Aperto da slowmotion, 23 Ottobre 2009, 12:37:50

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slowmotion

Diego Tonoli

bobaccio

#1
Citazione di: slowmotion il 23 Ottobre 2009, 12:37:50

Il seguente rebus è stato rifiutato da nota rivista del settore;
recensione con nota di biasimo e motivazioni seguenti:

0.
Da cestinare.
1.
Non si tratta di un'imago. Le scritte sottostanti sono ininfluenti.
Contiene un punto interrogativo: e' un rebus a D&R.
2.
Nei Rebus a D&R si risponde positivamente o negativamente. Il lettore del gioco apre
un dizionario e argomenta...."segno che il piede lascia sul terreno". Semplice domanda
a cui si aspetta un sì o un no: nessuna risposta fuorviante o su domande non poste
preventivamente e in modo esplicito.
3.
Le figure delle persone sono troppo piccole. Se mi dai il permesso...
4.
I grafemi sono posti erroneamente sulla figura. Il primo non si imprime sulla chiave.
Fuori bersaglio. Il secondo calza sulla chiave (il bambino), ma in posizione
completamente decentrata.
5.
Il grafema "DI" viene riprosto in seconda lettura come preposizione semplice. Poco gradito.
6.
La prima lettura contiene il verbo "avere" accentato e privo dell'acca. Poco gradito.
7.
Palese equipollenza etimologica. Vedi ultima parola in prima e seconda lettura.
8.
La seconda lettura è priva di senso, ed è pure riprodotta sull'illustrato. Non permesso.


(!) Un semplice "no" bastava. Recensione travagliata... più della vita di un attore.
Non mi resta che ...e di peggio. In amore tutto è permesso, bèh un grosso errore
in questo caso lo vedo!



Soluzioni in PVT.
Caro Diego,
mi pare di leggere una nota polemica nel commentare il fatto che il volonteroso redattore di una rivista enigmistica, invece di liquidarti con un secco e diseducativo no, si sia "permesso" di elencarti una serie di errori (discutibilissimi per carità, ma comunque evidentemente in contrasto con le regole applicate in quella rivista) con osservazioni che dovrebbero evitarti in futuro di commettere quegli stessi errori. Non voglio affermare che l'enigmistica sia perfetta come la matematica, ma comporta l'osservanza di regole generali che consentano ai solutori di credere in una "certezza" della soluzione, senza la quale affrontare un gioco diventerebbe un salto nel buio assai poco gratificante. Io lo ringrazierei, piuttosto, per la pazienza e la cortesia. Del resto "Edipeggio" esiste proprio per consentirci di giocare con una certa libertà dalle regole, e i solutori si assumono serenamente il rischio di lambiccarsi il cervello magari inutilmente...

STEP

Qui sopra vedo che ci sono tesi ed antìtesi, non che voglia spingere verso la mezza misura ma tra un po' ci dovremo arrivare. Ci sono cari amici che si sono visti cassare giochi stupendi perchè hanno una2^ lettura già pubblicata da decenni ma con una 1^ lettura diversa e con un gioco decisamete peggiore. Gli esperti seguono regole e le regole sono state dettate in un secolo passato, dove qualsiasi gioco veniva scritto su una tavola quasi rasa. Ora? Più facile vincere al lotto che trovare un rebus breve inedito. Nelle riviste specializzate c'è posto per giochi che hanno un elemento scabroso che li ha cassati in passato in altre pubblicazioni, oppure per cose che hanno davvero delle alzate di ingegno.
Un giorno anche i preti si sposeranno ;D

DarkBeam

Primo elemento di contestazione. Non è vero che nei rebus a d e r si deve rispondere solo sì o no... Molto interessanti dei rebus in cui la risposta è "pare", "ni" ...

STEP

Citazione di: DarkBeam il 23 Ottobre 2009, 23:51:21
Primo elemento di contestazione. Non è vero che nei rebus a d e r si deve rispondere solo sì o no... Molto interessanti dei rebus in cui la risposta è "pare", "ni" ...
ne avrei uno che cadrebbe a fagiuolo ma poi si dice che voglio fare il fenomeno ;D

bobaccio

Citazione di: STEP il 23 Ottobre 2009, 23:27:56
Qui sopra vedo che ci sono tesi ed antìtesi, non che voglia spingere verso la mezza misura ma tra un po' ci dovremo arrivare. Ci sono cari amici che si sono visti cassare giochi stupendi perchè hanno una2^ lettura già pubblicata da decenni ma con una 1^ lettura diversa e con un gioco decisamete peggiore. Gli esperti seguono regole e le regole sono state dettate in un secolo passato, dove qualsiasi gioco veniva scritto su una tavola quasi rasa. Ora? Più facile vincere al lotto che trovare un rebus breve inedito. Nelle riviste specializzate c'è posto per giochi che hanno un elemento scabroso che li ha cassati in passato in altre pubblicazioni, oppure per cose che hanno davvero delle alzate di ingegno.
Un giorno anche i preti si sposeranno ;D

In realtà non intendevo entrare nel merito della validità delle regole: condivido pienamente il giudizio che esse possano essere obsolete ed appartenere alla cultura di un secolo fa. Mi premeva mettere in rilievo la buona volontà (scambiata forse per spocchiosa esibizione di cultura enigmistica) dimostrata da quel redattore che non si era accontentato di liquidare il gioco con un semplice no. Quanto alla difficoltà di creare oggi un gioco originale rispettando le regole e temendo ad ogni momento di incorrere in un déjà vu, che si può dire? L'alternativa è di esprimersi con linguaggi nuovi (magari in sedi appropriate come, appunto,il forum) rispettando sempre, come primario obiettivo, il diritto del solutore ad una sicurezza della soluzione, cosa che non si può certo ottenere finchè le regole del nuovo linguaggio nascono espressamente per il gioco proposto e sono ben custodite nella mente del creatore... 

katana

Citazione di: STEP il 23 Ottobre 2009, 23:27:56
Ci sono cari amici che si sono visti cassare giochi stupendi perchè hanno una2^ lettura già pubblicata da decenni ma con una 1^ lettura diversa e con un gioco decisamete peggiore.  Più facile vincere al lotto che trovare un rebus breve inedito.
Io trovo assurdo che non si possa pubblicare un gioco che abbia come soluzione una frase che altri hanno 'usato' in passato,anche se la prima lettura è uguale.Secondo me importante è che siano diverse o l'immagine,se si tratta di illustrati,o la tipologia di gioco.<<Il dado è tratto>> è stato detto da Cesare,ma gli enigmisti ne possono fare tanti rebus,crittografie,enigmi ecc.anche con una stessa prima lettura.E' la fantasia e l'abilità dell'enigmista che farà la differenza.

Dato che esistono oratori balbuzienti, umoristi tristi, parrucchieri calvi, potrebbero anche esistere politici onesti
                                                                                                                                     Dario Fo