LA PALLOTTOLA MISTERIOSA (BREVE GIALLO)

Aperto da Eutidemo, 24 Gennaio 2018, 06:16:43

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Eutidemo

Citazione di: reg il 24 Gennaio 2018, 21:33:22
Ricordo il finale di un film, ma non ricordo che film fosse. Un pullman era finito fuori strada ed era rimasto in bilico sul ciglio di un burrone. Tutti i passeggeri si erano messi sul fondo del pullman per bilanciarlo. Se solo uno di loro si fosse mosso il mezzo sarebbe precipitato. A un tratto uno di loro esclamò: "Fermi tutti, mi è venuta una splendida idea."
Fine del film  :o


Tranquilli...il finale c'è, ed è spiegato in un intero capitolo (il quinto) ;)

Eutidemo

Vi fornisco un'altra precisazione, che, forse, anche visivamente, può aiutarvi molto a risolvere il mistero. ;)
Nella sua ingegnosa ricostruzione, Mrgigiotto scrive: "A quel punto l'agente infiltrato,ha preso la pistola di Williams e l'ha buttata nel camino. Clark pensava che si stesse compiendo il piano per la sua fuga.In realtà tutto è durato pochi secondi. L'agente ha sparato a Clark con la sua pistola e si è nascosto,forse nell'armadio,in attesa del vostro arrivo".
A parte il fatto che nessun "agente infiltrato" può essere entrato ed uscito dalla stanza nel modo descritto da Mrgigiotto, occorre tenere presente, come spiegato nel giallo, che se veramente l'agente infiltrato avesse sparato a Clark con la sua pistola, sia il timbro del percussore sul bossolo ritrovato in terra, sia le striature sul proiettile, avrebbero dovuto corrispondere ad un'unica arma; ed invece, il timbro del percussore sul bossolo corrisponde alla pistola di Williams, mentre le striature sul proiettile corrispondono ad un'altra pistola. ::)
Forse con la seguente immagine la cosa risulterà più chiara. ;)

Eutidemo

Altro punto su cui riflettere, è che lo STUB , un tempo denominato "prova del guanto di paraffina", ha inequivocabilmente dimostrato che Williams ha sparato, mentre Clark no! ;)

Eutidemo

Vi fornirò anche un ulteriore indizio (che nel giallo non era scritto): sul bossolo ci sono le impronte digitali di Williams, oltre che il timbro del percussore della sua pistola. ;)
Dal proiettile non sono rilevabili impronte digitali di sorta! :)

mrgigiotto

Dunque...sappiamo che:
L'agente di guardia esterno alla stanza (Brown) è stato (o s'è...) tramortito
La stanza era aperta (Capitolo due "peraltro"...) con la serratura forzata
Sui corpi delle vittime ci sono i segni di una colluttazione
Williams è morto parecchi minuti prima di Clark
William è morto colpito alla nuca da un attizzatoio per camini
L'agente di guardia esterno alla stanza (Brown) ha dato l'allarme
Williams ha sparato un colpo (guanto paraffina)
Il proiettile che ha ucciso Clark è stato sparato da una pistola che non era quella di Williams.
La pistola di Williams è finita nel camino e ha esploso  (causa calore) un ulteriore colpo
Il proiettile che ha ucciso Clark non è compatibile con il bossolo della pistola di Williams.
L'inserviente delle pulizie ha un ego smisurato.
L'allarme è stato dato dall'agente di guardia esterno alla stanza (Brown).

Nessuno poteva entrare nella stanza altrimenti sarebbe scattato l'allarme.
Nessuno poteva uscire dalla stanza altrimenti sarebbe scattato l'allarme.
La stanza non ha fori da cui far passare la canna di una pistola.
Nel piano di sotto c'è la sicurezza della C.I.A. pronta ad intervenire.
L'unico in possesso delle chiavi per aprire la stanza è Spencer.
Spencer ha sempre con sé le chiavi e al momento del delitto era sul podio
davanti a decine di agenti.

