Il caso del giallista assassinato - Risolto

[Rugantino]

"E' tempo di svelare il mistero!", disse Emmery King, "Papà convoca per domani sera le otto sospettate in questo studio e allora rivelerò le modalità dell'omicidio e il nome dell'assassina!"

Poi si rivolse nuovamente ai lettori e disse:"Ma voi avete ancora qualche ora di tempo per mandare le vostre soluzioni!
Chi è l'assassina e come ho fatto a scoprirla?"

Ciao,
        Paolo

[Rugantino]

Sul filo di lana una nuova investigatrice risolve il mistero

tesla

Ciao,
       Paolo

[Rugantino]

Tutte e otto le sospettate erano sedute una accanto all'altra nello studio di Aloisio De Luigi e guardavano in silenzio verso la scrivania.
Seduto alla scrivania Emmery King stava giocando col mazzo di piacentine che fino a poco prima era sparso lì sopra, quando ad un tratto alzo gli occhi e le guardò una ad una.
Ai lati della stanza l'ispettore King e il sergente Vilie controllavano tutto quello che stava accadendo.

Emmery King cominciò a parlare:"Come tutte voi ben sapete in questa stanza è stato commesso un omicidio, è stato ucciso il noto giallista Aloisio De Luigi e l'assassina è una di voi!"

A queste parole le otto donne ebbero un sussulto.

"Sì, una di voi", continuò King, "una che come le altre quel giorno aveva un appuntamento con De Luigi, un appuntamento che si è rivelato fatale.
Probabilmente la conversazione è iniziata normalmente, poi deve essere degenerata e sfociata in una lite furiosa. L'assassina a questo punto ha estratto la sua pistola e ha fatto fuoco contro De Luigi ferendolo mortalmente. Subito dopo l'assassina è scappata facendo perdere la sue tracce.
Quello che l'assassina ignorava è che De Luigi non era morto subito ma qualche minuto dopo essere stato colpito, come ha rilevato il medico legale.
De Luigi allora ha cercato di utlizzare i pochi minuti che gli rimanevano da vivere per lasciarci un messaggio con cui indicarci l'identità della sua assassina e ci è riuscito.
Con le poche forze che gli rimanevano De Luigi ha preso questo mazzo di carte piacentine, lo ha sparso sulla scrivania e ha cercato le tre carte che gli servivano per lasciarci il messaggio: l'asso, il due e il tre di denari!"

Mentre diceva queste cose King mostrò alle otto donne le tre carte.

"Asso, due e tre di denari", ripetè Emmery King, "o per meglio dire asso, due e tre dello stesso seme, una combinazione (in gergo un accuso) che nel gioco del tressette, che De Luigi ben conosceva, ha un nome ben preciso: La Napoletana!!!
Ed è questo che ha fatto De Luigi prima di morire, "ha accusato la Napoletana", in altre parole ha accusato del suo omicidio l'unica giallista tra di voi che proviene da Napoli: Paola Pensatori!!!"

"Sì sono stata io!!!" urlò Paola Pensatori scoppiando in un pianto dirotto, "non ne posso più confesso, l'ho ucciso io!!! Ero venuta da De Luigi su suo invito per confrontare i nostri lavori e scambiarci qualche idea, ma quando ho scoperto che nel suo ultimo romanzo De Luigi voleva uccidere Jessica, il mio personaggio preferito, sono rimasta sconvolta!
L'ho pregato di non farlo, suggerendogli anche altre alternative, ma non ha voluto sentire ragioni. Quando gli ho detto 'Jessica non deve morire!' e lui mi ha riso in faccia non ci ho visto più, ho preso la mia pistola e gli ho sparato!!!!"
Paola Pensatori continuò a piangere senza più dire altro.

"Sergente Vilie manette!", ordinò l'ispettore King, "portate questa donna in prigione!", poi si rivolse a suo figlio, "Bravo Emmery! Un altro caso felicemente risolto!"

"Grazie papà! Credo proprio che il modo migliore per festeggiare sia una bella partita a tressette. Che ne dici?"

"Per me va bene", rispose l'ispettore King, "ma tu, io e Vilie siamo in tre. Dove lo troviamo il quarto?"

"Beh", disse Emmery King ridacchiando, "vuol dire che giocheremo...con il morto!"

FINE


P.S.
Grazie a tutti quanti hanno partecipato!

Ciao,
       Paolo

[amazing]

oh, ecco perché non ero riuscita a risolvere il tuo giallo!! Non so giocare a tressette!    :oops:

Comunque complimenti, Rugantino: il tuo gioco è divertente!    Spero che ne farai degli altri! Proverò sicuramente a risolverli   (magari senza scacchi o bridge... :oops: )

[alois]

In quella, mentre il vil sergente Vilie portava via la Pensatori, si aprì la porta della sala e Aloisio De Luigi fece il suo ingresso tra lo stupore delle sospettate. Si avvicinò a Emmery King - che non sembrava affatto sorpreso - e gli andò a stringere calorosamente la mano. "Grazie, grazie Emmery" - disse - "ho perso la scommessa con lei... Non ucciderò la Fletcher nel mio prossimo romanzo! Non conviene... Anzi... Jessica, venga!" Con incedere maestoso, Jessica Fletcher s'avanzò nella sala. Nel fuggi fuggi generale che ne seguì non si ebbero contusi e feriti per puro miracolo...

Complimenti Paolo, ora ne aspettiamo altri :wink: (magari non uccidere di nuovo me, eh? )

Alois

[jacknemo]

oh, ecco perché non ero riuscita a risolvere il tuo giallo!! Non so giocare a tressette!    :oops:
...

Anche io!!!
:x  :x  :lol:  :lol:

[Dj The Emperor]

oh, ecco perché non ero riuscita a risolvere il tuo giallo!! Non so giocare a tressette!    :oops:

Comunque complimenti, Rugantino: il tuo gioco è divertente!    Spero che ne farai degli altri! Proverò sicuramente a risolverli   (magari senza scacchi o bridge... :oops: )

neanche io, ma da noi in piemonte lo stesso termine si usa per la Scopa!!!!    

[thinker]

"Sì sono stata io!!!" urlò Paola Pensatori scoppiando in un pianto dirotto, "non ne posso più confesso, l'ho ucciso io!!! Ero venuta da De Luigi su suo invito per confrontare i nostri lavori e scambiarci qualche idea, ma quando ho scoperto che nel suo ultimo romanzo De Luigi voleva uccidere Jessica, il mio personaggio preferito, sono rimasta sconvolta!
L'ho pregato di non farlo, suggerendogli anche altre alternative, ma non ha voluto sentire ragioni. Quando gli ho detto 'Jessica non deve morire!' e lui mi ha riso in faccia non ci ho visto più, ho preso la mia pistola e gli ho sparato!!!!"

e l'avevo pregato, gli avevo anche detto "Fai morire la Colombari o la Arcuri", ma lui niente, rideva, rideva  :evil: e quanno ce vo', ce vo'!