Tovarich! (soluzione)

[alois]

La Algard Productions è lietissima di presentarvi:

Tovarich!

L'ispettore Valentin - il più grande investigatore del mondo - entrò nella casa del Pope con lentezza ieratica. Il caso si presentava semplice, ma aveva già imparato a sue spese che quando c'è la religione di mezzo le cose non sono mai semplici. Nell'ingresso della casa, che brulicava per l'andirivieni della polizia, Valentin riconobbe subito il Pope, pallido, appoggiato al muro, una lunga barba nera. Accanto a lui, più basso di due palmi buoni, Valentin vide un prete cattolico, che in quel momento era chinato a raccogliere da terra il proprio ombrello. Quando si rialzò, Valentin ne scorse la larga faccia rotonda, gli occhi inespressivi, l'espressione seria ma giocondamente stupida; raccogliendo l'ombrello, il prete aveva perso un paio di pacchetti che ora stava raccogliendo.

Valentin si fece avanti, nell'intento di presentarsi al Pope, ma fu bloccato dal vice-commissario che lo costrinse a seguirlo nel soggiorno della casa - la scena del delitto.

"Il caso è semplice" - disse il vice-commissario - "il Pope ha avvelenato i suoi ospiti: due diplomatici russi in visita di cortesia da lui. La nostra talpa all'ambasciata ci ha informato che erano in missione segreta per conto del Partito, per distruggere dei documenti che lo zar aveva affidato al Pope. Sicuramente costui è venuto a sapere delle loro reali intenzioni e li ha avvelenati: in due dei tre bicchieri in cui hanno bevuto abbiamo trovato delle tracce di  sostanze estranee (apparentemente diverse tra loro); ancora non sappiamo cosa siano, però. Il Pope nega ogni accusa: dice di essersi risvegliato con un gran mal di testa nel proprio letto, di aver trovato il soggiorno così, e di averci chiamato subito".

Valentin - attento, o lettore! - dette un'occhiata in giro e colse in un solo attimo tutti i particolari della scena: un altare appoggiato al muro, sulla cui tappezzeria spiccavano due rettangoli più chiari proprio in corrispondenza dell'altare, la biondissima Nadia Calamitova stesa - contorta, il volto stravolto, l'indice della destra annerito - a terra, un camino con delle ceneri ancora fumanti da cui spuntavano dei pezzetti di legno dipinto raffiguranti aureole dorate e mani benedicenti (catalogati come reperto L, recavano due serie di impronte diverse) ed il cadavere di Eugenij Efremovic Volkonskii seduto compostamente sul divano.

Valentin si girò, e fece per uscire. Sulla porta della stanza, sempre impicciato tra pacchetti e ombrelli, il prete cattolico. Valentin stava per chiedergli di scansarsi, quando - inopinatamente - il prete aprì bocca, e parlò: "È tutto chiaro per voi, non è vero? Eppure... eppure c'è qualcosa che non va, non credete? Nei bicchieri ci sarà del veleno, vi siete detto: e perché il bicchiere senza tracce è sporco di rossetto? E com'è che lei è scomposta e lui no? Siete così sicuro, o devo ricordarvi che della semplicità - e dei vostri pregiudizi da positivista - si deve sempre diffidare? Come dice Isaia, libro 8, capitolo 5, versetto 5: «Non cercare la verità nelle apparenze: cercala negli uomini»"

Valentin guardò il prete con aria indefinibilmente buffa. Il tarlo del dubbio s'era forse impossessato di lui? E di voi? Sapete dirci cosa ha fatto il Pope? Cosa ha fatto Eugenij? Come è morto Eugenij? Cosa ha fatto Nadia? Come è morta Nadia?

Algard *PUF!*

[alois]

a) Thinker, Rincewind, Rugantino, Gino Taja, Amazing, Chyara, NonnaPeppa, Shady, Feidhelm, Kc8, Ida, SteFaRo, Gollum
b) Rincewind, Rugantino, Gino Taja, Amazing, Chyara, NonnaPeppa, Thinker, Shady, Feidhelm, Kc8, Ida, SteFaRo, Gollum
c) Rincewind, Rugantino, Chyara, Gino Taja, NonnaPeppa, Thinker, Shady, Feidhelm, Ida
d) Rincewind, Rugantino, Gino Taja, Amazing, Chyara, NonnaPeppa, Thinker, Shady, Feidhelm, Kc8, Ida, SteFaRo, Gollum
e) Thinker, Rincewind, Rugantino, Gino Taja, Ida, Amazing, Chyara, NonnaPeppa, Shady, Feidhelm, Kc8, SteFaRo, Divergenze, Tolda'89, Gollum