Possibile soluzione: L'agente Brown sbatte la nuca contro il muro.E' il segnale per Clark.Clark si avventa contro Williams.C'è una colluttazione tra i due.Williams teme che Clark voglia recuperare la sua pistola per uccidersi.Williams estrae la pistola per buttarla nel fuoco ma in quell'istante Clark lo colpisce alla nuca.Williams cadendo fa partire un colpo di pistola.Brown sente il colpo.Fa scattare l'allarme sul muro esterno.Gli agenti allertati escono dalla sala sicurezza.Da quel momento passano all'incirca 40 secondi.Abbastanza per far entrare l'agente Brown nella stanza forzando la porta,avvicinarsi a Williams,buttare la pistola nel camino,andare verso Clark sparargli con la sua pistola nascosta nella calza,controllare che la ferita sia letale (macchiandosi di sangue la mano) ed uscire richiudendo la porta attendendo Spencer e gli agenti.Questi arrivano.L'agente Spencer chiede cosa sia successo.L'agente Jones nota il sangue dalla ferita di Williams (in realtà è il sangue di Clark).Il resto è storia

Non stupiamoci della rapidità di esecuzione.L'agente Brown,come tutti gli altri agenti delle forze speciali,è istruito ed allenato per effettuare questo genere di blitz

Possibile movente:L'agente Brown era un doppiogiochista così come Clark.La testimonianza di Clark lo avrebbe fatto arrestare.
Clark e Brown erano collaboratori.Il colpo sul muro era un segnale studiato da loro in precedenza nel caso si fossero trovati in quella situazione.Clark,fidandosi di Brown,credeva che sarebbe riuscito ad evadere dalla stanza dove era rinchiuso ma non aveva fatto i conti con il triplogioco di Brown.La missione di Brown,quella per cui era stato messo di guardia dall'agente Jones dell'FBI,era quella di uccidere Clark facendo ricadere le colpe su Spencer,il fantomatico mandante.
Notate che Jones dà del tu all'agente Brown:"Bada che stai sanguinando"...Jones lo dice per far notare agli altri che la ferita è "vera" ma tradisce una conoscenza con l'agente.
Lo scopo di Jones era quello di eliminare Clark e Spencer per far sì che passasse il messaggio che l'FBI era piu' pulita ed affidabile di quei mercenari della CIA.I fondi economici sarebbero aumentanti e Jones sarebbe stato promosso a capo dell'organizzazione.

Eutidemo

Ti ringrazio sinceramente Mrgigiotto, perchè i tuoi pregevoli sforzi interpretativi, anche laddove non condivisibili, non solo mi recano soddisfazione, ma mi aiutano anche a migliorare una trama che, così com'è e ridotta all'osso, necessita sicuramente di molti miglioramenti e correzioni (di cui darò sicuramente atto alla tua preziosa collaborazione). :)
Invito gli altri partecipanti a questo TOPIC, a riflettere ed a considerare anche loro i seguenti punti giustamente evidenziati da Mrgigiotto: ;)
***
Mrgigiotto scrive:
"L'agente di guardia esterno alla stanza (Brown) è stato (o s'è...) tramortito"

ESATTO
***
Mrgigiotto scrive:
"La stanza era aperta (Capitolo due "peraltro"...) con la serratura forzata"
La serratura forzata era quella (non allarmata) della porta dell'appartamento, che era aperta, non quella della stanza dove erano Williams e Clark, e che è rimata sempre chiusa fino all'irruzione di Spencer, Jones e tutti gli altri agenti.
***
Mrgigiotto scrive:
"Sui corpi delle vittime ci sono i segni di una colluttazione"

ESATTO
***
Mrgigiotto scrive:
"Williams è morto parecchi minuti prima di Clark"

ESATTO
***
Mrgigiotto scrive:
"William è morto colpito alla nuca da un attizzatoio per camini"

ESATTO
***
Mrgigiotto scrive:
"L'agente di guardia esterno alla stanza (Brown) ha dato l'allarme"

ESATTO
***
Mrgigiotto scrive:
"Williams ha sparato un colpo (guanto paraffina)"

ESATTO
***
Mrgigiotto scrive:
"Il proiettile che ha ucciso Clark è stato sparato da una pistola che non era quella di Williams."

Così sembra, anche se c'è un contrasto tra la timbratura del bossolo e le striature sul proiettile.
***
Mrgigiotto scrive:
"La pistola di Williams è finita nel camino e ha esploso  (causa calore) un ulteriore colpo"

ESATTO
***
Mrgigiotto scrive:
"Il proiettile che ha ucciso Clark non è compatibile con il bossolo della pistola di Williams."


***
Mrgigiotto scrive:
"L'inserviente delle pulizie ha un ego smisurato."

Questo non lo so! :-)
***
Mrgigiotto scrive:
"L'allarme è stato dato dall'agente di guardia esterno alla stanza (Brown)."

