scarrellò" la sua mitraglietta, pronto a resistere; però, non appena lo fece, venne nuovamente raggelato dalla voce proveniente da un'altoparlante.
- Abbiamo visto che, quello più altro tra di voi, ha appena scarrellato una Mitraglietta Heckler & Koch modello MP7-
- Come cavolo fanno a saperlo?- sbottò costernato Gino.
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Ma la voce all'altoparlante glielo spiegò subito: - Abbiamo un visore termico che ci permette di vedervi abbastanza bene anche attraverso i muri; per cui, se non mettere subito a terra le vostre armi ed non alzate le mani in modo ben visibile, tra pochi secondi sarete tutti morti senza neanche avere la possibilità di reagire!-
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- Sta bluffando!- ringhiò Alfredo - Anche se riescono in qualche modo a individuare le nostre posizioni, non possono mica colpirci attraverso il muro!-
- Certo che possiamo!- rispose subito l'uomo all'altoparlante, che sentiva tutto attraverso un "rivelatore acustico" - Abbiamo a disposizione parecchi  "fucili antimateriale" Barrett M82A1, nella nuova versione potenziata, che sono in grado di bucare quelle mura come se fossero burro!-
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E subito dopo, a titolo dimostrativo, un proiettile blindato "sparato alto" perforò il muro distruggendo il lampadario.
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Senza neanche scambiare una parola tra di loro, i quattro uomini deposero le armi e alzarono le mani.
Subito dopo la porta venne rapidamente abbattuta con un ariete, e il capitano Marco Sivieri entrò, preceduto da quattro uomini armati, tutti col volto nascosto dalla "balaklava" d'ordinanza.
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- Uno di noi quattro ha tradito!- ringhiò Alfredo ai compari mentre lo ammanettavano - Ma farà una brutta fine!-
- Stai calmo- lo tranquillizzò Sivieri - Ti garantisco che nessuno di voi quattro ha tradito; è stata solo la vostra eccessiva fiducia in voi stessi, a tradirvi.
Figuratevi che noi non sapevamo neanche che fosse in programma una rapina!-
- E allora come diavolo avete fatto a trovarci?- chiese costernato Alfredo.
E Sivieri glielo spiegò.
***
La soluzione, sempre che a nessuno di voi sia ancora venuta in mente, è rinviata  alla prossima puntata.
***
CONTINUA
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Eutidemo

FINALE DEL RACCONTO
- Dammi il tuo rilevatore di segnali- disse Sivieri ad Alfredo; e quello ubbidì tirandolo a fatica fuori di tasca con le mani ammanettate.
Non appena il capitano lo accese, e lo passò sulle mazzette, l'apparecchio si mise subito a "trillare", indicando con un puntatore elettronico la direzione da cui proveniva il segnale, e, cioè, una delle altre mazzette "incellofanate".
Dentro di essa, infatti, era nascosto un altro minuscolo "geolocalizzatore", che il capitano prese e mostrò ai quattro criminali...che lo guardarono allibiti.
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- Questo è Polluce, il fratellino di Castore; che voi avete distrutto- spiegò Sivieri.
A quel punto Angelo sbottò: "Ma come diamine è possibile? Io, per sicurezza, poco dopo, avevo replicato il controllo sulla valigia anche con il mio rilevatore; che è più potente del suo. Ma non ha rilevato niente neanche quello!"
- Tranquilli, i vostri rilevatori funzionavano a perfezione, ma non potevano certo rilevare emissioni che non c'erano!-
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Così dicendo, Sivieri trasse di tasca un altro minirivelatore, e lo esibì ai quattro a fianco di quello appena estratto dalla mazzetta.
E poi rivelò il mistero:
- Quello a destra è Castore,  il "tracker" primario, che invia costantemente il segnale che la nostra centrale riceve per monitorare la posizione geografica del denaro; quello a destra, invece, è  Polluce, che è sempre in un passivo "stand by", e quindi, non emettendo "segnali" di sorta, non può essere individuato da nessun "rilevatore di segnali".
Finchè riceve passivamente i "segnali" di Castore, rimane "dormiente"; confortato di sapere che suo fratello è vivo, vegeto ed "emittente"!.
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- Se, però, Polluce cessa di ricevere passivamente i "segnali" di Castore, dentro di lui viene innescato un "timer"; e, dopo il tempo programmato (non subito, per evitare di essere rilevato anche lui), inizia a sua volta ad emettere i segnali che la nostra centrale riceve per scoprire immediatamente la posizione geografica del denaro.
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- Ora che lo so, la prossima volta starò un po' più attento!- commentò con una smorfia Alfredo.
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