Algard *PUF!*

[alois]

Valentin - un po' confuso dall'andirivieni di strani personaggi nel soggiorno del Pope - guardò il piccolo prete con aria imbarazzata. "Rossetto? Veleno? Che dite?!"
Al che, senza perdere la sua bonomia naturale, il piccoletto rispose: "Vede, Valentin, credo in questa stanza ci siano troppe cause di morte per poter pensare all'opera di una persona sola. Un Pope col mal di testa fa pensare ad un sonnifero; un morto composto e uno scomposto fanno pensare a modi diversi di uccidere ed essere uccisi; del legno bruciato, un dito annerito, un bicchiere con del rossetto e nient'altro fanno pensare a più persone che agiscono una dopo l'altra. E poi... come dice S. Paolo nella sua prima lettura ai Tessalonicesi: «Quattro motivi evidenti, più uno nascosto, fanno cinque cause. Uno può non vederle tre volte tre, ma uno solo, non tutti!». Dopodiché - essendogli cascati sia l'ombrello che un pacchetto - si chinò a raccoglierli e tacque in attesa delle altre persone...

Algard *PUF!*

[alois]

Paolanka Cannavolodja Thinkerova risolve il mistero della morte della bionda Nadia, ma cosa sarà veramente successo nella stanza?

Algard *PUF!*

[ermengarda]

Com'è come non è, un tal Rincin, noto medium chiamato dalla polizia per un consulto, si affacciò nel salotto e subito cominciò a raccontare, anzi a vedere ciò che lì si era svolto. Il piccolo prete cattolico lo guardava con un sorrisetto inespressivo e ogni tanto annuiva, compiaciuto...

Algard *PUF!*

[alois]

Uscito che fu il medium, ecco entrare un altra persona, tal Pavel Raijnovic Rugantinov, che sbadigliando, e con accento vagamente romanesco, disse: "Sì, sì, ho capito tutto, ma... vojia de lavorà sarteme addosso... ora devo andare", ed uscì. Il prete cattolico - che aveva colto le sfumature della parlata papalina - sorrise ancora più compiaciuto...

Algard *PUF!*

[alois]

Un porto di mare, l'appartamento del Pope: gente che va, gente che viene, ognuno con un suo pezzetto di verità: Gino Tajevic, Idja Valenzova Popova, Amazjing Taurinova; tutti tacitati dall'arrivo di Chijara, che spiega una volta per tutte quello che è successo. A tutti, escluso il prete, ovviamente, e Babushka Josifa, la madre della madre del Pope...

Algard *PUF!*

[alois]

Una leggera spirale di fumo saliva dal camino della stanza, e si perdeva su per la cappa. La nuova entrata, Ivanka Ombrova, la guardò con sdegno e disse: "Fuma, fuma, io tanto ho smesso... Quanto al caso, beh, bazzecole!" E uscì, seguita da uno sguardo tra il divertito e l'ammirato del prete.

Algard *PUF!*

[alois]

Non si era ancora spento l'eco delle parole dell'Ivanka, che ecco irrompere nella stanza la famosa Feijd Helmova, che con fare sardonico disse: "Tutto, ho capito tutto" e uscì. Valentin era sempre più allibito, e il piccolo prete sempre più divertito per l'incessante andirivieni.

Algard *PUF!*

[ermengarda]

Di prima mattina, con incedere tranquillo (naturale, del resto, nel più grande scacchista russo vivente) Otto Filipposcky Kapciskij si affacciò nella sala. "Sì sì..." disse, "il pope in C6, il tipo in F5 e la bionda...matta." E, soddisfatto, se ne andò.

Algard *PUF!*


N.B.
PL al terzo post

[thinker]

volevo anch'io il nome russo....

[alois]

volevo anch'io il nome russo....

Fatto

Alois

[thinker]

volevo anch'io il nome russo....

Fatto

Alois

:lol:  :wink:

[Ida]

Mi permetto di correggere il mio nome.
Io mi chiamo

Idja Valenzova Popova    

[alois]

Mi permetto di correggere il mio nome.
Io mi chiamo

Idja Valenzova Popova    

Se sbalio, mi corigerete... disse così, no?

Alois