ESATTO
***
Mrgigiotto scrive:
"Nessuno poteva entrare nella stanza altrimenti sarebbe scattato l'allarme.
Nessuno poteva uscire dalla stanza altrimenti sarebbe scattato l'allarme."

ESATTO
***
Mrgigiotto scrive:
"La stanza non ha fori da cui far passare la canna di una pistola."

ESATTO
***
Mrgigiotto scrive:
"Nel piano di sotto c'è la sicurezza della C.I.A. pronta ad intervenire."

ESATTO
***
Mrgigiotto scrive:
"L'unico in possesso delle chiavi per aprire la stanza è Spencer."

ESATTO
***
Mrgigiotto scrive:
"Spencer ha sempre con sé le chiavi e al momento del delitto era sul podio davanti a decine di agenti."

ESATTO
***
Dagli elementi di cui sopra, MRGIGIOTTO desume quanto sotto:
***************************
Possibile soluzione secondo Mrgigiotto:
--------------------------------------------
***
Mrgigiotto scrive:
"L'agente Brown sbatte la nuca contro il muro.E' il segnale per Clark.Clark si avventa contro Williams.C'è una colluttazione tra i due.Williams teme che Clark voglia recuperare la sua pistola per uccidersi.Williams estrae la pistola per buttarla nel fuoco ma in quell'istante Clark lo colpisce alla nuca.Williams cadendo fa partire un colpo di pistola."
Fin qui è tutto possibile, almeno nell'economia del giallo come si è fin qui sviluppato; anche se non è detto che sia avvenuto così.
***
Mrgigiotto scrive:
"Brown sente il colpo."

Veramente era svenuto, però il colpo può averlo ridestato.
***
Mrgigiotto scrive:
"Fa scattare l'allarme sul muro esterno.Gli agenti allertati escono dalla sala sicurezza.Da quel momento passano all'incirca 40 secondi.Abbastanza per far entrare l'agente Brown nella stanza forzando la porta."

Questo, invece, non è possibile, perchè:
- in 40 secondi Brown non avrebbe mai fatto in tempo a forzare sia il catenaccio che la serratura, i quali erano, sì, ordinari, ma di ottima fattura;
- l'allarme sul muro e quelli sulla serratura erano differenti, per cui gli agenti rimasti nella sala di sicurezza (che, ovviamente, non deve mai restare del tutto sguarnita), si sarebbero accorti che, dopo l'allarme a muro, era scattato poco dopo anche quello della serratura.
- la circostanza che, dopo l'allarme a muro, era scattato poco dopo anche quello della serratura, risultava memorizzata, il che avrebbe comunque accusato Brown.
***
Mrgigiotto scrive:
"(Una volta entrato nella stanza, Brown ci avrebbe messo poco) ad avvicinarsi a Williams, buttare la pistola nel camino, avvicinarsi a Williams, andare verso Clark sparargli con la sua pistola nascosta nella calza,controllare che la ferita fosse letale (macchiandosi di sangue la mano) ed uscire richiudendo la porta attendendo Spencer e gli agenti."

E perchè mai Brown avrebbe dovuto gettare la pistola di Williams nel camino, e sparare a Clark con la sua?
Sarebbe stato molto più logico, invece, come avevi ipotizzato la prima volta, se avesse sparato a Clark con la pistola di Williams, usando la sua mano.
Inoltre, a terra c'era un solo bossolo, con la timbratura del percussore dell'arma di Williams, ma non il bossolo espulso dall'arma di Brown; questo fatto si potrebbe facilmente spiegare con il fatto che quest'ultimo lo avesse raccolto, ma non spiega il resto...e soprattutto per quale ragione Brown avrebbe dovuto gettare la pistola di Williams nel camino, e sparare a Clark con la sua.
Non ha senso!
Nè si spiega perchè mai avrebbe dovuto sparare a Clark alla gamba, invece che in testa, freddandolo subito; sparandogli al femore, infatti, dopo pochi secondi sarebbero arrivati gli agenti e lo avrebbero salvato.
Ed infatti si tratta di un tipo di ferita che è letale solo se non tamponata; ed anche se non è tamponata, ci vuole un bel po' di tempo per morire...non certo quaranta secondi già quasi tutti trascorsi dal momento della ferita.
In ogni caso, a parte il fatto che Brown non avrebbe mai avuto il tempo di forzare le due serrature (in 40 secondi), e, quindi, ad entrare nella stanza prima dell'arrivo degli agenti allarmati...in ogni caso è da escludere nel modo più assoluto che, sempre in quei 40 secondi, sarebbe riuscito addirittura ed uscire richiudendo la porta, rimontando le serrature, ed attendendo Spencer e gli agenti.
Non ci siamo assolutamente con i tempi...a parte gli altri punti che non tornano.
***
Mrgigiotto scrive:
"Questi arrivano.L'agente Spencer chiede cosa sia successo.L'agente Jones nota il sangue dalla ferita di Williams (in realtà è il sangue di Clark)."

