Rebus senza frontiere - PL

Aperto da Caxio, 24 Giugno 2012, 12:01:43

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Caxio

Dedicato a Ele ;D
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Pvt.

Rebus: 2 1, 8! = 9 2



Caxio


pling

Non per criticare, ma nella nuova frontiera sono ammesse le equipollenze?  ;)
..quello che fingo d'essere e non sono

yoghi65

ma non è che a forza di aprir frontiere, facciamo la fine della GRECIA? ;D ;D :)
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Licenza di rubare (le merende)

Caxio

Citazione di: pling il 26 Giugno 2012, 15:56:16
Non per criticare, ma nella nuova frontiera sono ammesse le equipollenze?  ;)
Mah, mi rimetto a Samlet... chiedi a lui...

samlet

#5
Caxio mi chiama, io obbedisco. Ma, ahimè devo ripetermi... Spero nella clemenza di chi già conosce le mie (personali) idee. Tanti vocaboli sono nati centinaia di anni fa ed avevano, in molti casi, un significato diverso da quello attuale. Con il trascorrere del tempo è cambiato l'uso per cui, mettiamo, se il rivale si contendeva il possesso della riva con il suo vicino, oggi non è più così, come ben si sa. L'armadio era il ripostiglio delle armi, oggi vi si ripongono i capi di vestiario. E così via, fino ad arrivare a parentele insospettabili, come nel caso di policeman e propoli: consultando un vocabolario ci si accorge con stupore che entrambi i vocaboli provengono da polis (città). Ebbene ve la sentireste di dire che sono equipollenti? Spero ardentemente che anche voi conveniate su questo (per me) assioma. C'è inoltre da aggiungere che anche i linguisti con la L maiuscola sottolineano sempre questo aspetto, invitando i lettori a non "mortificare" (così scrive suppergiù Devoto) vocaboli come cattivo: in origine si intendeva dire posseduto dal demonio, oggi il cattivo è anche il bimbo sgridato dalla mamma. Se, comunque, nonostante quanto scritto, si rimanesse arroccati sulla propria posizione, allora aggiungerei che sarebbero da considerare equivalenti tutte le coppie di vocaboli aventi in comune prefissi come in-, con-, tra- eccetera (per non parlare delle uscite e desinenze varie). In conclusione ribadisco il concetto di accettare quei termini che hanno sì una (lontana) parentela in comune ma che oggi hanno assunto un altro significato: seguire/eseguire, correre/concorrere, eccetera. Un caro saluto a tutti.

Caxio

Citazione di: samlet il 26 Giugno 2012, 23:28:12
In conclusione ribadisco il concetto di accettare ...
Eh, però adesso devi fare un altro sforzo: quando invece NON accetti? :D

samlet

In coda a quanto scritto precedentemente, posso aggiungere che ci sono diversi... gradi di equipollenza, da quello sfacciatamente evidente come occhi/occhiali, a quello impercettibile, quasi inesistente come il già citato policeman/propoli. Per evitare di ammattire sfogliando pagine di vocabolari, facciamoci guidare dal buonsenso e dalla sensibilità. Nessuno vieta a nessuno di pensarla in un determinato modo: se dà fastidio imbattersi in seguire/eseguire lo si giudichi pure una brutta (o bruttissima) chiave, ma consiglio di non essere mai assolutisti. Nella creazione di un rebus concorrono alcuni fattori che ne determinano la bellezza e anche in questo caso ognuno di noi farà le sue valutazioni. Io, ad esempio, nella prima lettura adoro le frasi lunghe non interrotte da grafemi ("dopo colazione lavan i fichi" o "da Vallardi son estasiate", eccetera), qualcun altro metterà al primo posto una chiave nuova, qualcun altro ancora un'idea innovativa, qualcun altro l'assenza di grafemi e così via. Quindi come si fa a stabilire una scaletta di merito? Impossibile. Ho già avuto modo di dire che non esiste un regolamento, né tanto meno si potrebbe pensare di imporlo, per cui il discorso ci porta piacevolmente alla conclusione che la nascita di un rebus è una (piccola) creazione artistica. E allora valgano i criteri di bellezza e di tecnica che si confanno ad essa e che troviamo anche nei commenti dei critici d'Arte. Ecco perché – parlo sempre a titolo personale, sia ben chiaro – nel momento in cui mi accingo a giudicare un rebus considero, che so, la "sciarada" di cui parlavo prima, la novità della chiave, se c'è qualche magia innovativa nella scena, se ci sono pochi grafemi (che non interrompono) la frase finale. E, perdonatemi se insisto, così facendo valuto esclusivamente parametri di bellezza e di tecnica. Allo stesso modo verifico i nèi come i verbi à e ò senza la acca, il balbettamento nella prima lettura, la poca plausibilità della frase finale e così via. Per concludere, non ho mai dato voti all'illustrazione, perché esula dal merito dell'autore. Ovviamente sogno sempre un disegno della Brighella, ci mancherebbe, ma questo dev'essere solo la ciliegina sulla torta: i rebus vanno valutati esclusivamente sulla carta.

pazienza

E l'equipollenza (tema della discussione) qui che cosa c'entrerebbe di grazia?

reg

Citazione di: pazienza il 02 Luglio 2012, 09:30:09
E l'equipollenza (tema della discussione) qui che cosa c'entrerebbe di grazia?

pare che ( pare ) che la parola in soluzione e la parola in prima lettura derivino da uno stesso verbo latino. Da qui l'equipollenza. Poi magari si può discutere sui significati delle parole.

STEP

Citazione di: pazienza il 02 Luglio 2012, 09:30:09
E l'equipollenza (tema della discussione) qui che cosa c'entrerebbe di grazia?
Infatti hai ragione, l'equipollenza non centra nulla, nel rebus di Slownotion va in cesura e non esiste più, nemmeno da discuterne ;D

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