Il sangue era sulla nuca di Brown, non nella sua mano; e non si era nemmeno accorto di sanguinare dal retro del capo, finchè Jones non glielo fece notare.
E, solo allora, si è tamponato con un fazzoletto!
***
Mrgigiotto scrive:
"Non stupiamoci della rapidità di esecuzione.L'agente Brown,come tutti gli altri agenti delle forze speciali,è istruito ed allenato per effettuare questo genere di blitz"

Hai visto troppi film di 007 :-)
L'agente Brown,come tutti gli altri agenti delle forze speciali, è istruito ed allenato per effettuare questo genere di blitz...ma non certo a compiere miracoli: ti garantisco che in 40 secondi è assolutamente impossibile forzare due serrature, entrare in una stanza, gettare una pistola nel fuoco, sparare ad un uomo, ricercare il bossolo a terra (l'operazione più lunga, te lo garantisco), riuscire dalla stanza e rimontare entrambe le serrature.
Non ci riuscirebbe neanche Madrake!
Personalmente, quando da giovane mi insegnarono come forzare una serratura o un lucchetto (non come ladro, ovviamente :-) ), nella migliore della ipotesi, per una singola serratura, mi ci voleva qualche minuto, non certo pochi secondi; sebbene questo non faccia testo, perchè come "scassinatore" sono sempre stato un pippa!
***
Mrgigiotto scrive:
"Possibile movente:L'agente Brown era un doppiogiochista così come Clark.La testimonianza di Clark lo avrebbe fatto arrestare."

Questo sarebbe possibilissimo, se si potesse provare.
***
Mrgigiotto scrive:
"Clark e Brown erano collaboratori.Il colpo sul muro era un segnale studiato da loro in precedenza nel caso si fossero trovati in quella situazione."

Anche questo sarebbe possibilissimo, se si potesse provare.
***
Mrgigiotto scrive:
"Clark, fidandosi di Brown,credeva che sarebbe riuscito ad evadere dalla stanza dove era rinchiuso ma non aveva fatto i conti con il triplogioco di Brown."

Per i motivi più volte spiegati nel giallo, ammesso che Clark fosse riuscito ad evadere dalla stanza, non sarebbe mai potuto uscire dalll'edificio, perchè, all'apertura della porta della sua camera, tutte le uscite del palazzo sarebbero state bloccate elettromeccanicamente da un sistema di chiusura automatizzato.
***
Mrgigiotto scrive:
"La missione di Brown,quella per cui era stato messo di guardia dall'agente Jones dell'FBI,era quella di uccidere Clark facendo ricadere le colpe su Spencer,il fantomatico mandante."

Anche questo sarebbe possibilissimo, se si potesse provare.
***
Mrgigiotto scrive:
"Notate che Jones dà del Mrgigiotto all'agente Brown:"Bada che stai sanguinando"...Jones lo dice per far notare agli altri che la ferita è "vera" ma tradisce una conoscenza con l'agente."

Non ho ben capito!
Si danno tutti del tu nel mio giallo, sia perchè erano tutti colleghi GMEN, sia perchè è ambientato in USA.
***
Mrgigiotto scrive:
"Lo scopo di Jones era quello di eliminare Clark e Spencer per far sì che passasse il messaggio che l'FBI era piu' pulita ed affidabile di quei mercenari della CIA.I fondi economici sarebbero aumentanti e Jones sarebbe stato promosso a capo dell'organizzazione."

Anche questo sarebbe possibilissimo, se si potesse provare.
Ad ogni modo, si può optare per i moventi più vari, anche se io ho optato per l'infiltrazione di agenti stranieri.
;)

Eutidemo

Dimenticavo una cosa. :)
Ammesso (e assolutamente non concesso) che in 40 secondi Brown possa essere stato in grado di compiere tutte le complesse operazioni descritte, considerato che l'allarme delle serrature era scattato DOPO che lui aveva fatto scattare manualmente quello a parete, cosa mai avrebbe potuto rispondere a tutti gli agenti accorsi, quando questi gli avesso chiesto: "La porta è stata forzata <<dopo>> che tu hai suonato l'allarme a muro, per cui o sei stato tu a forzarla, oppure devi aver visto chi lo ha fatto."
Al che penso proprio che non avrebbe saputo cosa rispondere. ::)
Semmai avrebbe dovuto <<prima>> entrare nella stanza forzando le serrature, e, solo <<dopo>> esserne uscito ed aver richiuso le serrature, avrebbe dovuto suonare l'allarme a muro, dicendo di essere rinvenuto dopo il misfatto. ;)
Ma anche questo non è possibile, perchè, come raccontato nel giallo, il primo a scattare è stato l'allarme a muro da lui attivato, e, quello delle serrature, è scattato per la prima ed unica volta quando sono entrati tutti quanti assieme.
Precedentemente MAI!
;)

Eutidemo

Le ricostruzioni di Mrgigiotto, anche quelle non sostenibili, sono però preziose per avvicinarsi sempre di più all'unica soluzione possibile: per esclusione. ;)
Ormai penso che ci siamo quasi! :)

Eutidemo

Va bene.
Vi fornisco l'aiuto definitivo: l'inizio del quinto capitolo.
***************************
"CAPITOLO QUINTO
Tutti si voltarono contemporaneamente verso di lui (l'inserviente).
-Guardate cosa ho trovato in terra, nel corridoio!-
E, così dicendo, mostrò loro un piccolo oggetto: ?"
****************************
Be'...ormai dovreste aver capito. ;)
No?

reg

Ho telefonato a Leroy Jethro Gibbs spiegandogli tutta la faccenda. Mi ha detto che è un caso molto intricato e nemmeno lui è riuscito a risolverlo. ;D
Però esistono piccoli oggetti che possono sparare un unico proiettile...  ::)


mrgigiotto

#25
Parto da una frase estrapolata da internet sulla pagina della balistica forense:
Si parla delle striature...
Le caratteristiche di un'arma dipendono dalle imperfezioni nel processo di rigatura, ma anche dall'usura dell'arma e possono mutare nel corso del tempo. I criminali o chi lavora nei "servizi di sicurezza", talvolta, può essere tentato di sofisticare le caratteristiche di un'arma per renderne più difficile l'identificazione.
Tracce sul bossolo possono ricondurre al modello del tamburo o del cane della pistola. Per una serie di ragioni, i bossoli sono più facilmente analizzabili dei proiettili. Innanzitutto perché la parte dell'arma che produce le tracce sul bossolo è meno soggetta all'usura e, secondariamente, i proiettili si deformano più facilmente all'impatto, distruggendo parte delle tracce che servono all'analisi...

Veniamo a cio' che è successo nella stanza dei misteri...

Clark aveva solo due modi per uscire da quella stanza:
Accompagnato da agenti armati sino ai denti e portato a testimoniare
Ferito e portato in ambulanza all'ospedale (da cui avrebbe attuato un piano di fuga alternativo)
(tentò già con il finto suicidio con la corda delle tende ma non bastò)

Naturalmente per lui l'unica opzione presa in considerazione era la seconda.Williams e Brown erano i suoi complici poiché agenti doppiogiochisti come lui.Il piano era il seguente.Clark e Williams avrebbero simulato una colluttazione da cui sarebbe partito un colpo dalla pistola di Williams che avrebbe dovuto ferire lievemente alla gamba Clark.Questi avrebbe dovuto colpire con l'attizzatoio alla testa Williams per rendere piu' plausibile la legittima difesa di Williams.Qualcosa andò storto.Il proiettile di Williams nella sua pistola modificata (usata poco rispetto a quella di ordinanza) assunse una traiettoria diversa dal previsto andando ad impattare l'arteria femorale.A quel punto Clark pensò che Williams volesse eliminarlo (ma non era sua intenzione farlo) e così colpì l'agente con tutta la forza che aveva ancora in corpo mentre quest'ultimo stava gettando l'arma nel fuoco per rendere ancora piu' efficace il suo intervento.Fuori dalla stanza intanto l'agente Brown si era procurato una ferita alla nuca per rendere plausibile un intervento dall'esterno di qualche complice.Dopo venti minuti dallo sparo, come d'accordi presi tramite bigliettini di carta passati sotto la porta (e bruciati nel camino),l'agente Brown fece scattare l'allarme convinto che gli agenti trovassero Clark ferito e Williams svenuto.Purtroppo non fu così.
Quando Jones,arrivando con Spencer alla stanza,disse a Brown che stava sanguinando,Brown estrasse un fazzoletto dalla tasca non curandosi del fatto che insieme a quello uscì uno dei bigliettini appallottolati e finì a terra.L'inserviente lo trovò in seguito e lo mostrò ai due agenti...











Eutidemo

Non posso che congratularmi di nuovo con Mrgigiotto, e, nel contempo, rigraziarlo, per le sue sempre acute ad accurate ipotesi ricostruttive dell'evento; che, piano piano, (sia pure non tutte condivisibili) ci avvicinano sempre di più, per esclusione, alla soluzione definitiva!  ;)
Esaminiamole una per una:
***
Mrgigiotto scrive:
"Parto da una frase estrapolata da internet sulla pagina della balistica forense: Si parla delle striature...Le caratteristiche di un'arma dipendono dalle imperfezioni nel processo di rigatura, ma anche dall'usura dell'arma e possono mutare nel corso del tempo. I criminali o chi lavora nei "servizi di sicurezza", talvolta, può essere tentato di sofisticare le caratteristiche di un'arma per renderne più difficile l'identificazione."

In teoria, è vero che si potrebbe essere "tentati" di alterare le caratteristiche di un'arma, per renderne più difficile l'identificazione; ma, a tutt'oggi, non mi risulta che ci sia mai riuscito nessuno, perchè i sistemi di identificazione si sono enormemente evoluti.
In ogni caso, ammesso e non concesso che il tentativo teoricamente riuscisse, sarebbe facile riscontrare se l'arma è stata alterata; e quella di Williams non lo era stata in nessun modo.
Peraltro, anche se lo fosse stata, avendo essa sparato due proiettili a breve distanza di tempo, non si capisce come mai il primo proiettile presenta striature che NON corrispondono alle rigature della canna, mentre il secondo proiettile, sparato nel camino, presenta striature esattamente corrispondenti alle rigature della canna.
Neanche in teoria esiste un sistema di alterazione che possa consentire un simile fenomeno...a parte un miracolo di San Gennaro! :-)
***
Mrgigiotto scrive:
"Tracce sul bossolo possono ricondurre al modello del tamburo o del cane della pistola"

Tale descrizione non è corretta.
Ed infatti, a parte il fatto che l'arma usata era una semi-automatica e non un revolver, per cui non aveva alcun "tamburo", ormai da secoli il "percussore" (in genere) non è più integrato nel "cane"; il quale, quindi, non lascia nessun segno sul fondello del bossolo, come, appunto, nel caso della BOBCAT cal.22 LR di Williams.
I segni sul bossolo sono quelli lasciati dal "percussore" svincolato (e, a seconda dei casi, anche dalla "culatta" e dall'"espulsore"), e non dal "cane" o dal "tamburo"; nel caso del cal.22 LR di Williams, trattandosi di cartucce "a percussione anulare", l'"imprinting balistico" era sul bordo del fondello, come ben si vede nella mia foto (e come si vede anche nelle foto dei bossoli del Mostro di Firenze).
***
Mrgigiotto scrive:
"Per una serie di ragioni, i bossoli sono più facilmente analizzabili dei proiettili. Innanzitutto perché la parte dell'arma che produce le tracce sul bossolo è meno soggetta all'usura e, secondariamente, i proiettili si deformano più facilmente all'impatto, distruggendo parte delle tracce che servono all'analisi."

Tutto questo è vero, ma non significa affatto che, con le moderne tecniche di rilevazione, le striature sul proiettile non siano parimenti idonee a far identificare l'arma che ha sparato.
Però, a questo punto, è necessaria una considerazione di carattere generale, "balistica" a parte: NESSUNA tecnica di identificazione è "assolutamente" CERTA, neanche l'"esame del DNA" o delle "impronte digitali"!
Ma, ovviamente, nella realtà operativa (ed ancor più in un gialletto senza pretese come il mio), non ci si può che basare sul massimo livello di "probabilità" possibile, e non certo su assolute certezze; così come più volte ribadito anche dalla Corte di Cassazione penale.
Altrimenti si cadrebbe nella paralisi operativa più totale!
***
Mrgigiotto scrive:
"Veniamo a cio' che è successo nella stanza dei misteri...Clark aveva solo due modi per uscire da quella stanza:
1) Accompagnato da agenti armati sino ai denti e portato a testimoniare.
2) Ferito e portato in ambulanza all'ospedale (da cui avrebbe attuato un piano di fuga alternativo) (tentò già con il finto suicidio con la corda delle tende ma non bastò)"

Quanto al punto 1), a dire il vero, Clark non doveva essere accompagnato a testimoniare un bel niente, in quanto non era testimone di nessun delitto; doveva invece essere accompagnato alla sede centrale della CIA, a LANGLEY, per essere sottoposto ad un "interrogatorio riservato ed intensivo" (in base al Patriot Act) che lo forzasse a rivelare per quale Potenza straniera agiva, quello che era riuscito a combinare, ed il nome di eventuali complici.
Quanto al punto 2), a dire il vero, Clark non poteva nutrire alcuna speranza di fuga, perchè, nelle sue condizioni (e a differenza di quanto si vede nei film), in realtà non ne aveva alcuna; l'unica "chance" che aveva, per non rivelare  per quale Potenza straniera agiva, quello che era riuscito a fare, ed il nome di eventuali complici, era di tentare togliersi la vita...cosa, anche questa, tutt'altro che facile, vista la stretta sorveglianza a cui era sottoposto.
***
Mrgigiotto scrive:
"Naturalmente per lui l'unica opzione presa in considerazione era la seconda.Williams e Brown erano i suoi complici poiché agenti doppiogiochisti come lui."

Attenzione a non cadere nella "Sindrome dell'Orient Express", in cui, alla fine del giallo, si scopre che TUTTI ERANO COLPEVOLI.
Troppo facile!
A questo punto, si potrebbe ipotizzare che anche Jones e gli altri agenti era tutti doppiogiochisti, ed allora la soluzione sarebbe sin troppo scontata.
Il mio giallo non è così!
***
Mrgigiotto scrive:
" Il piano era il seguente.Clark e Williams avrebbero simulato una colluttazione da cui sarebbe partito un colpo dalla pistola di Williams che avrebbe dovuto ferire lievemente alla gamba Clark.Questi avrebbe dovuto colpire con l'attizzatoio alla testa Williams per rendere piu' plausibile la legittima difesa di Williams.Qualcosa andò storto.Il proiettile di Williams nella sua pistola modificata (usata poco rispetto a quella di ordinanza) assunse una traiettoria diversa dal previsto andando ad impattare l'arteria femorale."

Al riguardo, osservo che, per i motivi detti sopra, Clark non avrebbe avuto maggiori chance di fuggire dall'ospedale di Langley (superblindato) rispetto a quelle che aveva nella stanza dove si trovava adesso; per cui il piano avrebbe avuto poco senso.
Inoltre è altamente improbabile, sebbene possibile, che un agente esperto come Williams lo colpisse per errore in un punto vitale; la cosa, peraltro, diventa ancora più improbabile, se si ipotizza che la colluttazione era fittizia, per cui, con tutta calma e mutua collaborazione, l'arma poteva essere con accuratetezza mirata nel punto giusto.
E poi, perchè mai Williams avrebbe dovuto avere una "pistola modificata"?
Non si capisce!
E come mai il proiettile estratto dal corpo di Clark, e quello estratto dal camino, avevano striature diverse, mentre i bossoli avevano entrambi lo stesso "imprinting"?
***
Mrgigiotto scrive:
"A quel punto Clark pensò che Williams volesse eliminarlo (ma non era sua intenzione farlo) e così colpì l'agente con tutta la forza che aveva ancora in corpo mentre quest'ultimo stava gettando l'arma nel fuoco per rendere ancora piu' efficace il suo intervento."

E' poco probabile che Clark pensasse che Williams volesse eliminarlo; ed infatti, a parte il fatto che erano complici, un tale sospetto ben sarebbe potuto venirgli se Williams di colpo avesse sollevato l'arma per puntargliela al cuore o al volto...per farlo subito secco!
Non si spara a qualcuno alla gamba, sia pure al femore, sapendo che resterà ancora vivo ed attivo per un bel po'...e poi gli si volta la schiena per farsi colpire alla nuca.
E poi, per quale motivo gli volta la schiena...per gettare la pistola nel fuoco: a che scopo?
Non si capisce!
***
Mrgigiotto scrive:
"Fuori dalla stanza intanto l'agente Brown si era procurato una ferita alla nuca per rendere plausibile un intervento dall'esterno di qualche complice."

Questo è sicuramente ipotizzabile, ma dovrebbe essere dimostrato.
***
Mrgigiotto scrive:
"Dopo venti minuti dallo sparo, come da accordi presi tramite bigliettini di carta passati sotto la porta (e bruciati nel camino),l'agente Brown fece scattare l'allarme convinto che gli agenti trovassero Clark ferito e Williams svenuto."

E perchè mai prendere accordi tramite bigliettini di carta passati sotto la porta?
Erano soli nell'appartamento, che non era dotato di video o audio sorveglianza, in quanto si trattava di una mera reclusione provvisoria e di fortuna, in locali di civile abitazione; e Brown e Clark ne erano perfettamente al corrente.
Peraltro, se ci fosse stato un sistema di video o audio sorveglianza, tutto il mio giallo non avrebbe avuto senso alcuno, perchè, quello che che era accaduto sarebbe stato tutto accuratamente registrato.
Ad ogni modo, se davvero  Brown e Clark avessero comunicato fra loro tramite bigliettini di carta passati sotto la porta, come è possibile che Brown, quando fece scattare l'allarme,  potesse essere convinto che gli agenti avrebbero trovato Clark ferito e Williams svenuto?
Evidentemente non è possibile, perchè Clark lo avrebbe avvisato che lui era ferito a morte e prossimo a morire, e che Williams era già bello che morto stecchito!
***
Mrgigiotto scrive:
"Purtroppo non fu così.
Quando Jones,arrivando con Spencer alla stanza,disse a Brown che stava sanguinando,Brown estrasse un fazzoletto dalla tasca non curandosi del fatto che insieme a quello uscì uno dei bigliettini appallottolati e finì a terra. L'inserviente lo trovò in seguito e lo mostrò ai due agenti..."

Anche questo, date le premesse, è sicuramente ipotizzabile; ma sono le premesse che non reggono.
Inoltre, a rigore, non è del tutto stilisticamente adeguato definire un "biglietto" (sia pure appallottolato) un "piccolo oggetto".

Eutidemo

Citazione di: reg il 26 Gennaio 2018, 11:00:57
Ho telefonato a Leroy Jethro Gibbs spiegandogli tutta la faccenda. Mi ha detto che è un caso molto intricato e nemmeno lui è riuscito a risolverlo. ;D
Però esistono piccoli oggetti che possono sparare un unico proiettile...  ::)


Ho appena finito di vedere la quarta stagione di NCIS. :)
Sono sicuro che Abby avrebbe sicuramente risolto il caso ;)
Però, nella stanza, non c'erano piccoli oggetti che potessero sparare un unico proiettile! :(

Eutidemo

Tanto per chiarezza, e per evitare che cadiate in equivoco: una stessa pistola può benissimo sparare due proiettili (anche di calibro diverso) lasciando su di essi differenti striature.
Basta sostituire la canna! ;)
Anche io lo faccio con la mia Beretta, ma non per commettere omicidi; solo per risparmiare un po' sul prezzo delle munizioni quando mi alleno al poligono di tiro! :)

mrgigiotto

Ora non so come se la passino alla CIA ma,già che non hanno speso soldi per una telecamera nella stanza,almeno una cimice audio era ipotizzabile che fosse stata messa.Per questo ho pensato ai bigliettini per comunicare tra Clark,Williams e l'esterno Brown.Per quanto riguarda il perché Clark non abbia detto a Brown che stava morendo ho ricondotto il fatto alla possibile cimice audio.E non credo che un uomo in fase di dissanguamento potesse scrivere un bigliettino...Brown pensava che tutto si fosse svolto secondo i piani.Per quanto riguarda la fuga dall'ospedale potremmo aprire un thread con tutti i possibili piani di fuga... ;D
La parola testimonianza andava intesa come "fare i nomi degli altri doppiogiochisti".Non credo che siano tutti colpevoli e non credo che Clark volesse togliersi la vita.Anche qui ci sono svariati modi per riuscirci anche in una stanza semi deserta, figuriamoci in una stanza con un attizzatoio, un camino acceso,un uomo armato,bastava rompere una finestra e con i vetri tagliarsi le vene o la giugulare,un tale di Marsiglia nell'86 riuscì a suicidarsi con una banana:era in prigione,in una cella vuota.E quando dico vuota,intendo vuota.Dormiva per terra e faceva i bisogni in una turca.A pranzo gli portarono un vassoio con una banana.Il giorno dopo lo trovarono pieno di lividi e con l'osso del collo spezzato.Alla fine si scoprì che mangiò la banana e passò la notte a cercare di suicidarsi scivolando sulla buccia.E ci riuscí.Da quel giorno nelle carceri francesi la frutta è bandita,tranne che nei panettoni in cui la frutta è candita... ;D